Il peso di un pilota di Formula 1, si sa, può variare incredibilmente con lo svolgimento di un Gran Premio. Se la gara in questione viene disputata in condizioni climatiche critiche, in paesi come il Qatar o Singapore, questa perdita di peso può però diventare davvero consistente e pericolosa.
Peso e perdita di liquidi perennemente controllata
Prima e dopo lo svolgimento di una qualsiasi gara ai piloti viene chiesto di pesarsi. Sia che competano in Formula 1, sia che siano impegnati in un weekend di Formula 4 Spagnola. Questo perché in normali condizioni meteorologiche in media una persona può perdere circa 2kg, date le alte temperature che un abitacolo può raggiungere. Sono soprattutto liquidi che vengono persi tramite l’elevata sudorazione. I piloti vengono quindi pesati per controllare che la dispersione non sia eccessiva da compromettere la loro salute ma anche per assicurarsi che il loro peso (comprensivo di tuta e casco) non sia inferiore a quello consentito. Un pilota deve infatti sempre pesare non meno di 80kg. Se non rispetta questa regola la sua vettura va appesantita, altrimenti potrebbe andare incontro a sanzioni dati i controlli molto stringenti.
La gestione a Singapore e le controversie in Qatar
In circuiti che richiedono uno sforzo fisico molto elevato come quello di Marina Bay a Singapore o quello di Losail in Qatar i liquidi persi tramite la sudorazione possono arrivare anche a superare i 3kg. La vicinanza a deserti o all’equatore rende i due circuiti estremamente condizionati dall’umidità e temperatura. A Singapore è stato anche effettuato un cambio di layout per ridurre il numero di curve e con esse un po’ di sforzo fisico, rimanendo comunque uno dei GP più impegnativi della stagione. A detta di molti piloti un Gran Premio in Qatar svolto nel mese sbagliato può essere però molto più provante. Solo l’anno scorso oltre ad estrema disidratazione si sono verificati problemi di stomaco, perdita di coscienza ed esposizione ad altissime temperature negli abitacoli.