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F1 75 Live: pro e contro di un evento che incarna Liberty Media

di Anna Botton

L’evento F1 75 Live, in programma il 18 febbraio 2025 alla O2 Arena di Londra, rappresenta una celebrazione unica per il 75° anniversario della Formula 1. Per la prima volta, tutte le dieci scuderie sveleranno contemporaneamente le livree delle loro monoposto, in una serata che promette intrattenimento di alto livello – curato da esperti del settore come Brian Burke e Stufish Entertainment Architects – con interviste ai piloti, ai team principal e ospiti d’eccezione.

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L’evento incarna la strategia di Liberty Media per fondere sport e intrattenimento, avvicinando la Formula 1 al grande pubblico al punto che i biglietti, disponibili dal 15 novembre con prezzi tra 58 e 113 sterline, sono andati sold out in tempo breve, non senza polemiche che di fatto aprono un ampio dibattito sulla portata e gli obiettivi dello show.

Evento tra ambizioni e criticità

L’evento F1 75 Live incarna un’idea ambiziosa e rivoluzionaria per la Formula 1, celebrando i 75 anni del campionato con uno spettacolo globale. Tuttavia, il rapido sold-out dei biglietti e il caos delle rivendite illegali evidenziano importanti contraddizioni. Da un lato, l’evento punta ad avvicinare i fan, rendendo la Formula 1 un fenomeno sempre più accessibile e coinvolgente; dall’altro, problemi tecnici, speculazioni sui biglietti e l’assenza di monoposto definitive mostrano i limiti di una spettacolarizzazione che rischia di alienare i fan più puristi.

opening ceremony gp las vegas f1 2023

Progettato per attrarre nuovi segmenti di pubblico, grazie a un mix di spettacolo e intrattenimento, l’evento rafforza l’immagine della Formula 1 come sport globale e innovativo. Tuttavia, la commercializzazione esasperata pone interrogativi sull’equilibrio tra spettacolo e autenticità. La speculazione sui biglietti ha inoltre penalizzato i veri appassionati, sollevando dubbi sull’efficacia delle piattaforme di vendita ufficiali e sulla protezione dell’esperienza per il pubblico.

Anche per i fan, l’impatto è ambivalente. Mentre molti apprezzano la possibilità di avvicinarsi ai piloti e vivere esperienze uniche, altri ritengono che l’eccessiva spettacolarizzazione rischi di snaturare lo sport, allontanandolo dalle sue radici.

Vediamo nel dettaglio quali sono i pro e contro di un evento così contraddittorio.

Pro

  1. Coinvolgimento su scala globale:
    L’evento offre l’opportunità di partecipare sia in presenza che in streaming, abbattendo le barriere geografiche, in linea con la decisione di far ruotare circuiti. Questo approccio rende la Formula 1 accessibile a una platea di fan più ampia e diversificata, rafforzando il legame emotivo con il pubblico globale. La visibilità su scala internazionale non solo consolida la fanbase esistente, ma apre le porte a nuovi appassionati, alimentando l’interesse e la fidelizzazione verso il campionato. Ovviamente, la partecipazione dal vivo aumenta l’esclusività dell’evento.
  2. Spettacolo e innovazione:
    Grazie alla collaborazione con esperti di intrattenimento, l’evento punta a lasciare un’impronta memorabile. La fusione tra tecnologia avanzata, scenografie spettacolari e performance live garantisce un’esperienza unica, capace di emozionare sia i tifosi accaniti che un pubblico meno esperto. Questa attenzione ai dettagli visivi ed emozionali eleva l’evento a un livello celebrativo che va oltre la semplice presentazione sportiva.
  3. Valorizzazione del brand Formula 1:
    Integrando sport e intrattenimento, F1 75 Live rafforza il marchio come sinonimo di innovazione e spettacolarità. Oltre a celebrare i suoi 75 anni di storia, l’evento rappresenta una strategia di marketing per posizionare la Formula 1 come leader nel panorama dello sport e dell’intrattenimento. Sponsor, media e pubblico trovano una piattaforma unica che unisce emozione, tecnologia e tradizione, consolidando il campionato come uno degli sport più seguiti e influenti al mondo.

