La storia di Paul Aron è da sempre travagliata, sotto molti punti di vista. Mercedes lo ‘scarica’ alla fine della stagione di Formula 3, riesce ad attirare l’attenzione del team Hitech GP ed arrivare velocemente in Formula 2. Che gli ultimi due round di questa stagione siano fatali per la conquista del campionato?
La stagione della consistenza
Nei primi due round della stagione, Paul Aron parte lanciato collezionando delle ottime prestazioni tra Bahrain e Jeddah. Due gare in top 10, un terzo e un secondo posto in sole quattro gare. Ottimi risultati per un rookie, che lo vedono già lanciato in alto nella classifica piloti. Risultati consistenti che nel proseguo della stagione lo aiutano a collezionare altri buoni risultati: 5 podi e top 10 dalla Feature Race di Melbourne fino a quello del RedBull Ring.
Silverstone e Hungaroring: il passo falso
I passi falsi capitano a tutti, basti guardare alle ultime gare di Max Verstappen in Formula 1. Per Paul Aron, però, gli ultimi due round sembrano essere fatali per la sua lotta al trono di campione di Formula 2 da rookie. L’ultimo a riuscire in questa impresa fu proprio il vincitore dell’ultimo GP di F1, Oscar Piastri.
A Silverstone, l’estone, comincia ad inciampare nei suoi stessi piedi. Il weekend parte già male con un 360 nell’ultimo giro lanciato delle qualifiche che lo vede relegato in dodicesima posizione in griglia per entrambe le gare.
Con la pioggia esce tutto il suo talento. Nella Sprint Race tenta la risalita che viene vanificata da un contatto: doppio contatto prima con l’ex compagno di squadra O’Sullivan poi con Martì. Risultato? Ritiro e uno zero in campionato. Nella Feature passa da vittima a carnefice: alla ripartenza dopo il regime di Safety Car tampona Duerksen. Per lui 10 secondi di penalità e Hadjar che taglia il traguardo in prima posizione, scalzando il pilota del team Hitech dalla prima posizione in campionato.
Continua il periodo nero per Aron anche in Ungheria. Dopo un primo sprazzo di luce dato dall’ottima pole position, la strategia utilizzata in Sprint Race lo vede inseguire. Con le gomme dure scivola in quattordicesima posizione, risale poi in zona punti concludendo in settima posizione.
Il colpo di grazia viene inflitto nella Feature Race: complice una sbavatura in partenza, Aron si vede costretto all’inseguimento. Non calcolando che si trattasse dell’inizio della gara, il pilota estone tenta l’azzardo su Maloney. Aron deve abbandonare la lotta alla leadership, un altro zero sul suo score card e il trono più vicino ad Hadjar.
Tutti a Spa! Paul Aron
140 punti per Hadjar contro i 122 di Aron. Questo weekend si corre a Spa, occhi puntati sui primi due in campionato. Nuova occasione per l’estone per ripartire, sarà in grado di gestire la pressione o permetterà ad Hadjar di prendere ancora il largo? Non ci resta che aspettare venerdì per scoprirlo!
