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Guida alla Formula 1 per ignoranti

Non sai nulla di Formula 1? Ci pensa Multiformula!

Di Chiara Vulduraro e Isabella Tomassi

Quante volte avete sentito dire che la Formula 1 non è uno sport? Quante volte l’avete pensato anche voi? Troppe regole, strategie, pezzi con nomi sconosciuti e il baccano dei motori. Forse allora il problema è che non tutti riescono a comprendere la difficoltà di questa competizione.

Se anche tu sei un ignorante della Formula 1, ma ti piacerebbe riuscire a seguirla (perché magari hai preso in simpatia un pilota, ti piacciono i colori di una monoposto, ti va di farti prendere dall’ansia perché venti persone stanno rischiando la vita davanti ai tuoi occhi) allora questa è la guida che fa per te!

Come funziona formula 1 ignoranti
from: ig @f1

Ci sono delle macchine

Prima di tutto bisogna sapere che ci sono dieci squadre, dette anche scuderie, con due macchine ognuna. Ogni macchina è guidata da un pilota. Ognuna di esse per essere tale ha almeno quattro ruote, un motore e un volante (parola di Kimi Räikkönen). Per essere in competizione, tutte le componenti delle macchine, dette anche monoposto perché hanno un solo sedile e un solo pilota, devono seguire le norme di un regolamento.

Tali monoposto sono molto belle, colorate e piene di adesivi. Gli adesivi indicano il numero della macchina in gara, il nome del team e i vari sponsor. Gli sponsor sono delle aziende che decidono di pubblicizzarsi attraverso la visibilità delle monoposto di Formula 1. In cambio danno alle scuderie una discreta somma di denaro. I soldi servono molto in questo sport, perché la tecnologia è molto costosa ed i pezzi vanno sostituiti molto frequentemente. Senza soldi i team chiudono bottega.

Come si vince?

In ogni Campionato si disputano circa una ventina di gare (nel 2021 saranno 23). L’obiettivo di ogni gara è sempre quello di tagliare il traguardo per primi, davanti a tutte le altre macchine, dopo aver completato alcuni giri (in media attorno ai 50).
L’importante è accumulare nel corso delle gare più punti possibili. Chi fa più punti vince il mondiale.

traguardo arrivo ferrari monza
from: motosport

In palio ci sono due titoli: titolo piloti e titolo costruttori. Il mondiale piloti è vinto dal singolo pilota che fa più punti; quello costruttori è vinto dalla scuderia che fa più punti con la somma delle proprie due macchine.
I punti assegnati ai singoli piloti in base alla posizione in ogni gara sono:

  • Primo arrivato: 25 punti
  • Secondo arrivato: 18 punti
  • Terzo arrivato: 15 punti
  • Quarto arrivato: 12 punti
  • Quinto arrivato: 10 punti
  • Sesto arrivato: 8 punti
  • Settimo arrivato: 6 punti
  • Ottavo arrivato: 4 punti
  • Nono arrivato: 2 punti
  • Decimo arrivato: 1 punto

Chi arriva dopo il decimo non fa nessun punto. Chi completa il giro più veloce di tutta la gara riceve un punto bonus, a meno che non sia comunque arrivato dopo il decimo, perché evidentemente la vita non lo sta odiando abbastanza.

Cosa si fa?

Ogni weekend di gara è diviso in più sessioni. Innanzitutto ci sono tre sessioni di Prove Libere, due delle quali si tengono di venerdì (tranne che a Monaco, lì si fanno il giovedì perché è considerato un evento più glamour degli altri) e la terza nella mattinata del sabato. Lo scopo di queste prove è capire se ci sono problemi con la macchina, conoscere meglio la pista, provare alcune migliorie dette “aggiornamenti”. Quindi, di base, sono una noia mortale e non le guarda nessuno, però seguendo Multiformula sui nostri canali social (Twitter e Instagram), potrete comunque rimanere aggiornati a riguardo. Potreste farlo pure sui canali delle singole scuderie, ma seguire noi è più comodo perché troverete direttamente tutto insieme.

