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F1: La Red Bull è tornata tra i comuni mortali?

Quest’anno la Formula 1 ci sta stupendo. Contro ogni previsione, la Red Bull non è più un’astronave irraggiungibile per gli altri team. Sembra che qualcuno sia riuscito a mettere piede sul pianeta Red Bull, o che il team stesso sia ritornato sulla Terra, tra i comuni mortali. Fatto sta che la scuderia di Milton Keynes non fa più paura come lo faceva l’anno scorso.

Andiamo a vedere il perché.

Le vittorie non sono più scontate

Ci avviciniamo alla pausa estiva e la Red Bull non ha vinto tutte le gare disputate fino ad ora. Questa è già una notizia. L’anno scorso il team austriaco vinse tutti Gran Premi della prima parte di stagione: 10 vittorie per Max Verstappen, 2 per Sergio Perez. Per non parlare della seconda parte, che fu un dominio assoluto per l’attuale campione del mondo. Un dominio che fu spezzato dalla vittoria di Carlos Sainz a Singapore. Allora c’era la sensazione che quella potesse essere solo un’eccezione. E infatti poi la Red Bull archiviò il “brutto” weekend (Verstappen non salì neanche sul podio, arrivando solo quinto) e ricominciò a collezionare vittorie su vittorie.

Ad oggi la situazione è molto differente. Questa stagione abbiamo avuto ben 5 vincitori diversi oltre a Verstappen: Sainz (che è stato di nuovo il primo a interrompere il filotto di vittorie dell’olandese), Norris, Leclerc, Russell e Hamilton. La sensazione è che potremmo abituarci a vedere una Formula 1 più competitiva e meno scontata rispetto agli anni passati.

Si può parlare di crisi o di mondiale a rischio?

È lecito domandarsi se ora si può definire il mondiale aperto. Sul fronte piloti, Max Verstappen ha un grande vantaggio: 84 punti su Norris. Sebbene la McLaren si sia confermata come rivale diretta della Red Bull negli ultimi Gran Premi, per rimontare un tale vantaggio servirebbe che il team inglese e il suo pilota in lotta per il mondiale non commettessero errori. E come abbiamo visto nelle ultime gare, la McLaren ha ancora tanta strada da fare dal punto di vista strategico. Anche Norris non è stato sempre perfetto e questo gli è costato qualche punto qua e là. Sebbene la Red Bull non abbia più un enorme vantaggio rispetto ai rivali, può contare sulla solidità e sull’esperienza accumulata negli ultimi anni.

Se parliamo di mondiale costruttori, la situazione è diversa. Innanzitutto, la Ferrari che sembrava voler fare di tutto per provare almeno ad avvicinarsi alla Red Bull, è molto indietro anche rispetto a McLaren e Mercedes. Se a Maranello non dovessero trovare la quadra per le prossime gare, il secondo posto nei costruttori potrebbe essere messo a rischio. La McLaren potrebbe avvicinarsi alla Red Bull, ma come scritto prima, deve crescere come team. Hanno una macchina che è in grado di vincere, quindi che inizino a dimostrare di poterlo fare. In tutto ciò, Mercedes è la scuderia che al momento sembra in stato di grazia. Con gli aggiornamenti che sembrano star funzionando e altri che arriveranno le prossime gare, le frecce d’argento sono in costante crescita. E chissà se le vittorie abbiano rinvigorito i piloti…

Max Verstappen e Sergio Perez prima del gp di Singapore F1 2023, vicini con ghiaccio sopra le tute Red Bull Racing
Crediti foto: Rudy Carezzevoli

La Red Bull non sarà facile da battere. Può essere messa sotto pressione, ma ha le carte in regola per superare i momenti difficili e sfruttare il proprio vantaggio.

Rosangela Barbato

Studentessa al secondo anno di scienze della comunicazione. Grande appassionata di sport e di scrittura.

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