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F1| GP Belgio: tutto quello che c’è da sapere

Questo weekend, la F1 sbarca nel cuore delle Ardenne per disputare il GP del Belgio che sancirà il termine di questa prima parte di stagione e l’inizio della lunga pausa estiva.

Archiviata la pratica ungherese, il Circus vola in direzione Belgio, dove ci sarà la pista di Spa-Francorchamps ad ospitare il 14° appuntamento del mondiale.

L’ebrezza storica di Spa: F1 Belgio

Il circuito di Spa, è uno dei circuiti più storici del calendario. Negli anni 20 del Novecento ospita infatti le prime competizioni automobilistiche. Nel 1924 si disputa la prima 24 ore di Spa – Francorchamps e nel 1925 il primo Gran Premio di Formula Uno.

Tuttavia oltre ad essere uno dei circuiti più storici, il tracciato detiene tra i suoi primati anche quello di essere il più veloce d’Europa. Negli anni tutte le curve sono state revisionate e modificate dai progettisti per raggiungere l’obiettivo di ottenere maggiore velocità. Nel 1946 il tracciato contava 14.9 chilometri di lunghezza, mentre negli anni dal 1946 al 1975 la sua lunghezza si è ridotta a 14.1 chilometri.

Ma la costante ricerca di velocità lo ha portato a diventare anche uno dei circuiti più pericolosi. Con l’introduzione degli alettoni in Formula Uno intorno al 1968, la velocità delle curve diventa notevolmente maggiore e questo comporta numerosi incidenti, alcuni dei quali mortali. Tutto ciò porta molti piloti e i loro team a chiedere a voce unanime di cambiare circuito e di smettere di competere su uno così pericoloso.

Alla fine del 1970 le richieste vengono approvate e la Formula Uno si sposta a Zolder e la direzione del circuito valuta l’idea di costruire un nuovo tracciato. Dopo nove anni, nel 1979 viene inaugurato il nuovo circuito di Spa – Francorchamps, che seppur conservando parte del vecchio tracciato, vede gli originali 14.9 chilometri trasformati in poco più di 7 chilometri. Questo e l’aggiunta negli anni successivi di ulteriori modifiche, come per esempio l’ampliamento delle vie di fuga, ha reso il tracciato più sicuro rispetto al passato. F1 Belgio

Ad oggi il circuito ospita diversi campionati oltre a quello di Formula Uno, ed ha un contratto valido fino al 2025. F1 Belgio

Le caratteristiche tecniche:

Il tracciato belga si snoda lungo le Ardenne per 7004 metri contornati da 19 curve complessive, 11 a destra e 8 a sinistra. 44 saranno i giri necessari per tagliare il traguardo questa domenica.

Si tratta di una pista molto completa, dove la monoposto di ciascun team potrà assaporare lunghi rettilinei alternati da curve veloci e tratti più lenti. Per questo motivo, sarà cruciale trovare il giusto compromesso aerodinamico che possa favorire una competitività dei mezzi in tutti e 3 i settori di Spa.

Il primo settore si contraddistingue per la presenza di curvoni veloci, quali il tandem iconico Eau Rouge e Radillon che vengono percorse in pieno con un’impressionante accelerazione laterale. Qui è vietato sbagliare o un errore potrebbe mettere fuori dai giochi il pilota. A supporto di queste curve, prendono vita 3 diversi rettilinei, l’ultimo dei quali noto come Kemmel Straight che esige la massima potenza e un motore elettrico performante.

Il secondo settore, invece, è l’unico tratto guidato della pista che si discosta, per natura tecnica, dal primo e dal terzo. Qui vi troviamo una concentrazione massiccia di curve di media e medio-alta velocità dove sarà indispensabile godere di tanto carico aerodinamico e buona trazione in uscita di curva.

Il terzo settore è, infine, una replica del primo. Lunghi rettifili e curve veloci completano il cerchio. Anche in questo caso, sarà fondamentale godere di ottimo grip meccanico e una PU di tutto rispetto.

F1 Belgio
Credits to: www.formula1.com

2 sono le zone DRS in cui sarà possibile spalancare l’ala mobile e tentare sorpassi agli avversari. La prima detection point è segnalata poco prima di curva 2 con l’attivazione poco dopo curva 4, mentre la seconda zona è disponibile nella chicane corrispondente alla 18-19.

Non è inusuale che, a conti fatti, si possa essere maggiormente performanti nel settore 1 e 3 ed essere più in difficoltà nel secondo o viceversa. La ricerca di un equilibrio aerodinamico è un lavoro limato al millesimo e non sempre le squadre sono in grado di trovare un compromesso generale valido per tutti i tratti dell’impianto sportivo. F1 Belgio

GP Belgio: le scelte di Pirelli

In occasione di questo gran premio, Pirelli propone lo stesso set di pneumatici utilizzato negli ultimi bienni in Belgio. A disposizione di team e piloti, si potranno montare i seguenti compound:

  • C2 HARD
  • C3 MEDIUM
  • C4 SOFT

Il degrado termico delle gomme sarà particolarmente elevato, un fattore dovuto anche all’elevata abrasività dell’asfalto. E la novità di quest’anno ricade proprio sul battistrada del tracciato. Di recente, la pista ha subito qualche opera di restauro vestendo un nuovo manto stradale per gran parte della sua lunghezza. Grazie a questa importante modifica, è balzato all’occhio come le vetture di GT3, impegnate nella 24h di Spa lo scorso mese, abbiano segnato dei tempi molto più bassi, a parità di gomma, rispetto alla scorsa stagione. Un chiaro segnale che, probabilmente, anche le monoposto di F1 abbasseranno il proprio tempo sul giro. Oltre a ciò, sarà importante monitorare anche il degrado generale delle gomme vista l’aumentata aderenza nei tratti riasfaltati prevista per questo weekend.

F1 Belgio
Credits to: press.pirelli.com

Malika Marwoi Missaoui

Appassionata di motori e tifosissima della McLaren, ama tutto ciò che è relativo all'aerodinamica e alle telemetrie nonostante si intenda più di lingue che di numeri.

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