di Alessandra Marcotullio Il motorsport nel cinema
Negli anni abbiamo visto il motorsport sul grande e piccolo schermo tantissime volte. Dalle rappresentazioni per i giovani appassionati ai film più evocativi e carichi di storia per i più affezionati. Film (e serie) che non attraggono solo chi ha già la passione per i motori nel sangue ma che attira anche tanti rookies e curiosi. Quindi potrebbe essere (o è stato) il cinema un modo per far conoscere gli sport su quattro ruote? Vediamolo insieme attraverso una carrellata di esempi.
Il motorsport nel cinema
DRIVE TO SURVIVE, la mossa vincente di Netflix
Ormai nota e longeva (è stata rilasciata la settima stagione) la serie di casa Netflix “Drive to survive”. Ogni stagione di Formula1 viene raccontata attraverso episodi che solitamente si concentrano sulle storie ed eventi più interessanti che riguardano la carriera dei piloti. Una narrazione a tratti romanzata, riesce a rendere piccoli scambi di battute tra team principal e piloti storiche e ben note. Penso che tutti gli appassionati avranno sentito almeno una volta il litigio tra Toto Wolff e Christian Horner riportato in uno degli episodi. Un modo nuovo e non molto impegnativo di raccontare la Formula1 e i trascorsi tra le personalità più importanti del paddock.
Molti fan affermano di essersi avvicinati alla F1 proprio grazie alla serie che regala anche piccole perle personali e scorci sulla vita privata dei piloti. Non è difficile notare i cameraman nei garage durante i weekend di gara o nei motor home, a caccia di una storia rilevante da catturare. Una serie che segue di pari passo il campionato, con i produttori che si cibano di piccole liti, messe sotto una lente d’ingrandimento invitante per gli spettatori.
F1: The Movie
Film che ha portato grande scompiglio nel paddock a causa delle riprese effettuate nei weekend di gare per rendere tutto davvero credibile. Ovviamente è inutile negare che il risultato sia stato magnifico. F1 The Movie (2025) è sbarcato nei cinema ad inizio estate, incassando un totale di 627,924,767 dollari in tutto il mondo.
Grande incasso sicuramente spinto anche dalla presenza nel cast di Brad Pitt nei panni di Sonny Hayes, pilota ritirato negli anni 90. Si ritrova a dover sollevare un team di F1 alla deriva, affiancato da un giovane compagno di squadra che gli darà del filo da torcere. Prodotto in collaborazione con Lewis Hamilton e Stefano Domenicali, porta sul grande schermo tutti i piloti in griglia nel 2024. Una Formula1 un po’ rivisitata e resa più drammatica quella che ci mostra questo film, sicuramente alcune dinamiche non avrebbero minimamente spazio nel mondo reale. Ricco di colpi di scena e azione, vale la pena vederlo. Occhio a non arrivare in sala con aspettative super serie sui regolamenti di gara e sulle strategie convenzionali.
Rush Il motorsport nel cinema
Rush (2013), diretto da Ron Howard, è uno dei film più rappresentativi dedicati al mondo della Formula 1. Ambientato negli anni ’70, racconta la leggendaria rivalità tra due piloti molto diversi: l’inglese James Hunt, carismatico e impulsivo, e l’austriaco Niki Lauda, metodico e perfezionista. La pellicola non si limita a mostrare le gare in pista, ma esplora anche le personalità dei protagonisti, i loro contrasti e la loro reciproca ammirazione.
Il cuore del film è la stagione 1976, quando Lauda subì il drammatico incidente al Nürburgring che lo segnò fisicamente, ma non gli impedì di tornare a correre dopo poche settimane. L’interpretazione intensa di Daniel Brühl nei panni di Lauda e quella di Chris Hemsworth in quelli di Hunt rendono il racconto avvincente e umano.
Oltre all’adrenalina delle corse, Rush offre un ritratto realistico dei sacrifici, dei rischi e della passione che caratterizzano il motorsport. La regia di Howard e la fotografia curata creano un’atmosfera coinvolgente, restituendo al pubblico il fascino e la pericolosità della Formula 1 di quegli anni. È un film che appassiona non solo gli amanti delle corse, ma anche chi cerca una storia di rivalità, coraggio e determinazione.
