Nel primo evento motoristico nella capitale nipponica a spuntarla è Max Gunther a bordo della sua Maserati, seguito dalla Nissan di Oliver Rowland e l’Andretti di Jake Dennis. Un Tokyo E-Prix dai pochi sorpassi, ma che ha regalato comunque tante emozioni. Si andrà a Misano con una classifica mondiale totalmente riscritta: la gara quasi in sordina dei due Jaguar Nick Cassidy e Mitch Evans, i principali contendenti al titolo, ha permesso a Pascal Wehrlein di diventare leader del mondiale.
Il resoconto della corsa
Al via Rowland mantiene la leadership, seguito da Mortara e Gunther. Se le prime posizioni rimangono stabili per la prima decina di giri circa, al settimo giro viene esposta bandiera gialla per un dritto di Hughes, che finisce contro le barriere ma riesce a ripartire successivamente.
All’undicesimo giro, Rowland va in Attack Mode mantenendo sempre la testa del campionato, mentre Gunther riesce a superare Mortara, piazzandosi in seconda posizione. L’inglese cede la prima posizione solo al tredicesimo giro, quando viene sorpassato da Gunther, in Attack Mode. Rowland riesce a riavere la leadership della gara dopo un paio di giri. Da Costa si piazza in quarta posizione, superando Dennis.
Safety Car al ventesimo giro, per pulire la pista dai detriti del contratto tra Wehrlein e Dennis; viene data nuovamente bandiera verde al ventiduesimo giro. A otto giri dalla fine Gunther si prende la leadership della gara su Rowland: il tedesco fa il suo secondo Attack Mode al ventottesimo giro, mantenendo la testa della gara. Mortara fa il secondo Attack Mode al trentesimo giro, ma scivola in quinta posizione, superato da Da Costa e Dennis.
All’ultimo giro Rowland prova a superare nuovamente Gunther, invano: il tedesco vince il primo Tokyo E-Prix. Chiude il podio Jake Dennis. Alla fine della gara, Mortara viene squalificato per sovra utilizzo di energia.