Quella tra Ayrton Senna e Alain Prost è forse la più famosa rivalità nella storia della Formula 1. Il primo brasiliano, il Re della Pioggia; l’altro denominato Il Professore, un francese calcolatore.
Entrambi sono passati alla storia come leggende del motorsport e dopo quarant’anni, i loro duelli sono ancora considerati grandiosi.
Una lotta serrata in pista, conclusasi con la nascita di un rapporto di rispetto reciproco, e forse anche di amicizia.
Le origini – Il rettilineo principale
Alain Prost è il primo a debuttare in Formula 1 e nel 1980 approda nella massima categoria con la McLaren-Ford. Fin da subito si dimostra un ottimo pilota e nel 1981 firma un contratto con la Renault. L’anno successivo Prost è ritenuto uno dei favoriti per la corsa al titolo, ma la vettura non risulta abbastanza competitiva e i rapporti tesi col compagno di squadra Arnoux gli negano la possibilità di vittoria.
Il 1983 vede protagonista la rivalità tra Prost e Piquet. La stagione di Prost, spesso sfortunato, si chiude con un ritiro durante la gara decisiva per la conquista del titolo, che è infatti vinto dal brasiliano. Dopo l’esperienza in Renault, Prost si sposta in McLaren al fianco di Niki Lauda. Durante la prima parte della stagione conquista ottimi risultati, ma verso il termine del campionato le prestazioni non sono più così soddisfacenti.
Nel 1985, però, Alain riesce a laurearsi campione del mondo, battendo Alboreto e diventando il primo pilota francese a ottenere un titolo iridato.
Durante lo stesso anno in cui Prost vince il suo primo mondiale, Senna debutta in Formula 1 con la Toleman. Incredibilmente, riesce a portare la vettura poco prestazionale sul podio, durante lo storico Gran Premio di Monaco.
Nel 1986, Senna si trasferisce in Lotus e conquista la sua prima vittoria, mentre Prost rimane legato alla McLaren. I favoriti per il mondiale sono i due piloti del team Williams, Mansell e Piquet, ma il rapporto tra i due è talmente teso da mettere in crisi la squadra. Prost, che resta tagliato fuori dalla lotta al titolo fino all’ultima gara, si laurea campione del mondo per la seconda volta, a seguito del doppio ritiro di Piquet e Mansell.
1987 – Il primo settore
È nel 1987 che la rivalità tra Prost e Senna inizia ad accendersi. I due non cambiano squadra, ma rimangono uno in Lotus e l’altro in McLaren. Inizialmente è Prost a dominare la classifica, ma dopo il Gran Premio di Monaco Senna conquista la prima posizione in campionato. Nella seconda parte della stagione i due si rendono conto di non poter competere con la superiorità della Williams. A fine campionato, il mondiale è conquistato da Piquet, seguito da Mansell, mentre Senna chiude la propria stagione in terza posizione e Prost in quarta.
Ayrton, al termine del 1987, lascia la Lotus per trasferirsi in McLaren, al fianco di Prost.
Il 1988 si prefigura un’annata interessante.
Dal 1988 al 1990 – Il secondo settore
Con l’arrivo di Senna e il rinnovo del contratto di Prost, la McLaren è fin da subito considerata la squadra favorita al titolo. La casa inglese, motorizzata Honda, vincerà infatti quindici dei sedici Gran Premi stagionali. Prost inizia la stagione vincendo le prime quattro gare, mentre Senna sembra trovarsi in difficoltà. Con l’avanzare del campionato, tuttavia, il brasiliano riesce a rimontare e si porta in testa alla classifica e, giunti al Gran Premio di Suzuka, entrambi vantano sette vittorie. La corsa giapponese è vinta da Senna, che si laurea così campione del mondo.
Nel 1989, la McLaren conferma la stessa line up dell’anno precedente. Il rapporto tra i due compagni di squadra è complesso e durante la loro seconda stagione insieme, la tensione sale. Un esempio dei dissidi interni alla squadra è il Gran Premio di Imola, dove Ayrton sorpassa Alain – conquistando la prima posizione – nonostante i due avessero concordato di non ostacolarsi vicendevolmente dopo la prima curva.
Durante la prima parte di campionato è Senna a essere il favorito per la conquista del titolo, ma a causa di alcuni ritiri, Prost conquista la prima posizione in classifica.
Tuttavia, i due tengono aperto il duello per il titolo iridato fino al Gran Premio di Suzuka. Prost è primo in classifica e Senna necessita una vittoria per poter vincere il mondiale. A sei giri dal termine della gara Prost è in prima posizione, ma nel chiudere una traiettoria di Senna, causa il contatto delle due vetture. Il francese si ritira, mentre Ayrton torna in pista con l’aiuto dei commissari. In seguito, Senna è squalificato dalla gara per aver tagliato la chicane e Prost conquista il suo terzo titolo mondiale.