Senna Il motorsport nel cinema
Senna (2010), diretto da Asif Kapadia, è un documentario straordinario che racconta la vita e la carriera del pilota brasiliano Ayrton Senna, una delle leggende assolute della Formula 1. Realizzato interamente con filmati d’archivio e senza ricorrere a ricostruzioni o interviste “a posteriori”, il film trasmette un senso di autenticità e immediatezza che avvicina lo spettatore al mito di Senna.
La narrazione segue il suo percorso dagli esordi in Europa fino ai tre titoli mondiali con la McLaren, mettendo in luce sia il talento straordinario in pista che la sua profonda spiritualità fuori dai circuiti. Ampio spazio è dedicato anche alla rivalità con Alain Prost, simbolo di due modi opposti di vivere le corse. Il climax del documentario è rappresentato dalla tragica stagione 1994 e dal weekend di Imola, che culminò con l’incidente mortale del 1º maggio. Nonostante l’esito noto, la regia riesce a mantenere alta la tensione emotiva, trasformando la visione in un’esperienza intensa e commovente.
Senna non è solo un film sul motorsport, ma un ritratto umano di un campione capace di ispirare milioni di persone. È considerato una delle opere più emozionanti mai dedicate a uno sportivo, capace di trasmettere la grandezza e la fragilità di un uomo che ha segnato per sempre la Formula 1.
Le Mans ’66, la grande sfida
Le Mans ‘66 – La grande sfida (Ford v Ferrari, 2019), diretto da James Mangold, è un film che porta sul grande schermo una delle battaglie più epiche della storia del motorsport. Ambientato negli anni ’60, racconta la sfida tra la Ford e la Ferrari per la conquista della leggendaria 24 Ore di Le Mans del 1966. Al centro della narrazione ci sono due figure straordinarie: Carroll Shelby, ex pilota e geniale progettista interpretato da Matt Damon, e Ken Miles, pilota britannico talentuoso e ribelle portato in scena da Christian Bale. Il loro rapporto, fatto di amicizia, conflitti e rispetto reciproco, diventa la chiave emotiva della storia.
Il film mostra non solo l’adrenalina delle gare e la bellezza delle auto, ma anche i sacrifici personali, le pressioni aziendali e il lato umano nascosto dietro la gloria delle competizioni. Le sequenze di corsa sono spettacolari e coinvolgenti, restituendo al pubblico la tensione e la fatica di una gara di 24 ore. Le Mans ‘66 non è solo un film sportivo, ma una storia di coraggio, determinazione e passione, capace di appassionare anche chi non conosce il mondo delle corse. È un omaggio all’ingegno e allo spirito competitivo che hanno reso grande la storia dell’automobilismo.
Cars e doppiaggio nei film per bambini
Il motorsport non è solo velocità, tecnica e rivalità, ma anche un mondo capace di affascinare i più piccoli. L’esempio più celebre è sicuramente la saga di Cars prodotta dalla Pixar, che dal 2006 ha portato le corse automobilistiche nei cinema di tutto il mondo attraverso personaggi colorati e avventure adatte a tutta la famiglia. In questi film, nonostante il tono leggero e fiabesco, emergono valori importanti come l’amicizia, la lealtà e il rispetto per gli avversari.
Un aspetto curioso della serie è l’inclusione di veri protagonisti della Formula 1 nel doppiaggio: Sebastian Vettel e Fernando Alonso hanno prestato la voce nelle versioni tedesca e spagnola, Lewis Hamilton in quella inglese e perfino Michael Schumacher, che nel primo film doppia una Ferrari speciale. Anche nella versione italiana la tradizione è stata rispettata, con cameo e adattamenti pensati per avvicinare il pubblico giovane alle corse.
Questa contaminazione tra motorsport reale e cinema d’animazione continua ancora oggi. È notizia recente che Carlo Vanzini, presterà la voce a un nuovo film per bambini dedicato alle corse, portando la sua esperienza e il suo entusiasmo anche in un contesto pensato per i più piccoli. Il risultato è che il motorsport riesce a entrare nell’immaginario infantile non solo attraverso il rombo dei motori, ma anche grazie a storie che insegnano passione, coraggio e gioco di squadra.