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Kimi Räikkönen: ritiro tanto atteso, ma che fa male

Sono qui davanti a un foglio bianco.

Dovrei parlarvi di lui, dell’uomo di ghiaccio che ha segnato un’era della Formula 1. Di un pilota che ci ha tenuti incollati allo schermo, al sedile delle tribune, al prato.

Le parole però proprio non vogliono uscire. Perchè farlo significherebbe accettare la realtà del ritiro di Kimi Matias Räikkönen a fine stagione… Però bisogna farlo: era un ritiro atteso, ormai sapevamo che a breve sarebbe arrivato; è stato comunque una doccia fredda, un colpo dritto al cuore.

Non è facile, sapete?!

Kimi è stato la costante della mia Formula 1, come quella di molti di voi. I suoi occhi color ghiaccio, ma caldi come la sua anima, sono sempre stati la certezza nel paddock ricco di gente (a parte nel 2011).

Kimi Räikkönen ritiro meme
Fonte: @racefeeling

Un uomo di poche parole. Indimenticabili i suoi BWOAH!, i giochi che vuole sempre evitare, le dichiarazioni con frasi brevi, ma esaustive. Unico nel suo genere, Iceman lascia parlare gli occhi: basta osservarlo attentamente per capirlo.

E gli occhi sono la prima cosa che viene in mente pensando a lui. Freddi, così azzurri che ti trovi immerso in questo mare di adrenalina; spesso non si riesce a reggere il suo sguardo. Lì, però, si intravede il vero Räikkönen: la libertà, l’infinito amore e gratitudine nei confronti della vita, della velocità, delle persone che gli stanno accanto. Proprio per questo è un personaggio misterioso, intrigante; una di quelle persone a cui si vorrebbe togliere la corazza.

Tu,
oceano troppo grande per poterlo attraversare a nuoto.
Tu,
mare in burrasca. Non vi posso navigare.
Tu,
immensità del cielo.
Tu,
con quegli occhi azzurri in cui mi perdo.
Tu,
con quegli occhi azzurri in cui mi sento a casa.
Tu,
contraddizione vivente.
Tu,
ai miei occhi così speciale... ma sei semplicemente umano.

Tu,
ai miei occhi... Tu.

Questa poesia l’ho scritta quasi 6 anni fa. Monza 2015, incontro con i tifosi alla Villa Reale. Ore di attesa anche solo per incrociare il suo sguardo: in quel momento paralisi. Il suo corpo sembrava dicesse “non voglio essere qui”, ma gli occhi sorridevano davvero. Dei GRAZIE sinceri uscivano dalla sua bocca; una parola che vale oro.

Chi ha avuto la fortuna di incontrarlo almeno una volta nella vita riconosce il suo essere unico, raro, speciale.

In una Formula 1 che si evolve, che va così veloce, lui è stato il collante delle ultime ere di questo sport. L’unico pilota della storia della Formula 1 a vincere gare nelle ultime tre ere regolamentari in termini di motorizzazioni, e questo basta per mostrare la lunga carriera vincente di Kimi Räikkönen. Perchè il suo palmares è bugiardo: certo, quelli che si ricordano sono i numeri, ma lui è tra i primi 5 piloti per podi, avrebbe potuto vincere altri 2 titoli mondiali. E non è un caso se Michael Schumacher ha visto in lui il suo erede.

Un uomo freddo, come si evince dal suo soprannome “Iceman” datogli per la poca espressività. Può non piacere perchè sembra arrogante, egoista; chi lo conosce dice che è una primadonna… Come già detto, e se dovessi farlo lo ripeterei infinite volte, è un uomo che lascia parlare i fatti, che le risate, le battute, i lunghi discorsi li riserva solo per chi gli ispira fiducia, per i suoi amici (e nella Formula 1 sono davvero pochi), per la sua famiglia. Perciò, se avete visto dal vivo un Räikkönen sorridente (uno di quei sorrisi veri, non finti che si vedono lontano un chilometro) ritenetevi delle persone fortunate.

INIZIO DI UNA NUOVA ERA

Il 2022 sarà l’inizio di una nuova era. Non solo per le nuove vetture, ma anche perchè la Formula 1 non avrà più una delle sue leggende. Nessuno era pronto a questo momento, accettarlo è complicato.

Kimi Matias Räikkönen ha annunciato il ritiro a modo suo: poche parole (se pensiamo a quante ne dice di solito viene da considerarlo un poema), ma essenziali, giuste. Niente frivolezze, dritto al punto com’è solito fare.

Annuncio del ritiro

La stagione, però, non è ancora finita. Durante le prossime gare i nostri occhi saranno colmi di malinconia. Cercheremo di non pensare all’ultima gara, ma al tempo stesso saremo lì a fare il conto alla rovescia.

Ecco come si sentono i tifosi di Valentino Rossi, che con Kimi Räikkönen ha trovato nel ritiro un nuovo elemento comune!

Iniziamo a dirti GRAZIE, KIMI.

Uomo di ghiaccio dal cuore grande. Grazie per aver lasciato un segno indelebile nella storia della Formula 1, della Ferrari e delle altre scuderie in cui sei stato/sei (perchè non hai ancora finito, ricordiamolo), e di tutti noi. A modo tuo hai reso questo sport un po’ più speciale, adrenalinico.

Non hai mai guardato in faccia nessuno in pista. Tu e la vettura siete una cosa sola.

Forse anche tu vivrai diversamente queste gare. Ti sei tolto un peso, ti sentirai più leggero, ma allo stesso tempo proverai anche tu malinconia come chi ti osserva, come le persone per cui sei un “maestro”, un amico. La tua mente ripercorrerà la tua storia in Formula 1: senza rimpianti, facendo sempre ciò che credevi giusto per te.

Godiamoci il presente, godiamoci il Kimi Matias Räikkönen pilota di Formula 1, storia. Al futuro penseremo al momento opportuno, consapevoli che è giusto così.

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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