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F1|GP Canada: preview tecnica e strategia Pirelli

La Formula 1 riapre i propri battenti e, dopo la parentesi europea, questo weekend sbarca oltreoceano, direzione Canada per affrontare il nono appuntamento stagionale. Canada F1

Ci troviamo nel cuore pulsante di Montreal dove sorge uno dei templi più iconici del motorsport: il circuito di Gilles Villeneuve presente in pianta stabile nel calendario di Formula 1 dal 1978.

Il campionato sembra avviarsi verso l’ormai consueta lotta a tre dove i riflettori sono puntati tutti su Red Bull, Ferrari e McLaren. Le classifiche recitano un copione totalmente opposto a quello che ci si sarebbe aspettato alla vigilia di questa stagione e, dopo quasi metà mondiale disputato, i giochi sono più aperti che mai. A cominciare dalla pratica costruttori dove il distacco tra Red Bull e Ferrari è di soli 24 punti, un raggio di lunghezza simile che separa Max Verstappen dai suoi inseguitori Charles Leclerc e Lando Norris nel mondiale piloti.

Ecco che il Canada, con le sue mille incognite, rappresenta uno dei primi banchi di prova ufficiali della stagione per iniziare a tirare le prime somme sulla bontà dei singoli progetti e aggiornamenti proposti lungo le monoposto schierate in griglia.

Scopriamo insieme quali sono le principali caratteristiche di questo tracciato, le novità e le variabili attese.

La scheda tecnica: Canada F1

L’impianto semi-permanente canadese porta il nome di un eroe locale: Gilles Villeneuve scomparso tragicamente nel 1982 dopo un incidente fatale nel Gran Premio del Belgio.

Il tracciato, che vanta una lunghezza di 4,361 km e 14 curve, si contraddistingue per l’alternanza di lunghi rettifili frastagliati da un susseguirsi di chicane lente e tecniche. Grazie a questa peculiarità, viene categorizzato come una pista stop and go.

L’obiettivo principale delle squadre sarà quello di ricercare il giusto livello di carico aerodinamico per garantirsi una valida velocità di punta e soprattutto una grande stabilità in frenata e trazione in uscita di curva. Questo, però, non basta. Sarà, infatti, essenziale dare un occhio di riguardo ai freni e al cambio, due elementi particolarmente sollecitati per via della natura tecnica del circuito.

A differenza di Monaco, dove sorpassare era un’impresa pressoché titanica, il tracciato di Montreal assicura maggior spettacolo grazie alle 2 zone di DRS e alla propria carreggiata che può reggere il confronto delle attuali monoposto particolarmente ingombranti.

Canada F1
Credits to @F1

La novità in casa Montreal:

Di recente, l’impianto canadese ha subito qualche processo di restauro grazie alla sostituzione dei cordoli e alla fresca riasfaltatura del manto stradale. Ciò nonostante, le caratteristiche di fondo dovrebbero rimanere invariate proponendo lo stesso livello di abrasività contenuto e – di conseguenza – un grado di aderenza ridotto.

GP Canada: la scelta di Pirelli Canada F1

Per via della natura poco aggressiva della pista rispetto agli pneumatici e i recenti lavori di restauro, Pirelli, per la terza gara di fila, propone il set di gomme più morbido.

Non sono da escludersi fenomeni di graining nella giornata di venerdì in occasione delle sessioni di prove libere dato che l’impianto – per tutto l’anno – è accessibile a pedoni e ciclisti che lo percorrono giornalmente.

  • C3 HARD
  • C4 MEDIUM
  • C5 SOFT

Una seconda variabile del weekend sarà dettata proprio dalle strategie, tutt’altro che scontate. Questo è dovuto non solo alle alte probabilità di ingresso di una safety car a gara in corso, ma anche alla situazione meteo particolarmente incerta che – per il momento – porta rovesci e temporali tutto il fine settimana.

Ecco che, quindi, prediligere una gara a più soste può rappresentare la scelta ideale per arrivare al traguardo, complice anche la pit lane della pista, la più corta di tutto il mondiale che permette di effettuare il cambio gomma e di attraversarla in appena 15 secondi di tempo.

Malika Marwoi Missaoui

Appassionata di motori e tifosissima della McLaren, ama tutto ciò che è relativo all'aerodinamica e alle telemetrie nonostante si intenda più di lingue che di numeri.

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