Nel 1990, Prost abbandona la McLaren e si sposta in Ferrari, mentre Senna rinnova il contratto con la squadra inglese. Per quanto i due risultino gli unici contendenti per il titolo, la Ferrari si dimostra fin da subito molto meno affidabile della McLaren e dopo cinque Gran Premi, Senna ha già diciassette punti di vantaggio su Prost. Dopo il Gran Premio di Gran Bretagna il francese, che è riuscito a ricucire il margine che lo separava da Senna, conquista la prima posizione nel campionato.
La stagione risulta altalenante per i due piloti, ma Ayrton risulta avvantaggiato e il duello tra i due si chiude con una gara d’anticipo, sempre a Suzuka: per Prost è indispensabile vincere la corsa, Senna invece guida la classifica e durante le qualifiche conquista la pole position. Alla partenza, Prost prende il comando, ma Senna colpisce la vettura del rivale, costringendo entrambi al ritiro. Solo un anno dopo, il pilota brasiliano ammetterà di aver commesso quella manovra appositamente, in modo da laurearsi per la seconda volta campione del mondo.
1991 e 1992 – Il terzo settore
Il 1991 vede Prost, ancora in Ferrari, tagliato fuori dalla lotta per il titolo, a causa della scarsa affidabilità della vettura e dei rapporti tesi con la squadra. Senna, che domina la stagione, è contrastato solo da Mansell, anche se il pilota inglese non risulta essere una reale minaccia per la McLaren e per Senna. Al termine del campionato, con una gara di anticipo, Senna diventa per la terza volta campione del mondo.
Nel 1992, Prost si allontana dalla Formula 1 a seguito del licenziamento da parte della Ferrari. Senna, rimasto con la McLaren, si vede impossibilitato nel contrastare la Williams di Mansell e la macchina risulta piuttosto inaffidabile. Verso il termine della stagione, il brasiliano si mette in contatto con la Williams, ma il team inglese decide di ingaggiare Prost, che richiede esplicitamente che Senna non approdi nel team.
Ayrton conclude il campionato in quarta posizione, alle spalle di un giovane Michael Schumacher.
1993 e 1994 – L’ultima curva
Prost fa ritorno in Formula 1, dopo un anno sabbatico. Senna, che non ha altre possibilità, estende il contratto con la McLaren, anche se la squadra sta ormai decadendo. Prost, nettamente avvantaggiato, si laurea campione del mondo per la quarta e ultima volta. Infatti, durante il weekend del Gran Premio portoghese, poco prima di conquistare il titolo mondiale, il pilota francese annuncia il suo definitivo addio alla Formula 1 al termine della stagione. Durante le celebrazioni dell’ultima corsa stagionale, quella australiana, Prost e Senna si ritrovano un’ultima volta a condividere il podio e il brasiliano stringe Prost in un abbraccio: un gesto di rispetto profondo che Prost ricorderà con gioia negli anni futuri.
Nel 1994 Senna si sposta in Williams, dove però non si trova a suo agio. La vettura è instabile e molto diversa dalla McLaren a cui Senna era abituato.
Ad inizio stagione, si comprende come la lotta per il titolo si contenda tra Senna e l’astro nascente Schumacher, che si laureerà poi campione del mondo per la prima volta proprio nel 1994.
Infatti, la rivalità dei due è tragicamente interrotta il primo giorno di maggio del 1994, quando Ayrton Senna, durante il Gran Premio imolese, esce di pista alla curva Tamburello. Il pilota brasiliano, in gravi condizioni, viene trasportato in ospedale, ma ogni tentativo di soccorso risulta inefficace e Senna, all’età di 34 anni, si spegne.
Il rivale Alain Prost, sconvolto dall’accaduto, trasporterà la bara di Senna al termine del funerale, in un ultimo segno di rispetto e amicizia. Dopo il ritiro dalla Formula 1, Senna aveva contattato Prost, pregandolo di tornare a correre e nonostante il rifiuto da parte del francese, tra i due era nata un’amicizia, destinata a terminare precocemente con la morte del brasiliano.
Tra odio e ammirazione reciproca, il rapporto tra Senna e Prost racchiudeva l’essenza della Formula 1: uno sport mozzafiato e strabiliante, ma spesso meschino e soprattutto ingiusto.
Si può dire, senza ombra di dubbio, che Ayrton Senna e Alain Prost sono la Formula 1.