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‘F1’ non è davvero un film sulla Formula 1

F1 – Il film‘, produzione Apple Originals, è sbarcato nelle sale italiane. La pellicola diretta e co-prodotta da Joseph Kosinski, e che ha visto la partecipazione del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, non è definibile un film sulla Formula 1.

La trama

Brad Pitt veste i panni dello statunitense Sonny Hayes, un tempo astro nascente della Formula 1 e omesso dal campionato dopo un pesante incidente. Hayes sparisce dai radar per trent’anni, per poi tornare a competere nella Dakar e nel mondo endurance. Nelle prime scene del film, l’americano incontra Ruben Cervantes, un tempo suo compagno di squadra in F1 e ora proprietario del team APXGP. Ruben chiede a Sonny di unirsi alla squadra, nel tentativo di salvarla dal fallimento. L’APXGP è ultima in classifica e il board ha una richiesta più che irrealistica: serve vincere un Gran Premio prima della fine della stagione, o Cervantes dovrà cedere la proprietà.

Un campionato senza un regolamento

Il principale problema del film ‘F1’ è la totale assenza di un regolamento sportivo. Sonny Hayes, alla sua seconda gara con la squadra, decide di provocare tre Safety Car per aiutare il compagno di squadra Joshua Pearce, a caccia dei primi punti per l’APXGP. Nessuno lo metterà sotto investigazione.

Le strategie dei Gran Premi sono tra i momenti più utopici della pellicola. Hayes, nonostante il suo proclamato talento, non ha alcun interesse a vincere o a dimostrarsi il migliore, ma si sacrifica continuamente per il team e per il suo giovane compagno di squadra. Anche al termine del film, quando – ovviamente – Hayes riesce a vincere l’ultimo Gran Premio della stagione, il protagonista festeggia all’idea di aver salvato la squadra.

L’aspetto più irrealistico di tutta la pellicola riguarda gli aggiornamenti della vettura. La direttrice tecnica, Kate Mckenna, decide di rendere la macchina ‘più veloce’ solo dopo aver parlato con Hayes. Così, dopo più di mezza stagione spesa nelle retrovie, l’APXGP si presenta al Gran Premio d’Olanda con un nuovo fondo in grado di cambiare drasticamente le prestazioni. Inizia dunque una serie di gare in cui Hayes termina sempre in zona punti.

La FIA controllerà il fondo nuovo, ma solo dopo aver ricevuto una soffiata anonima da qualcuno facente parte del team. Nonostante la preoccupazione generale dell’APXGP, la Federazione non troverà nessun elemento irregolare.

Un prodotto superficiale

La trama inserisce diversi elementi che non verranno mai approfonditi. Il grande incidente che ha sconvolto la vita di Sonny Hayes viene citato numerose volte, con il pilota che ha degli incubi ricorrenti su quanto avvenuto. Nel corso del film, però, Hayes non rielabora il trauma e allo stesso tempo, quanto avvenuto viene spiegato allo spettatore solo a grandi linee.

Ci sono poi una serie di aspetti che non vengono mai spiegati allo spettatore nel corso del film. Per quale motivo il team non ha pensato di rendere la macchina ‘più veloce’ prima dell’arrivo di Sonny Hayes? Come fa l’APXGP, sull’orlo del fallimento, a riparare le vetture dopo i numerosi e pesanti incidenti che si vedono per tutta la durata del film?

Infine, era evitabile la storia d’amore che nasce tra Sonny Hayes e Kate McKenna. La presenza di una donna nel ruolo chiave della direzione tecnica viene appannata dall’assenza di un rapporto professionale. Kate, inizialmente dipinta come una figura fondamentale per la squadra, viene poi ridotta ad amante del pilota nel corso del film.

Non è tutto da buttare

Il film sulla F1 non è un prodotto creato per gli appassionati di motorsport, ma ha l’obiettivo di fidelizzare un nuovo pubblico, probabilmente statunitense. Nonostante le diverse incongruenze, la pellicola vanta una fotografia e una colonna sonora di ottimo livello. Hans Zimmer, che in passato aveva curato la colonna sonora di ‘Rush’, ha supervisionato la creazione di tutte le canzoni presenti nel film.

Apple si è poi superata nelle riprese delle vetture. Sulle macchine dell’APXGP, prototipi di Formula 2 e Formula 3 adattati con l’aiuto di Mercedes AMG, sono state montate ben cinquanta telecamere. Il film ha inoltre visto il debutto della 6K in miniatura, una telecamera mai usata prima nel mondo cinematografico.

Olivia Carbone

Appassionata di sport, ha iniziato a scrivere per Mult1formula a novembre del 2020. Le piace il cinema e la geopolitica, ma è anche amante della letteratura.

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