A Zandvoort Lewis Hamilton ha disputato un’ottima gara prima di pagare dazio, finendo addirittura fuori dal podio, per una controversa decisione presa dalla Mercedes in regime di Safety Car. Mentre finisce sul podio il compagno di squadra George Russell, sempre più leader all’interno del team.
La delusione di Hamilton
Quando mancavano 13 giri alla fine, Hamilton si trovava infatti in prima posizione ma la presenza di un velocissimo Max Verstappen alle sue spalle, con gomma rossa e nuova, non gli permetteva una vera e propria sfida per la vittoria. Il britannico era però convinto di poter lottare per mantenere il secondo posto quando, improvvisamente e senza essere stato avvisato dal suo muretto, Lewis è stato superato dal compagno di squadra George Russell che, con gomma nuova appena montata, si trovava in una posizione di grande vantaggio rispetto al collega. Nel finale Lewis è stato superato anche dalla Ferrari di Leclerc, concludendo quindi la gara fuori dal podio.
Il sorpasso improvviso del compagno , in cui i due hanno anche rischiato un contatto, ha fatto imbestialire Hamilton che si è aperto via radio urlando contro la squadra. Lewis è comunque riuscito a sbollire la rabbia e la frustrazione già sul finale della gara, scegliendo parole di conforto e orgoglio verso i meccanici della sua squadra e verso il suo stesso compagno.
La risposta della Mercedes
“Abbiamo rischiato perché Lewis era davanti. La gomma media era vecchia di cinque giri e il modo in cui ha ceduto contro la morbida non ce lo aspettavamo. Sicuramente è stato un errore, ma valeva assolutamente la pena di rischiare“. Queste le parole di Toto Wolff, che ammette quindi l’errore di strategia.
George sempre più leader
George Russell, da parte sua, ha cercato e meritato il secondo posto. Il pilota di King’s Lynn si è dimostrato sempre più padrone del mezzo e del team e sempre meno secondo pilota. Il secondo posto è merito soprattutto di un’ intuizione strategica dello stesso Russell, che ha imposto il suo volere al box Mercedes in maniera educata ma estremamente decisa. D’altronde non ci si aspettava niente di diverso dal giovane e talentuoso pupillo di Toto Wolff.
Ciò che è certo è che Wolff e la Mercedes si trovano nelle mani due piloti diversi ma entrambi straordinari. Lewis con la sua enorme esperienza da pluricampione e George con il suo talento cristallino. Quando la W13 risolverà quei pochi problemi che ancora la separano dal podio a Berkley ci sarà da divertirsi.
