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Dopo 66 anni la Svizzera valuta un possibile ritorno delle gare in circuito

Ormai dal 1995, in Svizzera, non sono più permesse le corse automobilistiche in circuito; nel 2018, però, è arrivata la prima competizione automobilistica di velocità dopo 64 anni dal divieto, a Zurigo, con la Formula E che ha corso su un tracciato cittadino. Oggi si parla di far tornare anche le gare in circuito.

Ma quali sono le cause di questo divieto e perché ancora oggi non tutti sono a favore del ritorno del Motorsport nel paese elvetico?

Il disastro di Le Mans

La causa di questo divieto è, il purtroppo famoso, incidente conosciuto anche come “Il disastro di Le Mans”, nonché il più grave incidente automobilistico al mondo: 85 vittime, compreso il pilota, e 120 feriti.

Memorial plaque for the victims of the 1955 disaster
Perché non si corrono più le gare di auto in Svizzera
(Photo by Ker Robertson/Getty Images)

Durante la 24 ore di Le Mans del 1955, la Mercedes-Benz 300 SLR di Pierre Levegh è uscita di pista sul rettilineo principale. Il pilota si trovava in seconda posizione all’inseguimento di Mike Hawthon, quando quest’ultimo sorpassa un doppiato, ma è poi costretto a frenare bruscamente per rientrare ai box.

Macklin, il pilota doppiato, frenando sullo sporco, finisce sulla traiettoria della Mercedes che lo centra in pieno.

L’auto doppiata funge da rampa e quella di Pierre Levegh prende il volo finendo sulla barriera che divide la tribuna dalla pista. La Mercedes prende fuoco e alcuni pezzi volano sulla tribuna finendo sugli spettatori.

Dopo il gravissimo incidente, non solo sono cancellati il Gran Premio della Germania e della Svizzera ed altre gare automobilistiche che si sarebbero dovute tenere nei mesi successivi, ma sono vietate in Svizzera tutte le gare di velocità su circuito con veicoli a motore permanentemente.

Lance Macklin, Austin-Healy 100S, 24 Hours of Le Mans, Le Mans, 11 June 1955; Lance Macklin's  Austin Healey after the accident that saw 84 people being killed in the 1955 24 Hours of Le Mans. Svizzera
(Photo by Bernard Cahier/Getty Images)

In 66 anni, l’evoluzione della sicurezza dei circuiti è imparagonabile a quella degli anni ’50, come la sicurezza degli autoveicoli ha mosso passi da gigante. 

Ha detto il consigliere nazionale Udc Piero Marchesi riguardo alla proposta di far tornare a correre gare di velocità in circuito.

La proposta di far tornare a correre

Ad oggi, è stata fatta la proposta di abrogare l’articolo della Legge Federale sulla Circolazione Stradale, che vieta lo svolgersi di questo tipo di gare in circuito.

Le motivazioni di questa proposta sono diverse:

– Il miglioramento della sicurezza in questo ambito, sia per il pubblico che per il pilota;

– La nuova tecnologia dei veicoli, la sostenibilità dei nuovi carburanti e dei motori ibridi o elettrici;

– Il divieto è visto come discriminatorio per gli atleti svizzeri che sono costretti a spostarsi in paesi limitrofi per girare su un circuito.

– La situazione è definita come “assurda dal profilo economico ed ambientale”.

È anche fatta la proposta di utilizzare i circuiti per scopi diversi da gare, ad esempio per il miglioramento della sicurezza stradale, simulando situazioni di traffico in un ambiente sicuro. Allenando quindi la guida di tutti i giorni e non solo quella sportiva, senza mettere nessuno in pericolo.

Gran Premio della Svizzera
(Photo by Bernard Cahier/Getty Images)

Camilla Coletta

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