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F2: tutto ciò che è successo in Arabia Saudita

Il paddock di F2 vola in Arabia Saudita per il secondo fine settimana della stagione 2024, in un weekend anticipato di un giorno in rispetto del Ramadan. Durante le qualifiche, è Oliver Bearman a conquistare la pole, ma uno scossone improvviso cambia ogni cosa: Sainz è ai box per appendicite e la Ferrari convoca il giovane inglese. Addio alla pole position, che palla nella mani di Kush Maini. La Sprint Race del venerdì viene vinta da Dennis Hauger.

F2 Arabia Saudita – Sprint Race

E’ Paul Aron a partire dalla prima casella allo spegnimento dei semafori della Sprint Race. Il via non è semplice per Zak O’Sullivan e Franco Colapinto, che rimangono fermi nelle proprie caselle, prima di riuscire a partire. Un avvio di gara complicato anche per Andrea Kimi Antonelli, che prima stalla in partenza, poi perde una bandella dell’ala anteriore. Il primo DNF della corsa arriva dopo poche curve, con Victor Martins che parcheggia la propria monoposto. E’ già tempo di Safety Car, che rimane in pista per alcune tornate, prima di lasciar proseguire la gara. Alla ripartenza, Richard Verschoor trova il sorpasso su Aron, conquistando la prima posizione, mentre alle loro spalle Dennis Hauger e Isack Hadjar lottano per il terzo gradino del podio.

Al decimo giro ricompare la bandiera gialla e la Safety Car torna in pista: testa coda per Amaury Coordel, che non riesce a ripartire. Si annullano i distacchi, poi si riparte. Juan Manuel Correa danneggia la propria vettura e si ferma ai box, per lui la gara finisce al giro 17. A poche tornate dalla fine, ecco che Hauger passa Aron, guadagnando la seconda piazza. All’ultimo giro, infine, Hadjar si ritira per problemi tecnici, mentre Verschoor taglia il traguardo per primo. Il pilota olandese però viene squalificato, perché il pedale dell’acceleratore non risulta a norma. Ecco quindi che la classifica cambia: Hauger vince, Aron è secondo e Enzo Fittipaldi completa il podio.

F2 Arabia Saudita – Feature Race

Con l’impegno di Oliver Bearman in Formula 1, la pole position passa a Kush Maini. Il pilota dell’Invicta si mantiene in testa, portandosi dietro Jack Crawford ed Enzo Fittipaldi. Buona partenza di Kimi Antonelli, che sale in quarta posizione. La Safety Car compare al primo giro, dopo un contatto che pone fine alla gara di Roman Stanek e Pepe Martì. Ritiro invece per Gabriel Bortoleto, che ha problemi con la gomma posteriore destra. Qualche tornata più tardi, durante il valzer dei pit stop, Colapinto tocca il muro e perde la macchina, facendo sventolare la bandiera gialla. E’ nuovamente Safety Car. La gara riparte, ma poco dopo Hadjar si apre in radio: stessi problemi alla vettura della Sprint Race, è ritiro. Juan Manuel Correa rimane fuori il più possibile, mantenendosi in testa fino agli ultimi giri. A sole sei tornate dalla bandiera a scacchi, Coordel supera il pilota Dams, ma poi Fittipaldi li infila entrambi in un solo sorpasso. Al ventiquattresimo giro, O’Sullivan si gira e abbandona la gara, con il debutto della Virtual Safety Car. A due giri dalla fine, Correa si ferma ai box per il cambio gomme. Fittipaldi rimane in testa, seguito da Maini e Cordeel. Sulla linea del traguardo, Hauger, Coordel e Crawford arrivano in contemporanea, con il norvegese che la spunta e completa il podio.

Olivia Carbone

Appassionata di sport, ha iniziato a scrivere per Mult1formula a novembre del 2020. Le piace il cinema e la geopolitica, ma è anche amante della letteratura.

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