Finalmente in Mercedes, finalmente a casa. Nella sua prima intervista da pilota ufficiale del team tedesco, George Russell appare serio, quasi freddo, ma gli occhi ancora gli brillano ogni volta che si ricorda dove si trova:
“Essere un pilota Mercedes è incredibile. Allo stesso tempo è un po’ strano perché abbiamo passato tanto tempo qui quando ero in Formula 3 e in Formula 3 come junior driver ed è come tornare a casa con delle persone che ho frequentato per molto. Mi sento come se conoscessi tutti già molto bene e stiamo lavorando per capire la nuova macchina, le nuove problematiche, per essere preparati il più possibile per la nuova stagione. Dopo la conclusione dell’anno scorso c’è molta motivazione da parte di tutto il team per tornare.”
Dopo la fine della scorsa stagione, conclusasi con la vittoria della Mercedes nel Campionato Costruttori, Russell si è messo subito a lavoro: “Ho passato molti giorni alla factory con gli ingegneri per la presentazione e per avere un’idea della nuova macchina con il simulatore, cercando di dirigere lo sviluppo dove c’era bisogno. Penso che anche questa parte sia stata molto divertente, considerando le nuove opportunità e le nuove regole.”
“La prima impressione della W13 è che sia molto interessante: è una macchina completamente diversa dalle precedenti in tutte le sue caratteristiche. Stiamo ancora imparando, continuiamo a mettere insieme tutti i miglioramenti che devono ancora essere fatti per renderla il più piacevole possibile da guidare. Vedo tantissime persone che sono nelle mia stessa situazione perché dobbiamo apprendere giorno per giorno e penso che sarà un anno di sviluppo. Tutti vogliono arrivare alla prima gara e avere la macchina più veloce, ma secondo me è più importante capire quali siano i limiti e migliorarli.
Afferma poi che: “Cambiare team in contemporanea con il cambio regolamento è positivo: sei in una macchina completamente nuova, gomme diverse, motore diverso. Partire da un foglio completamente bianco è un beneficio perché ora devo imparare tutto solo in previsione del futuro”.
E gli obiettivi per il 2022? “Avere il massimo da me stesso e dal team attorno a me. Ci aspetta un interessante anno di sviluppo. Nessuno sa realmente per cosa andrà a combattere quest’anno fino alla prima gara. Ora devi valutare e migliorare ogni singolo aspetto di te stesso, pensando a quali siano le scelte migliori per raggiungere gli obiettivi i più ovvi”.
