Tutto è pronto. L'adrenalina aumenta, il battito accelera. È il momento. Si accendono i motori. Un boato. Semafori rossi. 5, 4, 3, 2, 1...
Ogni gran premio si vive così: ansia, adrenalina, tifo. Ogni gara lascia un’emozione e sensazione differente… un po’ come il caffè, a seconda dei chicchi si ottengono sapori e aromi diversi, unici.
Ogni lunedì post gara ci lasceremo ricaricare dalle emozioni che essa ci ha lasciato… ricordandoci che ognuna è un chicco originale.
Un giorno questo dolore ti sarà utile
“Cos’ho fatto di male per meritarmi questo?”
Ce lo chiediamo anche noi, George… Proprio non riusciamo a capirlo.
Anche ieri l’incantesimo Russell si è spezzato. Ottima qualifica all’undicesimo posto, diventato poi decimo grazie alla penalità di Tsunoda: il sogno dei primi punti si fa vivo, più vicino. Una buona partenza che grazie alla bagarre di qualcuno lo porta addirittura in ottava posizione: il sogno potrebbe diventare realtà. Ci credeva lui, ci abbiamo creduto tutti.
Poi, come ogni fiaba, ecco l’ostacolo, il nemico: il pit stop. I secondi passano, sulla grafica vediamo Russell continuare a scalare, la sosta è interminabile. Esce nelle ultime posizioni: sogno infranto. E, ciliegina sulla torta, conseguente ritiro.
Ci sperava, era la sua occasione finalmente!
Fa male, vero George?
Fa male perchè non è dipeso da lui. Gli anni passano, ma lui è sempre lì a sperare, a soffrire. Fa male perchè il suo talento è inversamente proporzionale alle prestazioni della vettura (tranne in questo weekend che volava più del solito). Fa male perchè è George Russell, il suo nome è sulla bocca di tutti: potrebbe spiccare il volo in Mercedes, invece è ancora lì nelle sabbie mobili della Williams.
Sembra di essere tornati al gran premio del Sakhir dell’anno scorso: anche in quell’occasione si parlava di occasione sfumata per lui. Anche lì Russell aveva provato delusione, era nel buio. C’è una differenza rispetto a quest’anno: è cresciuto, sta maturando. È tutto questione di testa, e di cuore.
Il sostegno ricevuto non ha eguali: quando il talento è sotto gli occhi di tutti, lo si aiuta a non mollare, a trovare la forza di riemergere, di trovare la luce in fondo al tunnel.
Un giorno questo dolore ti sarà utile, George. Perchè quello che non uccide fortifica… E fidati, fai tesoro di questi momenti, di questa sofferenza: vivrai al massimo il futuro!
Il suo momento arriverà, e sarà più forte perchè il dolore l’avrà forgiato di una forza ulteriore.
“Il difficile è non lasciarsi abbattere dai momenti brutti. Devi considerarli un dono – un dono crudele, ma pur sempre un dono.”
CHICCO DI CAFFÈ
Varietà Racemosa = bassissimo contenuto di caffeina: 0,38%; ha un aroma che richiama diversi sapori tra cui la menta, la liquirizia, e il legno. Nonostante il suo sapore amaro, è inaspettatamente leggero.
Il prossimo appuntamento sarà ancora in Austria, questa volta pubblico al completo: i piloti si lasceranno schiacciare dalla Orange Army?
Intanto, se vi siete persi la prima gara in Austria, ecco il nostro report.
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Vi aspettiamo il lunedì alle 17 in webradio: ascoltate i nostri commenti sul gran premio!