di Luca Benedettucci F1 Lawson Austin
Non poteva chiedere di meglio Liam Lawson per celebrare il suo ritorno in F1, dopo la sostituzione di Daniel Ricciardo in VCARB, questa volta da pilota titolare e non solo per una sostituzione temporanea. Ad Austin, il neozelandese ha fatto addirittura meglio del previsto, arrivando nono dopo una rimonta clamorosa.
Il weekend
Il weekend per lui parte discretamente con un buon tredicesimo posto nelle fp1, contro il decimo del compagno Yuki Tsunoda. Giapponese che batte ancora Lawson nella qualifica sprint; nono Tsunoda e quindicesimo il numero 30, che si vede cancellare il tempo nella sq2 per track limits. Tsunoda davanti ancora nella sprint, dove arriva undicesimo, mentre Lawson sedicesimo, togliendosi la soddisfazione di battagliare, battere, (e poi litigare) con Fernando Alonso.
Nelle qualifiche, in Q1, il nativo di Hastings si piazza in terza posizione, ma in Q2 non segnerà il tempo, a causa delle 60 posizioni di penalità per le sostituzioni di vari componenti della monoposto, limitandosi a dare un’importante scia al compagno di scuderia.
In gara parte subito bene, con gomma dura, dalla diciannovesima casella (guadagnando una posizione per la penalità a Russell, costretto a partire dalla pit lane). In tutta la gara si dimostra nettamente più veloce e pulito del suo compagno di squadra, che non apprezza proprio la cosa, chiedendo anche spiegazioni in radio.
Taglia il traguardo in nona posizione, eguagliando il suo miglior risultato a Singapore 2023.
La lotta per il secondo sedile in Red Bull F1 Lawson Austin
Dopo l’ottima prestazione texana, il nome di Lawson si fa sempre più prepotente per la sostituzione di Sergio Perez in Red Bull nel 2025. Il neozelandese è, infatti, il maggior indiziato al sedile della scuderia austriaca e, salvo sorprese, il numero 30 il prossimo anno, quel posto sarà suo, a discapito, oltre che di Perez, anche di Tsunoda, autore di un’ottima stagione fin’ora, ma mai preso seriamente in considerazione per il posto a Milton Keynes.