Contro

  1. Eccessiva commercializzazione e distacco dallo sport:
    L’integrazione di spettacolo e intrattenimento rischia di oscurare la vera natura sportiva dell’evento. Puntare maggiormente sullo show piuttosto che sulla tecnica e la competizione può alienare i puristi della Formula 1, che desiderano un’attenzione più marcata su auto, piloti e dinamiche sportive tradizionali. L’assenza delle monoposto definitive, sostituite da modelli promozionali, enfatizza questa percezione, trasformando l’evento in una celebrazione spettacolare più che in un momento di approfondimento tecnico.
  2. Problemi nella vendita dei biglietti:
    La distribuzione dei biglietti ha suscitato polemiche per difficoltà tecniche e tempi ridotti di esaurimento. Molti fan sono rimasti senza possibilità di acquisto nonostante lunghe attese online, mentre il mercato secondario ha proliferato con rivendite a prezzi esorbitanti. Questo sistema penalizza i veri appassionati, amplificando le disuguaglianze e sollevando dubbi sulla gestione delle vendite e sulla prevenzione della speculazione.

Nonostante il potenziale di attrarre nuovi fan e di ampliare il pubblico, l’evento evidenzia le difficoltà di coniugare innovazione e accessibilità. La spettacolarizzazione, pur efficace per il marketing, rischia di compromettere la percezione dell’autenticità dello sport, scontentando tanto i puristi quanto gli appassionati che cercano esperienze più autentiche e meno orientate al profitto.

La voce degli atleti: il caso Verstappen

Max Verstappen non ha nascosto, come suo solito, la sua riluttanza verso gli eventi di celebrazione spettacolare organizzati dalla Formula 1. Durante una live streaming con il Team RedLine, Verstappen ha scherzato dicendo: “Spero di essere malato quella settimana”.

La posizione dell’olandese offre uno spunto di riflessione su una dinamica cruciale nello sport moderno: il rapporto tra gli eventi collaterali, fondamentali per il marketing e il coinvolgimento del pubblico, e l’effettiva percezione di questi da parte degli atleti e dei fan. Da un lato, iniziative come presentazioni spettacolarizzate, show live e promozioni globali sono indispensabili per garantire la crescita commerciale della Formula 1 e mantenerla competitiva nel panorama dell’intrattenimento sportivo. Attraverso questi eventi, lo sport raggiunge un pubblico sempre più ampio, coinvolgendo sia appassionati che spettatori occasionali.

Dall’altro lato, alcuni atleti come Verstappen sembrano percepire tali attività come distrazioni rispetto all’essenza dello sport: la competizione pura. Per i protagonisti, l’enfasi sugli eventi mediatici può risultare eccessiva, spostando il focus dai valori tradizionali dello sport alla spettacolarizzazione. Questo crea un contrasto tra le esigenze di mercato e la prospettiva di chi vive lo sport dall’interno.

L’autenticità non va persa

L’evento F1 75 Live non è solo una celebrazione della storia della Formula 1, ma una chiara strategia per proiettare il campionato verso il futuro, puntando sull’intrattenimento per ampliare il suo pubblico globale. Sebbene offra significative opportunità di marketing e visibilità, solleva dubbi sull’equilibrio tra lo sport puro e l’aspetto spettacolare, nonché sull’accessibilità per i tifosi.

Il vero equilibrio deve essere trovato nel bilanciare la necessità di promuovere lo sport senza sacrificare la sua autenticità. La Formula 1, con il suo approccio sempre più orientato all’intrattenimento, è un esempio emblematico di come questa sfida sia al centro delle strategie sportive contemporanee.

F1 75 Live non è per tifosi e appassionati, ma per sponsors, influencers, opinione pubblica. Non è perciò sbagliato dire che è un evento che incarna i valori di Liberty Media. Insieme ai protagonisti del Circus devono chiedersi: quale voglio sia il futuro della Formula 1? Da qui parte la strategia e chi ci perderà: se noi appassionati o loro.

Per come stanno andando le cose, non è da escludere la seconda opzione.

Questa Formula 1 non è “For the fans”, come tanto acclamato.

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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