Evoluzione del GP di Formula 1 Romagnolo.
Come già accaduto lo scorso anno, il calendario di Formula 1 ha subito grandi cambiamenti. Se da un lato abbiamo visto posticipare il tradizionale GP di apertura di Melbourne, dall’altro abbiamo la presenza con Imola di un secondo Gran Premio in Italia. Il che non è propriamente una novità, come i veterani ricorderanno bene. Tralasciando il (quasi) caso isolato dello scorso anno, era solo dal 2006 che la Formula 1 non disputava una gara in Romagna. Ripercorriamo insieme la storia del Gran Premio di Imola con annessi tutti i vari cambiamenti effettuati a questa tappa (e soprattutto al nome).
Gli inizi
Dopo la sua realizzazione, l’autodromo venne destinato principalmente alle competizioni motociclistiche, nonostante l’idea iniziale di Enzo Ferrari e dei fratelli Maserati di avere un secondo tracciato permanente in aggiunta a quello di Monza nel programma della Formula 1. Nel 1979 la competizione venne introdotta con il nome di “Gran Premio Dino Ferrari”. Nonostante venisse gareggiata nel medesimo periodo del Campionato ufficiale, non fu considerata valida (così come accadde anche alla Coppa d’oro Shell disputata sempre ad Imola nel ‘63).
Il primo “vero” Gran Premio
L’anno successivo invece assunse eccezionalmente il titolo di “Gran Premio d’Italia”. In quel periodo si pensò e tentò di escludere il tracciato di Monza dal programma di F1 per la sua eccessiva velocità, cosa che però sappiamo bene non accadde. Il circuito tuttavia fu particolarmente apprezzato e, nonostante l’idea di disputare ben due GP in Italia nel corso del medesimo anno non convincesse completamente la FIA, si tentò ad ogni costo di trovare un accordo.
L’accordo
Il compromesso si raggiunse quasi subito, nel 1981, anno in cui fu inserito nel programma il primo “Gran Premio di San Marino”. In teoria si trattava infatti di un altro stato. Nella pratica la gara sarebbe stata disputata comunque in Italia a circa un centinaio di km di distanza dal confine sammarinese. Per i successivi venticinque anni il Gran Premio mantenne la sua collocazione primaverile in Romagna all’interno del calendario ufficiale. Questo nonostante gli incidenti avvenuti (tra cui quello di Ayrton Senna del 1994) che ne obbligarono la pesante modifica al fine di renderlo più sicuro.
L’esclusione della gara
Malgrado gli accordi vigenti che ne prevedevano la presenza pure nei Campionati 2007 e 2008, il GP di San Marino venne escluso dal programma. Ciò non fu dovuto solo ai lavori di ristrutturazione per la modernizzazione dell’autodromo richiesti dalla FIA. Fra i vari motivi vi fu pure il desiderio della federazione di portare la F1 molto più al di fuori del continente europeo e soprattutto alla volontà di non veder gareggiare le monoposto per più volte all’anno nello stesso paese. Per i successivi quattordici anni Imola, nonostante ottenne nuovamente l’omologazione del tracciato, non ospitò più alcun Gran Premio ma solo gare di competizioni minori (come la F4 italiana).
Una nuova vita per Imola
Solo in seguito all’esplosione della pandemia di Covid-19 e al desiderio di spostarsi meno per ridurre costi e contagi, la pista ha trovato di nuovo un posto in calendario. La federazione voleva minimizzare i rischi e tappare i buchi causati dai GP annullati ed ecco che Imola è rientrata nel programma. Nel 2020 (per motivi di sponsorizzazione) col nome di “Emirates Gran Premio dell’Emilia-Romagna” e di “Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna” nel 2021. Questa ulteriore modifica rende la tappa una di quelle ad avere assunto più appellativi diversi nella storia della Formula 1.