Nel 2025 faranno il loro debutto come piloti ufficiali di Formula 1 moltissimi rookie. Alcuni giovani sono già stati annunciati, nonostante il campionato di Formula 2 sia lungi da essere concluso. Kimi Antonelli (2006) e Oliver Bearman (2005), ancora impegnati nella regina delle categorie propedeutiche, stanno infatti correndo avendo già un sedile assicurato rispettivamente in Mercedes ed Haas nel 2025. Oltre a loro avremo sicuramente anche Jack Doohan (2003), terzo pilota Alpine fino allo scorso anno anche lui impegnato in F2, e forse uno o addirittura due ulteriori ragazzi.
Da confermare ci sono infatti un sedile in VCARB che potrebbe rinnovare Ricciardo, puntare su uno dei piloti rimasti o dare una chance a lungo termine a Liam Lawson. Il pilota classe 2002 lo scorso anno non aveva fatto una cattiva impressione sostituendo proprio l’australiano per 5 weekend. L’altro posto in bilico è il sedile in Sauber della persona che andrà ad affiancare Nico Hulkenberg. Anche qui la scelta molto probabilmente andrà a ricadere su un rookie, sia esso il terzo pilota e vincitore dello scorsa stagione di F2 Théo Pourchaire (2003) o di F3 Gabriel Bortoleto (2004). Viene da escludere infatti che sceglieranno di puntare su chi, in questa stagione di F1, ha convinto ben poco.
Anche nel caso i rookie nel 2025 saranno esclusivamente quelli già annunciati nelle scorse settimane, salta subito all’occhio la mole di giovani che arriveranno nella stessa stagione. Non un evento raro ma senza dubbio allo stesso modo una cosa che non accade ogni anno. All’inizio di questa stagione le squadre non si erano rinnovate rispetto alla scorsa e nessuno aveva avuto l’opportunità di fare il salto. La prossima invece saranno almeno in 5 i piloti nati dopo l’anno 2000, a cui se ne potrebbero aggiungere due come già ribadito in precedenza.
Che fine ha fatto l’ultimo gruppo di rookie?
Per trovare un gruppo con più di due piloti al primo anno in categoria basta tornare al 2022. A debuttare all’inizio di quella stagione furono Oscar Piastri con McLaren, Logan Sargeant in Williams e Nyck De Vries con Alphatauri. Dei tre ragazzi, nonostante avessero portato indubbiamente un’ondata di gioventù, al momento è resistito solamente l’australiano. Fra i rookie era però il più promettente, quello col curriculum più interessante e con la vettura più performante.
Qual è stato l’ultimo gruppo di giovani a funzionare?
L’ultimo vero gruppo di rookie rilevante, l’ultimo ad imporsi ed essersi perfettamente e totalmente integrato senza lasciare nessuno per strada, è quello della stagione 2019. Nel 2018 in Formula 2, a stupire tutti in campionato furono George Russell, Lando Norris e Alexander Albon. Tutti e tre, tra l’altro appena ventenni, con questo risultato si guadagnarono l’anno successivo la promozione in Formula 1. Il neo campione Russell in Williams, il vicecampione Norris in McLaren e il terzo classificato Albon in Toro Rosso. Proprio come poi accadde a Sargeant, Piastri e De Vries. Con la differenza che a distanza di 5 anni tutti e tre sono certi che il prossimo anno saranno ancora in F1 e di non aver deluso le aspettative che la loro ondata di gioventù aveva portato con sé.