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Max Verstappen: è davvero lui a rendere noiosa la F1?

La Formula Uno non è più quella di una volta, in pista non c’è azione“. “Potrei benissimo guardare la gara ad occhi chiusi, non mi perderei nulla“. “Chissà perchè sento che sarà l’ennesima vittoria di Verstappen, il mondiale è decretato già da inizio campionato“.

Quante volte capita di sentire queste affermazioni, durante una chiacchierata con l’amico appassionato di Formula Uno o di leggerle in giro per i social? Tante, forse troppe volte.

Nell’ultimo periodo termini come “noia”, “mancanza di azione in pista” o “monotonia” vengono associati con maggior frequenza alla Formula Uno. A tal punto che sorge spontaneo chiedersi, come è possibile che uno sport da sempre caratterizzato da adrenalina e batticuore, possa essere additato come “poco accattivante”.

Ma cosa non sta andando? Perchè c’è il forte rischio che i tifosi possano perdere sempre più interesse per le gare e decidere di non guardarle? Questi interrogativi trovano le loro risposte in un nome: Max Verstappen.

Ma è davvero lui a rapire la scena e rendere la Formula Uno noiosa o c’è dell’altro?

Il dominio dell’olandese: le vittorie

Se c’è una cosa certa e indiscutibile, quella di sicuro è il talento del pilota della Red Bull. Il giovane conta a soli 26 anni: 3 titoli mondiali, 56 vittorie e 100 podi. Dal suo arrivo in Formula Uno, il 3 ottobre 2014 durante le prove libere del gp del Giappone, di strada ne ha fatta. Di sicuro tra le qualità per le quali viene notato ci sono: talento, caparbietà e voglia di vincere.

Una gara perfetta dell’olandese è composta da pochi e semplici step: ottima partenza, buona gestione degli avversari e guida perfetta che si concludono con l’ottenere il gradino più alto del podio. Ma se questo è indubbiamente motivo di orgoglio per Verstappen e per la sua scuderia, non si può dire lo stesso per i tifosi.

Infatti i grandi appassionati di questo sport, pur riconoscendo al giovane il suo talento, chiedono a gran voce più azione in pista, più sorpassi e maggior battaglie in gara per conquistare il podio. L’inno olandese sembra essere diventato una certezza la domenica, accompagnato dalle diverse voci che accusano il giovane pilota di monopolizzare la pista, rubando la scena ai suoi avversari.

il ritiro: il colpo di scena

Eppure anche Max Verstappen e la Red Bull sono umani, a dimostrarlo il ritiro dopo soli quattro giri al gp dell’Australia. Un problema ai freni decreta il game over dell’olandese a pochi minuti dallo spegnimento dei semafori, facendo esplodere un tripudio di stati d’animo diversi. La delusione del pilota, la quasi incredulità di alcuni tifosi e l’adrenalina di altri proiettati a sognare battaglie, sorpassi avvincenti e una gara indimenticabile.

Fonte: X salvatorepioric

Ma le alte aspettative ancora una volta vengono deluse: la gara infatti si rivela piatta e priva di azione, fatta eccezione per gli ultimi giri che portano Carlos Sainz a vincere il gran premio, per il ritiro di Hamilton e per l’incidente di Russell. (Se vi interessa approfondire i momenti salienti del gp dell’Australia qui trovare il recap)

A questo punto è chiaro che qualcosa non va. Se le ipotesi fossero state correte con Max Verstappen fuori dalla gara, l’attenzione sarebbe dovuta essere distribuita sui restanti piloti della griglia e avremmo dovuto assistere a quel mix di adrenalina e batticuore che ci si aspettava.

C’è da chiedersi allora cosa sta rendendo meno attrattiva questa Formula Uno, bisognerebbe formulare nuove ipotesi da verificare. Partendo da un’unica certezza verificata, indubbiamente il dominio Red Bull – Verstappen conquista una parte dei riflettori, ma non è solo questo a rendere noiosa l’attuale Formula Uno

Alla ricerca di nuove ipotesi

Cosa attira l’attenzione rendendo la Formula Uno noiosa?” è questa la domanda di base che resta anche nel momento in cui si iniziano a vagliare nuove ipotesi.

Guardandosi piano intorno e con maggiore attenzione, un dettaglio salta subito agli occhi: il chiacchiericcio che le dinamiche esterne stanno generando. Quelle dinamiche che circolano di continuo sui social e che vanno dal futuro arrivo in Ferrari di Hamilton con l’inaspettato licenziamento di Sainz, passando al licenziamento di Steiner a pochi giorni dalla prima gara di stagione fino ad arrivare al “caso Horner”.

Tutte notizie che invadono il web e che bombardano i tifosi costantemente attirando la loro attenzione su quello che accade fuori dalla pista piuttosto che dentro. Ma tutto questo non solo porta a spostare il focus dell’attenzione allontanandolo da quello che realmente è importante: il weekend di gara. Ma può sfociare in altre conseguenze dannose come una produzione sempre più maggiore di fake news, che ha lo scopo di generare maggiore visibilità. Se volete saperne di più a riguardo potete leggere questo articolo!

E questa può essere solo una delle tante motivazioni che sta portando l’attuale Formula Uno ad essere decretata noiosa. L’icerberg che rappresenta il problema è grande, le motivazioni affrontate in questo articolo ne rappresentano solo la punta. Una cosa è certa: tutti ci auguriamo di tornare al più presto a leggere di questo sport come “l’adrenalinica e avvincente Formula Uno”.

E voi cosa ne pensate a riguardo? Secondo voi quali sono le possibili motivazioni che portano la Formula Uno ad essere appellata come noiosa? Ma soprattutto condividete questi interrogativi?

Rosarita Linsalata

Classe 2001, Studentessa di Psicologia iscritta all' Università degli Studi di Bari. Tra le mie passioni ci sono l'arte, la lettura, la moda e la musica, ma la mia passione più grande è legata al mondo dei motori. Sono affascinata da tutto ciò che riguarda le emozioni, la determinazione e la passione che si nasconde dietro questo mondo. Scrivo articoli per Multiformula riguardanti il mondo della Formula Uno.

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