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Red Bull-Ford: un partner strategico in vista del 2026

di Aurora Loffredo

In vista del cambio regolamentare del 2026, la scuderia che dovrà affrontare non poche difficoltà nella realizzazione delle power units è la Red Bull. Nel 2024, infatti, si è conclusa la collaborazione con Honda, che ha consentito al team austriaco di vincere 4 titoli piloti e 2 costruttori. Già a partire dal 2021, tuttavia, la Red Bull aveva deciso di realizzare una propria divisione motori, la Red Bull Powertrains. Con la pandemia, l’idea della Honda era quella di disimpegnarsi dalla F1 e portare a termine l’accordo nel 2022. Non si sa di preciso cosa poi abbia portato la casa giapponese a stipulare un accordo fino alla fine del 2024 e a garantire comunque un rifornimento alla squadra austriaca fino alla fine del 2025.

Allo stesso tempo, nel 2023, Red Bull e Ford hanno stipulato una partnership tecnica, per lo sviluppo del propulsore che equipaggerà le vetture di Formula 1 a partire dal 2026.

Accordo Red Bull-Ford come partner tecnico

Dopo poco più di venti anni, la Ford torna così in F1. E lo fa al fianco di uno dei team che, in questi mesi, ha fatto più parlare di sé. Tra scandali, le dimissioni di Newey, le difficoltà e il licenziamento di Horner, la Red Bull è la scuderia che è posta più di tutte le altre sotto i riflettori. La domanda è se questa sia solamente una crisi momentanea o se, come accadde nel 2014 a seguito del cambio regolamentare, non possa essere un sintomo della necessità di una rivoluzione interna.

All’inizio, tuttavia, il coinvolgimento della Ford doveva essere piuttosto limitato. Infatti, l’obiettivo della casa statunitense era quello di fornire competenze, esperienza e conoscenze in materia di batterie e motori elettrici, oltre al software di controllo dell’unità di potenza e all’analisi dei dati.

Le parole del direttore della Ford, Rushbrook, sull’accordo con Red Bull

Mark Rushbrook, direttore della Ford, in un’intervista concessa a Motorsport.com, ha dichiarato che ormai gli statunitensi sono coinvolti in ogni aspetto della progettazione della vettura del 2026.

“La partnership si è rinforzata ogni giorno, a partire dai primi incontri e dalla stipula del contratto – anche se il lavoro era già iniziato prima. Contribuiamo in diversi modi. Complessivamente, siamo sulla buona strada per quanto riguarda il motore a combustione interna e il lato elettrico. […] Inizialmente, la nostra attenzione era rivolta all’elettrificazione. Tuttavia, con il nostro centro di ricerca e le stampanti 3D, possiamo produrre componenti in tempo reale. Stiamo letteralmente costruendo componenti ogni giorno a Dearborn, le quali sono poi spedite e analizzate a Milton Keynes.”

Ha anche aggiunto:

“Siamo già a buon punto con il motore del 2026, anche se ovviamente ci sono sempre sorprese – perché non potrai mai raggiungere il 100% dei tuoi obiettivi. In termini di potenza in uscita, siamo decisamente sulla buona strada. Poi si tratta di vedere, attraverso i test di affidabilità, come mantenerla. Sta funzionando tutto perfettamente? No, ma questa è la realtà di ogni nuovo programma. I problemi sono affrontati mano a mano che si presentano, e ciò che conta è come si risponde all’urgenza e in termini di mentalità di squadra. Quindi reagiamo rapidamente a quello che vediamo.”

“Quando analizzi le regole, valuti cosa sia realizzabile entro quelle regole. Ci siamo imposti degli obiettivi e cercheremo di soddisfarli, ma non conosciamo gli obiettivi di Mercedes e Ferrari, se le loro valutazioni siano superiori o inferiori alle nostre. Tutti possono dire di essere sulla giusta strada, ma puoi anche essere sulla giusta strada con numeri diversi.”

Aurora Loffredo

Appassionata di Motorsport, e in generale di sport, ho iniziato a scrivere per Multiformula ad agosto del 2020. Oltre allo sport, mi piace molto la lettura e la musica.

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