Il sabato si tengono le tre sessioni di Qualifica per decidere in quale ordine i piloti partiranno la domenica in gara. Quello che fa il giro della pista nel tempo minore, partirà dalla prima posizione, detta anche Pole Position. Gli altri si escludono a vicenda dalle prime due sessioni. Se vai troppo piano è inutile che continui a girare per prendere la Pole Position: ti tieni l’ultimo posto e basta.

Pole position bottas premio
from: ig @valtteribottas

Via!

La parte più sacrosanta nella vita di un appassionato di motori è la Gara della domenica. Rigorosamente di domenica. Si parte con la griglia decisa nelle qualifiche e, si sa, i primi giri sono sempre belli caotici. Se non è successo nulla di eclatante, si continua a sperare in sorpassi ed altre magiche sorprese.

Quando, specie all’inizio, ma può avvenire sempre, c’è un contatto, viene fatta entrare in pista la Safety Car, che rallenta la velocità delle monoposto. Se l’incidente è lieve e vanno solamente rimossi i detriti dalla pista, allora è sventolata la bandiera gialla. Se invece l’incidente è più grave, è sventolata la bandiera rossa e le monoposto sono tenute a rientrare ai box, perché la gara è stata sospesa.

Spesso, a seguito di un incidente, una commissione facente parte della FIA (Federatione Internationale de l’Automobile) si occupa di indagare su chi lo abbia causato e di decidere così il destino della sua gara: oltre ad alcune multe, nella maggior parte dei casi assegna una penalità in secondi, che è sommata al tempo in gara del pilota. Un po’ come quando a scuola facevi qualcosa di sbagliato, eri mandato dal preside e ti beccavi una sospensione. Le penalità sono decise in base ad un rigido regolamento, che fondamentalmente non piace a nessuno, ma che oggettivamene è necessario.

Le macchine corrono molto veloci (ricordiamoci che se vai piano, è molto probabile che tu perda in una gara di velocità), quindi le gomme si consumano in fretta. Ogni scuderia deve quindi abbinare alla propria gara una buona strategia, scegliendo le combinazioni giuste fra più mescole, che vanno dalla più dura alla più morbida. Ci sono anche mescole speciali in caso di pioggia, onde evitare che al posto di vedere la Formula 1, gli spettatori si ritrovino a una gara di sci (come è successo a Charles Leclerc nel 2019).

Come funziona formula 1 ignoranti
from: corriere dello sport

Vittoria e sbronza di felicità

Vince chi arriva primo. Al traguardo. Sì, lo stesso punto da cui si era partiti. Perché la Formula 1 in fondo è così: una cosa che inizi e che non finirà mai.

I primi tre arrivati salgono sul podio e ricevono un trofeo. Insieme a loro sale anche un membro del team che ha vinto la gara. Dopo aver ascoltato l’inno di provenienza del pilota e quello di provenienza della scuderia, i quattro bencapitati decidono di godersi una rilassantissima doccia di Champagne, o acqua di rose in alcuni Stati.

podio champagne vettel hamilton verstappen
from: RSI sport

Ci sarebbe molto altro da raccontare su questo splendido e infinito sport, pieno di sfaccettature in ogni livello, ma per il momento questo è tutto ciò che vi basta sapere. Per il resto potete continuare a vagare tra le pagine di Multiformula oppure accendere la televisione, aspettare lo spegnimento dei semafori e godervi lo spettacolo. E allora… buon inizio di Campionato!

Isabella Tomassi

Un pensiero su “Guida alla Formula 1 per ignoranti

  1. Carina,anche se in alcuni tratti più che per ignoranti, sembra per vegetali(inteso come insalata, abeti,ma anche ebeti,ecc),o volendo per Scolopendre giganti…
    Esattamente quelle”tipologie” di “tifosi” che non servono alla F1.
    Come vi avevo fatto notare su tweeter, non sono assolutamente in accordo con la pubblicazione di tali guide (non certo per causa vostra!).
    In F,e non solo 1, non c’è bisogno di quantità esorbitante di “tifosi”; bensì di TIFOSI!
    Nel MOTORSPORT in generale,così come nella sua tifoseria, serve il MANICO,non il numero.
    Questo è chiaramente,un mio,modestissimo e pressoché inutile parere. Parere che arriva da 45anni di ricordi e PASSIONE e da 36anni di meccanica per mestiere. Serve saperne ed essere intelligenti. STOP.

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