Di Riccardo Formenti
Negli ultimi anni sono state formulate numerose proposte per l’aggiunta di nuovi circuiti nel calendario di F1: sia per sostituire alcuni circuiti in cui si corre attualmente sia per aggiungere altri appuntamenti alle 24 gare attuali. Inoltre, nell’ultimo periodo è nata anche l’idea della rotazione annuale dei circuiti, di cui abbiamo fatto anche un articolo precedentemente, come per il rinnovo del circuito belga di Spa, dove si correrà fino al 2031 ma nel 2028 e nel 2030 ci sarà la sua la sostituzione con un altro circuito. In questo approfondimento analizzeremo le numerose proposte per nuovi gran premi per i prossimi anni.
Nuovi e storici circuiti in Europa
Partiamo dal circuito ormai già confermato per la stagione 2026: il circuito cittadino di Madrid che ospiterà l’appuntamento spagnolo fino al 2035. Nella prossima stagione e nel 2026 ci sarà ancora l’appuntamento a Barcellona. Intanto Santander, lo sponsor bancario della F1, potrebbe presentare un gran premio, simile a quello di Montecarlo, sul mar Cantabrico nella propria città. Idea simile a quella di Santander è quella di un tracciato a Nizza, che però è una delle proposte più deboli essendo vicina a Monaco. In Germania potrebbero ritornare gli storici autodromi del Nurburgring e di Hockenheim soprattutto favoriti dall’entrata di Audi in F1, appunto tedesca, nel 2026; bisogna anche sperare però che arrivino ingenti sponsor a supportare questo progetto.

Il ritorno in Africa
Ebbene sì, l’Africa è l’unico continente che non ha un gran premio nel calendario attuale, oramai già dal gran premio di Sudafrica del 1993, ma negli ultimi anni le proposte per ritornare nel continente africano si sono fatte sempre più concrete. In Sudafrica, stato in cui si sono disputati ben 23 gran premi, si potrebbe ritornare dal 2026 in poi sul ristrutturato circuito di Kyalami. La proposta però più interessante dell’anno è sicuramente quella di un gran premio in Ruanda, luogo della premiazione finale di quest’anno della FIA, favorito dal Fondo sovrano del Qatar, che ha interessi nell’area centrafricana. Il problema più rilevante però sta nella contraddizione etica: il Ruanda è uno degli stati più poveri al mondo e la democrazia è totalmente assente. Idea più bizzarra è quella di un gp in Tanzania nel 2026, con un circuito sull’isola di Zanzibar.

Arabia Saudita e Kuwait miniere d’oro
Lo sappiamo: stati come l’Arabia Saudita, il Kuwait e gli Emirati Arabi Uniti hanno grandissime disponibilità economiche e finanziarie. Basta pensare che l’Arabia Saudita ha proposto per il 2027 un nuovo circuito quasi fantascientifico, a Qiddiya, al posto di quello cittadino di Jeddah. Anche nel vicino stato del Kuwait ci potrebbe essere un gran premio in un circuito omologato presente dal 2017; per ora però nessuna proposta concreta. Sicuramente però Liberty Media è sempre più attratta da queste proposte miliardarie, che fanno gola a un po’ tutto il “panorama politico” dell’automobilismo.

Credits: FernandoAlonso da X
Estremo oriente: circuiti mistici
In Asia ci sono circuiti abbandonati dalla F1 ma anche tante nuove idee di circuiti futuristici. Partendo da quelli già esistenti, l’India con il Buddh International Circuit, dopo aver portato nel proprio stato la MotoGp nel 2023, vuole un ritorno della F1 sul tracciato nazionale. Potrebbe esserci anche la costruzione di un nuovo autodromo, ma per ora non c’è niente di confermato. Parlando di nuovi circuiti, in Thailandia c’è una proposta concreta per la costruzione di un circuito vicino al palazzo reale di Bangkok, che potrebbe essere pronto per il 2027 o il 2028; la trattativa con Liberty Media continua in modo convinto. In futuro si potrebbe anche ritornare in Corea del Sud, dove la F1 ha corso dal 2010 al 2013. In Giappone era nata l’idea di un circuito cittadino a Osaka dove però nel 2025 ci sarà l’EXPO.

Credits: BuddhInternationalCircuit da X
Il continuo del sogno americano
Oltre a 3 circuiti già presenti, ci potrebbe essere un quarto appuntamento negli Stati Uniti: a New York, attorno a Central Park, ma prima del 2027 non ci sarà la possibilità. Stesso discorso per Chicago che potrebbe sostituire New York, ma prima del 2028 non potrebbe esserci. Ciò che è certo è che Liberty Media ha sempre più interessi nel “Nuovo Continente”, infatti proprio Miami e Las Vegas sono organizzati direttamente dall’azienda inglese.

Credits: F1 da X
Vamos in Sud America
Restiamo nel Continente scoperto da Cristoforo Colombo, ma ci spostiamo più a Sud, dove sono presenti due proposte di gran premi. Infatti a Panama nel 2022 e negli ultimi anni ci sono stati numerosi incontri tra Stefano Domenicali e i potenziali organizzatori di un gp a Panama City; poi però i rapporti si sono raffreddati e per ora non ci sono notizie recenti di svolta. Più probabile invece un appuntamento in Colombia: dal 2022 c’è una proposta concreta, che potrebbe interessare a Liberty Media dopo il 2025, per la costruzione di un circuito semi cittadino a Barranquilla, dove si potrebbe svolgere un “Gran Premio dei Caraibi o del Sud America”.

Quale di queste proposte di nuovi circuiti per la F1 vi piace di più? E quali saranno approvate? L’Africa tornerà nel calendario? O predomineranno i soldi dell’Arabia? E perché no, magari un “Gran Premio dei Caraibi”?