Un brillante Oscar Piastri ha conquistato il suo primo podio in Formula 1 in un weekend magico per la McLaren, che ha visto i propri piloti piazzarsi al secondo e al terzo posto. Un risultato che sembrava impensabile, se si guarda ai primi gran premi, quando il team stava attraversando una crisi nera. Un risultato che è arrivato dopo una stagione tutta in salita e che ha messo in luce il grande talento del pilota australiano.
Un podio nella storia
L’importanza del podio di Suzuka è messa in evidenza da alcuni dati importanti.
Era dal 2017, quando Lance Stroll ottenne il terzo posto a Baku, che un pilota non andava a podio nel suo anno da rookie. Proprio con la McLaren, ci era riuscito anche Lewis Hamilton nel 2007. Un’impresa non semplice, quella di Piastri, che ha dimostrato di avere talento, velocità e sangue freddo.
Si tratta, inoltre, del sesto australiano nella storia della Formula 1 a salire sul podio. Prima di lui lo hanno fatto Jack Brabham, Tim Schenken, Alan Jones, Mark Webber e Daniel Ricciardo.
A ventidue anni, Oscar Piastri, classe 2001, è il primo pilota nato nel ventunesimo secolo a salire sul podio. È il battesimo di una nuova generazione che si fa strada nell’intricato mondo del motorsport, e in particolare, della Formula 1. Primo podio per Piastri
L’australiano ha inaugurato anche il primo podio del numero 81. La scelta di questo numero è legata ai tempi in cui correva con i kart, dove per un po’ ha utilizzato il numero 11. In una delle gare, trovò come rivale un altro numero 11 e scelse di cambiare la prima cifra con il numero 8. Da allora Piastri si è legato all’81, scelto anche per la sua avventura in F1. Nella stessa categoria, prima di lui questo numero fu usato da Maurice Trintignant nel 1951 al Gran Premio di Nurburgring.
Una carriera sotto i riflettori
Il grande talento di Piastri è sempre stato sotto gli occhi di tutti. Nel 2020 si è reso protagonista di una fantastica stagione in Formula 3 con la Prema, dove ottiene il titolo da rookie, conquistando la sua prima vittoria nella competizione all’esordio, in Austria, in condizioni di pioggia molto intricate.
Nel 2021, la sua avventura con la Prema prosegue in Formula 2, dove si laurea campione con tre gare d’anticipo, conquistando la vittoria in Bahrein, a Monza, a Sochi, a Gedda e ad Abu Dhabi.
Gli ottimi risultati lo portano a firmare, sempre nel 2020, un contratto con la Renault Sport Academy, diventando in seguito terzo pilota dell’Alpine nel 2022.
Il prezioso aiuto di Mark Webber
Ad Agosto 2022, l’Alpine annuncia che Piastri prenderà il posto di Fernando Alonso per la stagione 2023. L’annuncio viene smentito subito dopo dal diretto interessato e, dopo aver sciolto ogni legame con la scuderia francese, viene ufficializzato il suo sedile in McLaren. Una scelta rischiosa che si è rivelata, alla lunga, vincente. Sebbene le difficoltà iniziali, il progetto avviato dal nuovo team principal Andrea Stella sembra garantire ai piloti un futuro in cui potranno lottare per ben più di un podio.
Dietro il cambio di rotta preso da Piastri c’è sicuramente una scelta ponderata, concordata con il suo manager, Mark Webber. Diventato mentore del rookie australiano nel 2020, il suo aiuto si è rivelato prezioso per la carriera di Oscar Piastri. Webber crede da sempre nel talento del suo protetto e non manca di sottolinearlo nelle sue interviste, definendo il suo inizio di carriera “fenomenale“.
Di recente, Piastri ha rinnovato il suo contratto con la McLaren fino al 2026. La permanenza in una scuderia come quella di Woking, secondo Webber, gli consentirebbe di crescere in un ambiente dove viene seguito e supportato. Non ci sono dubbi, per l’ex pilota di Formula 1, la McLaren è il posto giusto per consolidare il talento di Oscar. Sarà solo il tempo a stabilire se avrà ragione o meno.
