Jean Eric Vergne è il primo vincitore dell’Hyderabad Eprix davanti a Cassidy e Da Costa. Buemi, arrivato secondo al traguardo, viene penalizzato per overpower per aver attivato l’attack mode non nella modalità prevista da regolamento.
Vediamo cosa è successo in questa gara al cardiopalma, tra esclusioni, sorpassi, rotture, tamponamenti e sportellate.
Preview dell’evento: una qualifica molto dibattuta
Le qualifiche hanno visto il trionfo di Mitch Evans, che conquista la pole position nel duello finale contro Vergne. Le varie fasi sono state più lunghe del solito a causa della penalizzazione per track limits alla prima curva inflitta prima a Mortara e poi a un furioso Bird. Si qualificano molto indietro i due favoriti, con Dennis solo 11esimo e Wehrlein 12esimo. Si prospetta una gara di rivincita per gli altri piloti che cercheranno di approfittarne per scalare la classifica generale.
Green Flag: via allo Hyderabad Eprix
Con una temperatura di 38 gradi dell’aria, lo Hyderabad Eprix inizia con una efficace difesa del poleman Evans che si protegge da un Vergne aggressivo. A metà schieramento, Dennis conserva la posizione mentre Wehrlein ne perde ben 3. In partenza, nonostante il tracciato sia molto sporco, non si vedono incidenti, la bagarre è molto pulita e tutti si lasciano lo spazio per impostare le curve.
In queste prime fasi di gara, Mortara sbaglia la manovra di sorpasso e tampona un avversario, danneggiando la sua ala anteriore. Continua la crisi in casa Maserati, che si consola con un Gunther quinto. Al quinto giro, ecco il distaccamento dell’ala dalla vettura di Mortara, ma la direzione gara decide di esporre solamente la bandiera gialla per segnalarla, essendo fuori traiettoria. Sarà sufficiente o sarebbe stato meglio una rapida safety car per rimuovere il detrito ?
Dopo qualche giro dal via, Evans attiva l’Attack Mode e perde tre posizioni. Buemi approfitta di questo errore per mettersi alla guida della gara. A metà gruppo, Dennis scalpita per risalire la classifica velocemente, mentre Wehrlein appare sempre più in crisi in 15esima posizione. La leadership di Buemi dura poco: all’attivazione dell’Attack Mode Vergne lo supera e si prende la guida della gara. Il poleman Evans decide di rimanere terzo per salvare energia su consiglio del team dai box.
Ancora non si parla dei track limits e di eventuali penalizzazioni per eccesso di pista, nonostante in curva 1 molti girino fuori dal tracciato.
Metà gara: Bird sbaglia, brutto errore per lui
A metà gara , arriva il primo grande colpo di scena. Bird decide di sorpassare Fenestraz che lo precede e che gli lascia molto spazio. Purtroppo, la frenata è pessima e l’inglese tampona il suo compagno di squadra Evans poco più avanti. Entrambi finiscono fuori pista insieme a Fenestraz e coinvolgono uno sfortunatissimo Gunther che si deve accodare a loro prima di ripartire. Gara da incubo per le Jaguar, entrambe costrette ai box. L’eprix procede senza safety car, nonostante i detriti in pista.
Vergne è ancora il leader della gara, inseguito da un aggressivo Cassidy. A completare il podio temporaneo, grazie all’incidente ritroviamo Dennis terzo. Grazie a questo “rimescolamento” della griglia, Da Costa è diventato sesto, Vandoorne ottavo e Wehrlein undicesimo, quasi in zona a punti.
Al ventesimo giro, la situazione vede Vergne e Cassidy con un gap di quasi 2 secondi sull’interessante coppia Buemi- Dennis, in bagarre per il terzo posto del podio. Stiamo seguendo proprio questo duello quando ecco arrivare la penalità a Gunther di 5 secondi per track limits.
Finale di gara: altri colpi di scena e un finale all’ultimo respiro
Mancano 9 giri quando la Mclaren di Hughes si scontra contro il muro del tracciato. La dinamica è bizzarra, in quanto la perde in accelerazione. Fortunatamente il pilota è ok e sembrerebbe non essersi infortunato la mano nonostante il colpo subito dal suo sterzo.
Con l’auto in pista, la Safety Car interviene e ricompatta il gruppo. Dopo poco tempo, ecco di nuovo la Green Flag. Quanto ci impiegherà Cassidy a superare Vergne? Che gara imposterà Vergne con -3% di batteria rispetto al pilota che lo segue?
Si riparte così con Vergne che conserva la sua posizione e con Cassidy che non trova uno spiraglio nel quale inserirsi. Nel frattempo, la bagarre miete un’altra vittima. Si tratta dell’altra Mclaren di Rast che tampona Dennis, danneggiandogli la parte posteriore dell’auto. Dopo una breve sosta ai box, quest’ultimo rientra in pista ma si ritrova a chiudere la line-up. Gara rovinata per lui e tanti punti persi. Wehrlein sorride, grazie alla sua top10.
La tensione sale per il duello tra Vergne e Cassidy. Per il leader di gara francese, la situazione diventa presto molto critica: prima una bandiera bianco nera per track limits e poi la batteria sempre più bassa. Vergne affronta l’ultimo giro extra (aggiunto dopo l’ingresso della safety car) con solo l’1% di batteria. A occhio sembrerebbe decelerare e ci aspetteremmo un Cassidy all’attacco, ma stranamente il pilota del team Envision rimane secondo.
Vergne si aggiudica la vittoria dell’Hyderabad Eprix con lo 0% di batteria davanti a Cassidy e Buemi. Grazie alla penalità su quest’ultimo, Da Costa si ritrova a sorpresa terzo, guardando dal gradino più basso del podio il suo ex compagno di squadra trionfante.
Archiviata questa gara indiana al cardiopalma, l’appuntamento per la prossima gara sarà il 25 febbraio con l’Eprix in Sudafrica. Come sempre, vi condivideremo i risultati delle qualifiche e della gara, prima del report di gara.