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Le rivalità riaccendono la F1?

Il tempo passa. La carriera, i risultati, le classifiche: tutto cambia. O quasi. La dinamica no, è sempre la stessa: in Ungheria sembra di essere tornati nel 2021. Più nello specifico, al Gran Premio di Monza 2021. Una brutta figura, un brutto risultato (che avrebbe potuto essere peggiore) e una giornata davvero, davvero brutta. Stavolta però solo per Max Verstappen. La rivalità che ci ha fatto sognare nel campionato di F1 2021 si è riproposta in terra magiara, ma stavolta è stato il sette volte campione del mondo a uscirne vincitore. E per l’olandese tornano i fantasmi del passato.

Un déjà vu a Budapest

Verstappen vs Hamilton: lotta per la posizione. Le due monoposto finiscono ruota contro ruota, una prende il volo. Per noi è un déjà vu. Sembra di rivivere Monza 2021, per fortuna senza l’esito del precedente.

È un film già visto questo: i protagonisti sono sempre un Verstappen troppo aggressivo e un Hamilton quasi menefreghista, che continua per la sua strada indisturbato.

Però sono passati 3 anni, molte cose sono cambiate.

In primis la carriera dei due piloti dopo quel giorno. Max ha vinto 3 titoli, incanalando la rabbia e poi il felice esito di quella stagione per diventare un tutt’uno con la sua monoposto Red Bull Racing. Lewis, invece, complici le prestazioni della Mercedes, ha dovuto aspettare quasi 3 anni per tornare alla vittoria. Lui che fino a quel 2021 aveva dominato la F1 a suon di vittorie e record inavvicinabili.

Si sono invertiti i ruoli tra i due in questi anni e proprio per questo viene quasi da pensare come la rivalità tra i due non sia mai sopita. Hamilton sostiene di aver sepolto ogni rancore contro Verstappen, ma ritiene che il #1 non faccia altrettanto: “La nostra battaglia alla fine è stata un po’ emozionante, ma questo è l’automobilismo. Mi è sembrato un incidente di gara. È facile commettere errori del genere: non credo che ci debba essere ostilità. Ma ovviamente, da parte sua, ci sarà sempre”, queste le parole del britannico dopo il GP.

Nel 2021 i protagonisti del contatto si giocavano il titolo. Era il momento cruciale della stagione con il precedente incidente a Silverstone per cui Max ha avuto problemi di salute nei mesi successivi. La pressione quel giorno era alle stelle, gli obiettivi di fotocamere e telecamere erano tutti su di loro. Se la Copse aveva acceso la scintilla, la Prima Variante la miccia per un finale infuocato.

Perchè in una F1 che cambia, con nuovi protagonisti, e continua ad evolversi per i nuovi regolamenti, c’è qualcosa che rimane intatto allo scorrere del tempo.

La fame dei campioni

I campioni hanno fame di arrivare il più in alto possibile. Quella fame che ti porta a dare tutto, ad arrivare al limite del consentito anche a costo di sacrificare quanto fatto fino a quel momento. C’è una linea sottile definita dalla lucidità e dalla maturità acquisita con l’esperienza. Esse infatti ti rendono calcolatore, aiutano a prendere le scelte migliori. La fame però è viscerale, con il passare del tempo, se insoddisfatta, chiude la valvola dell’ossigeno, rende più istintivi portando anche a perdite di controllo.

Quando il tempo passa e tutto cambia, questo non lo fa mai. È il carattere dei piloti e, come abbiamo visto, dal 2021 al 2024 non è cambiato. Verstappen aveva dato l’illusione di essersi lasciato alle spalle quel Mad Max che tanto aveva caratterizzato i suoi primi anni di carriera in F1. Hamilton, invece, era anch’egli diventato più docile. Ciò perchè le prestazioni delle monoposto hanno influito a plasmare il carattere: Red Bull volava e l’olandese difficilmente si è trovato coinvolto in duelli duraturi; Mercedes era impossibile da guidare, tanto da stremare il sette volte campione del mondo.

La lotta per le posizioni che contano in quest’ultimo accende la speranza. Le difficoltà tecniche dell’ultimo periodo aumentano la frustrazione dell’altro. Sono risucchiati dal vortice del successo, che travolge e spazza via tutto in pista.

Verstappen è nato per vincere. È un predatore, quando ti cattura sai di non avere scampo. Ciò gli ha consentito di vincere perchè, ricordiamolo, non basta solo la macchina. È divisivo per il suo carattere e la sua aggressività. Nonostante i 3 campionati vinti, deve ancora compiere del tutto il suo percorso di crescita. Se Lewis arriva da quasi vent’anni di carriera alle spalle, per Max sono la metà. Il britannico ha già affrontato la fase di accettazione, quella in cui devi essere consapevole del fatto che gli obiettivi sono cambiati in peggio.

Ti rimbocchi le maniche, e ti rialzi.

Questo ha fatto Lewis, e questo deve imparare a fare Max. Il dominio è finito, deve ritrovare la consapevolezza e concentrazione che l’hanno reso il leone che è oggi.

La storia si ripete

Se ci soffermiamo con attenzione sulla guida di Max, però, vediamo che questo è il suo modus operandi. Ai limiti, certo, ma compie sempre le stesse bravure. In questi ultimi anni, ed è stato ben chiaro in questa stagione, gli avversari soffrono e cadono nella trappola.

Con Norris in Austria ad avere la peggio è stato l’inglese, uscito dai giochi. Sai che in quelle occasioni l’unica possibilità per vincere è rischiare tutto. Come nel poker, l’olandese è bravo a mascherare le sue mosse. L’abilità degli avversari deve essere quella di dargli testa, di farlo cedere. È un gioco mentale, biosgna essere qualche passo avanti per vincere.

lotta gp austria f1 2024 tra verstappen e norris
Photo by Andy Hone/LAT Images

In questo caso Lewis ha vinto, consapevole della situazione emotiva di Verstappen. In passato però, come abbiamo visto nel 2021, ha anche perso. Oltre a lui, però, l’unico con cui riesce a duellare è Charles Leclerc. Il monegasco era la sua nemesi, sono cresciuti duellando nei circuiti di kart. Si sono scontrati, studiati. Così simili, ma al tempo stesso così diversi: in pista e fuori. Forgiati dal proprio dolore e dalle difficoltà, entrambi a sostenere il peso enorme della vita. Un rispetto tra i due che si riflette in gara e porta sempre a sfide al limite. Il pilota Ferrari sa sempre quando osare o quando invece fare un passo indietro.

Che stagione ci aspetta?

Austria, Ungheria, ancora prima in Cina e Bahrain con le lotte interne in casa Ferrari e Racing Bulls… Una cosa è evidente: questa stagione i duelli stanno determinando i risultati. Se negli ultimi due esempi ad influire sono le vicende fuori pista, negli altri casi lo sviluppo della gara è determinante.

Norris-Verstappen in Austria, Verstappen-Hamilton in Ungheria. Lotte tra compagni di squadra… Non saranno i primi, ma neanche gli ultimi. La competitività sale, c’è sempre più equilibrio.

Vivremo un proseguio della stagione come il 2021, un campo di battaglia, senza remore né sconti?

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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