Come tutti gli anni, anche la stagione 2024 di Formula 1 ha visto varie polemiche tecniche emergere. Poche però hanno suscitato tanto interesse quanto la questione delle ali flessibili posteriori della McLaren, soprannominate “mini-DRS“.
Il punto di partenza di questo dibattito risale al Gran Premio dell’Azerbaijan dove, mentre McLaren festeggiava la vittoria, sui social ha iniziato a circolare un video on-board che mostrava l’ala posteriore della MCL38 del vincitore Oscar Piastri avere un comportamento aerodinamico particolare alle alte velocità.
Il vantaggio aerodinamico: il “mini-DRS”
Al centro della polemica e dei dibattiti c’è l’ala a basso carico (low-drag wing), utilizzata per circuiti come Monza, Baku e Spa e sviluppata per ridurre la resistenza aerodinamica, offrendo quindi un vantaggio in rettilineo.
L’effetto del “mini-DRS” è abbastanza evidente dai video on-board. L’ala posteriore alla fine del lungo rettilineo di Baku si flette, creando un divario tra il main plane e il flap, simile all’effetto del DRS. L’ala poi si riposiziona normalmente nelle curve, garantendo maggior carico aerodinamico e grip. Questo vantaggio, apparentemente conforme al regolamento, ha permesso a Piastri di mantenere una velocità superiore rispetto ai suoi rivali in rettilineo. In particolare, Charles Leclerc che era stato superato dall’australiano, non è più riuscito a ripassarlo.
McLaren ha subito difeso la legalità del proprio design, con Zak Brown, CEO del team, che ha dichiarato: “Il nostro progetto ha superato tutti i test FIA, stiamo semplicemente spingendo i limiti come fanno tutti in Formula 1”.
Ali flessibili: le dichiarazioni dei piloti McLaren
Lando Norris ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto dal team McLaren con l’innovativa ala posteriore flessibile. Ha spiegato che tutto è stato testato e che la FIA ha confermato la legalità della soluzione: “Stiamo spingendo i limiti, ed è proprio questo che si deve fare se si vuole lottare al vertice”.
Norris ha poi sottolineato che la Formula 1 è fatta di regole complesse, ma è il dovere delle squadre trovare nuove soluzioni all’interno dei limiti. Ha aggiunto: “Ci sono così tante regole, ma le squadre, incluso il nostro team, stanno trovando modi per guardare a soluzioni che altri non avevano considerato. Ci sono altri team che lo stanno facendo e che però non vedete in TV”.
Oscar Piastri ha ammesso di essere stato sorpreso quanto gli altri riguardo alla flessibilità dell’ala posteriore della sua McLaren. Durante la conferenza stampa a Singapore, ha spiegato: “Ad essere onesti, la prima volta che l’ho scoperto è stata la stessa di tutti gli altri, la scorsa settimana. Non è una zona grigia, viene testata ogni settimana ed è legale. Hanno molti test diversi per le ali posteriori ora”.
Piastri ha continuato affermando che in Formula 1 è normale cercare ogni possibile vantaggio all’interno delle regole: “Ovviamente, nello sport cerchi ogni piccolo vantaggio possibile senza infrangere le regole. E sento che è quello che stiamo facendo, ed è ciò che serve per diventare un’auto da campionato e un team da campionato”.
Le polemiche degli avversari e la richiesta d’indagine
Subito dopo il Gran Premio di Baku, Red Bull Racing è stata tra le prime squadre a sollevare dubbi sull’ala posteriore flessibile della McLaren. Christian Horner, team principal della Red Bull, ha dichiarato: “Sarei sorpreso se vedessimo di nuovo quell’ala posteriore prima della fine della stagione”.
Anche Ferrari ha espresso perplessità. Charles Leclerc, già al termine della gara di Baku, quando ancora non erano iniziate le polemiche, ha detto: “Non ci aspettavamo una velocità così alta in rettilineo senza DRS. È stato un fattore decisivo”. Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, afferma: “Non è una questione grigia. Le regole sono chiare: c’è un limite massimo di flessione, e questo deve essere rispettato”.
Le indagini della FIA e il ruolo della Red Bull
A seguito di queste osservazioni, Red Bull è stata la prima a presentare una richiesta formale alla FIA per verificare la legalità del design della McLaren. La questione delle ali flessibili non era nuova in Formula 1: già nel 2021 la FIA aveva aggiornato i test sulle ali posteriori a metà stagione per prevenire un eccessivo utilizzo della flessibilità aerodinamica. Quest’anno poi, se ne era già parlato quando sempre Red Bull e Ferrari avevano chiesto chiarimenti sulle ali anteriori di McLaren e Mercedes. La FIA però ha poi rilasciato un comunicato dichiarando che le ali anteriori di tutti i team erano conformi al regolamento.
Ma come abbiamo detto, questa volta sotto la lente d’ingrandimento c’è l’ala posteriore. La FIA ha esaminato quella della McLaren e ha confermato che, sebbene superasse i test statici, era necessario un monitoraggio continuo per garantire che le flessioni osservate non violassero le normative. Infatti, il regolamento al punto 3.15.10 dice che: “Il flap dell’ala posteriore può flettere massimo di 7mm orizzontalmente quando un carico di 500N viene applicato orizzontalmente”.
Nella dichiarazione ufficiale rilasciata prima del Gran Premio di Singapore, la FIA ha affermato: “Continueremo a monitorare attentamente la flessibilità delle componenti aerodinamiche e interverremo qualora emergessero violazioni del regolamento”.
Modifiche richieste e impatto sulla stagione
A seguito delle verifiche, la FIA ha richiesto a McLaren di modificare leggermente il design dell’ala per evitare flessioni eccessive. McLaren ha accettato di apportare queste modifiche, pur ribadendo che l’ala attuale fosse conforme ai regolamenti. “La nostra ala ha superato tutti i test FIA, ma abbiamo deciso di apportare modifiche per evitare ulteriori discussioni”, ha dichiarato McLaren in un comunicato ufficiale.
L’impatto sulle prestazioni complessive probabilmente sarà limitato, nonostante le modifiche sulle ali flessibili di McLaren, adesso leader del campionato costruttori per la prima volta dal 2014. Questa specifica di ala, infatti, era destinata solo a circuiti a basso carico aerodinamico – quindi solo Las Vegas tra quelli rimasti – e non avrà alcun impatto sulle gare successive su circuiti a medio e alto carico aerodinamico.
Nonostante le polemiche e le modifiche richieste dalla FIA, l’innovazione della McLaren ha dimostrato come la creatività tecnica possa spingere i limiti del regolamento in Formula 1. Con la stagione ancora aperta, sarà interessante vedere come queste soluzioni influenzeranno il campionato e se la McLaren continuerà a sfruttare ogni possibile vantaggio per competere ai massimi livelli.