Sul tracciato di Marina Bay, a Singapore, si è tenuto questo weekend il Gran Premio di F1: una gara sorprendente non tanto per l’azione in pista, quanto per alcune statistiche.
Andiamo a vedere insieme quali.
Singapore, una gara senza safety car
In un circuito come quello di Singapore, ogni minimo errore può mettere fine alla gara dei piloti. Per questo, durante tutte le edizioni del gran premio, abbiamo visto più volte la safety car fare il suo ingresso in scena la domenica, tanto che i team basano la strategia della gara anche su questo fattore. Nel 2023, ad esempio, entrò dopo che Logan Sargeant perse il controllo della sua Williams, andando ad impattare contro le barriere e lasciando dei detriti lungo la pista. Al quarantesimo giro ci fu una virtual safety car perché Esteban Ocon, dopo aver avuto dei problemi con la sua Alpine, parcheggiò la monoposto nei pressi della zona di uscita dei box.
E ancora, nel 2022, safety car e virtual safety car furono protagoniste. A causarle: l’incidente tra Nicholas Latifi e Zhou Guanyu, i ritiri di Alonso e Ocon abbandonati dalle loro power unit e Albon che commise un errore e toccò il muro, ponendo fine alla sua gara.
Questi sono solo alcuni esempi di come la safety car sia quasi sempre stata una presenza assidua nelle gare a Singapore. Quasi perché la novità è arrivata proprio quest’anno: durante la gara la safety car non è mai entrata.
Ancora più interessante è un dato che riguarda le apparizioni della safety car nella stagione 2024: ebbene sì, la Formula 1 non vede la safety car da ben 9 gare. L’ultima volta che ha fatto il suo ingresso in pista è stata al Gran Premio del Canada.
Le statistiche di Norris, vittoria ancora tabù per Verstappen
Lando Norris ha vinto con grande margine a Singapore, certificando ulteriormente la superiorità tecnica della McLaren e prendendosi la terza vittoria in carriera. È il secondo pilota, dopo Max Verstappen, a vincere più di due gare quest’anno, ed è il tredicesimo pilota nella storia della McLaren a vincere almeno tre gare in una stagione.
La McLaren, prima di ieri, contava una sola vittoria a Singapore: quella del 2009 di Lewis Hamilton, ben dodici anni fa. L’ultima prima fila nel circuito del team papaya risaliva invece al 2012.
Sul podio è salito anche Oscar Piastri, arrivato terzo. Per il pilota australiano si tratta del nono podio in carriera, il terzo consecutivo dopo Monza e Baku.
Verstappen, pur non trovando la vittoria, ha disputato un weekend da campione massimizzando il risultato e arrivando secondo in un circuito che non è mai stato tra i suoi preferiti. È il terzo podio per il campione del mondo a Singapore: i primi due sono arrivati nel 2018 e nel 2019. La vittoria resta ancora un tabù.
La lotta per il mondiale entra nel vivo, il prossimo appuntamento per la F1 è ad Austin, tra tre settimane.