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GP Arabia Saudita 2024: esordio brillante di Bearman

Secondo appuntamento di questa stagione: il Gran Premio dell’Arabia Saudita. Un circuito urbano quello di Jeddah, considerato il più veloce tra i tracciati cittadini dell’intero mondiale. 50 giri di adrenalina, tensione e fiato sospeso. Un unico obiettivo comune: dare il massimo per raggiungere la posizione più alta possibile. Vediamo insieme nel dettaglio cosa è successo in questa seconda gara

PROBLEMI, PROBLEMI: IN CASA ALPINE IL PRIMO RITIRO

Termina il giro di ricognizione, ogni monoposto si posiziona sulla propria casella pronta a scattare allo spegnimento dei semafori. Lo sguardo di tutti fisso sulla pista di fronte ai propri occhi, tranne quello di Pierre Gasly. L’attenzione del pilota francese è concentrata sulla propria monoposto, qualcosa non va. Nel giro di pochi secondi, comunica alla scuderia di avere delle difficoltà.

La tensione in casa Alpine inizia a salire, reduci da un weekend complesso, quello del Bahrain, si ritrovano a dover affrontare un nuovo problema ancor prima dell’inizio della gara.

I semafori si spengono, con un’ottima partenza da parte di Max Verstappen che difende la sua prima posizione con le unghie e con i denti.

Tutti si lanciano all’inseguimento del tre volte campione del mondo, anche il pilota Alpine, ma bastano poche curve per confermare quel problema segnalato solo qualche attimo prima.

Gasly è costretto a tornare ai box, il problema è al cambio della sua monoposto. Non c’è nulla da fare, la sua gara finisce così, a poche curve dalla linea di partenza.

SVENTOLA LA BANDIERA GIALLA: STROLL FINISCE A MURO

In pista si battaglia, le monoposto sfrecciano curva dopo curva, muro a sinistra e poi muro a destra, la tensione è alle stelle. Unico requisito fondamentale: essere precisi. Stroll sfreccia mantenendo attiva la battaglia con Yuki Tsunoda e con il pilotino di casa Ferrari: Oliver Bearman. Ma succede tutto in una frazione di secondi, curva 22 e poi curva 23, Stroll mette fine alla propria corsa piazzando la sua Aston Martin nel muro.

Attimi di preoccupazione in casa Aston Martin per la salute del proprio pilota, spezzati dal team radio del giovane: “I’m ok“. Intanto in pista sventola la bandiera gialla, la safety car scende in pista e vi rimane fino alla fine del nono giro. Iniziano così i primi pit stop, il primo ad essere chiamata ai box è il Oliver Bearman. Subito dopo di lui anche il suo compagno di squadra Charles Leclerc e le due monoposto della Red Bull.

Pit stop rapidi ma precisi: la gomma prescelta è la hard. La pit lane si affolla e le vetture sono pronte a fare rientro in pista. La battaglia è aperta, la competizione è ancora alle sue battute iniziali, tutto può cambiare e la gara è tutta da scrivere.

OLLIE BEARMAN: IL PILOTA RIVELAZIONE DI CASA FERRARI

La Scuderia di Maranello ha portato in pista il giovane Oliver Bearman per questa seconda gara di stagione in Arabia Saudita. Dopo l’annuncio del problema di salute dello spagnolo Carlos Sainz, il pilota britannico ha dovuto lasciare il suo posto in Formula 2 per adempiere al suo ruolo di pilota di riserva in Scuderia Ferrari. Tante aspettative su di lui, un circuito complesso e poco tempo per prepararsi ad affrontarlo.

Bearman scatta dall’undicesima posizione e quelle aspettative non le delude, anzi le conferma e mette sin da subito sotto gli occhi di tutti le sue capacità. Effettua un’ottima partenza e si mette subito a caccia di Tsunoda e Stroll che sono davanti a lui, con lo scopo di scalare le posizioni e guadagnare terreno per giungere quanto più in alto possibile.

Durante tutta la gara, la giovane rivelazione di casa Ferrari non sbaglia un colpo, con determinazione e coraggio riesce a gestire le sue emozioni, si lancia in sorpassi mozzafiato e collabora con i propri ingegneri cercando di costruire la strategia migliore per realizzare il suo obiettivo: piazzarsi in zona punti.

Le difficoltà non sono mancate, soprattutto quelle fisiche dovute al fatto che il giovane pilota non è mai stato abituato a correre per più di un’ora gestendo un carico importante sul collo dovuto alla forza di gravità. Eppure quelle difficoltà Bearman le ha accolte, le ha abbracciate e sfidate, portando a casa con talento e coraggio la settima posizione.

E’ TEMPO DI PODIO IN ARABIA SAUDITA: LECLERC CONQUISTA IL GIRO VELOCE

50esimo giro, la bandiera a scacchi sventola, il primo a tagliare il traguardo è Max Verstappen seguito dal suo compagno di squadra Perez. Ancora un altro successo per la scuderia di Milton Keynes, che conquista la seconda doppietta per questa stagione.

Al terzo posto arriva Charles Leclerc, seconda gara di stagione e ancora una volta un pilota Ferrari ad occupare il terzo gradino del podio. Gara solida, animata da un sorpasso mozzafiato su Lewis Hamilton, suo futuro compagno di scuderia. Ma la magia del monegasco si compie alla fine, quando a pochi passi dal traguardo accende un super fuxia, segnando il miglior tempo in pista: 1:31:632.

Le bollicine esplodono sul podio, mentre la Scuderia di Maranello raccolta sotto di esso sorride con occhi brillanti, consapevole di aver portato a casa un ottimo risultato dovuto ad un brillante lavoro di squadra

Si conclude così la seconda gara di stagione, adesso è tempo di riposo e preparazione in vista della prossima tappa: l’Australia.

E voi lettori cosa pensate di questa gara in Arabia Saudita? Vi ha entusiasmato? Cosa vi aspettavate di vedere?

Rosarita Linsalata

Classe 2001, Studentessa di Psicologia iscritta all' Università degli Studi di Bari. Tra le mie passioni ci sono l'arte, la lettura, la moda e la musica, ma la mia passione più grande è legata al mondo dei motori. Sono affascinata da tutto ciò che riguarda le emozioni, la determinazione e la passione che si nasconde dietro questo mondo. Scrivo articoli per Multiformula riguardanti il mondo della Formula Uno.

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