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Cara Formula 1, qualcuno ti ha ancora a cuore?

Tutto è pronto.
L'adrenalina aumenta, il battito accelera.
È il momento.
Si accendono i motori. Un boato.
Semafori rossi.
5, 4, 3, 2, 1...

Ogni gran premio si vive così: ansia, adrenalina, tifo. Ogni gara lascia un’emozione e sensazione differente… un po’ come il caffè, a seconda dei chicchi si ottengono sapori e aromi diversi, unici.

Ogni martedì post gara ci lasceremo ricaricare dalle emozioni che essa ci ha lasciato… ricordandoci che ognuna è un chicco originale.

SEBASTIAN VETTEL, LA VOCE DEL POPOLO

“La pioggia vince il gran premio del Belgio!”

Vanzini potrebbe dire questo in conclusione di ciò che è accaduto domenica pomeriggio a Spa (perchè dire che abbiamo visto una gara è fuori discussione).

Il tempo delle risate è finito. Abbiamo riso per non pensare all’altra faccia della medaglia: quella cruda che ti sbatte in faccia la realtà, quella che non vorremmo vedere per non dover rivalutare molte cose. Tutti focalizzati sui piloti che mangiavano, dormivano, giocavano per non dover ammettere che ciò che abbiamo visto è una totale schifezza. E anche il comportamento dei piloti in sè lascia a desiderare: egoistico, di chi è troppo giovane per non rendersi conto della gravità della cosa, di ci non si ferma neanche un secondo a pensare a come mettere fine a questa farsa… Facile parlare a giochi fatti, quando ormai le parole sono irrilevanti se non dette al vento. Sembra passata una vita da quando i piloti scioperavano, facevano la voce grossa: in qualche modo si facevano sentire, uniti.

Le battaglie si vincono insieme, così dice una nota espressione. Ora abbiamo solo la voce fuori dal coro che non si fa scrupoli, che lotta per una Formula 1 migliore. Sebastian Vettel è la persona tanto scomoda per la FIA, ma di cui la Formula 1 ha bisogno per non andare ancora di più in rovina.

Un uomo con i suoi principi, che sembri vivere in un’epoca passata, ma che in realtà è semplicemente coerente con i suoi principi. Un uomo che sembra così lontano dal mondo perchè non presente sui social, ma è l’unico che quando serve ci mette la faccia.

Il pilota tedesco è sempre stato sotto i riflettori, non ha mai avuto paura di dire le cose come stanno. Tutti gli portano rispetto, ma quando c’è da far fronte comune eccoli pronti a fare un passo indietro. Così è successo anche in questo weekend a Spa: nel momento in cui bisognava tirare fuori la voce, l’unico che ha fatto la voce grossa è stato proprio lui.

Non si è fatto scrupoli ad arrabbiarsi il sabato per sospensione delle qualifiche non arrivata che poi ha portato allo schianto di Norris (per fortuna senza conseguenze). Non si è fatto scrupoli ad accostarsi al pilota inglese per verificare che stesse bene, mossa che poteva costargli una penalità. Ha cercato il colloquio con Masi, suo grande “amico” considerando tutte le penalità che gli infligge. La domenica, ecco la ciliegina sulla torta: nuova bordata alla gestione di questo weekend da parte di Masi e commissari in questo team radio

Vettel: “Cosa c’è di diverso adesso? Niente! Credo che la differenza la facciano i soldi delle televisioni”.
Ingegnere: “Il direttore di gara sarà contento di sentire i tuoi commenti”.
Vettel: “Beh, io non posso pagarlo come i ragazzi delle televisioni”.

Hai detto bene ingegnere: non sarà stato molto contento Masi di sentire questo commento. Però è la verità, sbattuta in faccia a tutto il mondo mentre la FIA non vuole ammetterla aggirando le domande a proprio piacimento.

È un Sebastian Vettel che ha parlato per il popolo: per tutta la schiera di tifosi corsi al circuito a vedere quella che doveva essere una gara incredibile, ma che invece è diventato un incubo; per tutti coloro che davanti alla tv attendevano l’inevitabile annullamento della gara, non di certo quello scempio (a tal proposito onore a chi ha intrattenuto, non deve essere stato facile). Inoltre è stato la voce anche dei piloti, stufi di essere considerati stupidi, marionette.

E mentre noi ci sdegniamo e gridiamo a gran voce al fianco di Sebastian Vettel, qualcuno festeggia. Non solo Russell (e qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte perchè capisco che sia il tuo primo podio, ma l’hai conquistato in modo ridicolo, non vedo cosa ci sia da festeggiare considerando anche che rappresenti i piloti), anche la FIA.

Eh sì, amici miei. La FIA avrà anche fallito l’esame a Spa, ma gongola: alla fine loro i soldi li hanno portati a casa fregandosene altamente dei piloti mandati in pista come carne al macello in condizioni pessime e di chi hanno invocato a gran voce per molto tempo, di chi stanno cercando di avvicinare alla Formula 1… Bello spot per i tifosi.

E mentre la gente la prende sul ridere, io resto delusa. Questa non è Formula 1, è una pagliacciata. E mi dispiace, perchè nonostante ciò sono certa che questo weekend saremo tutti sul divano a guardare il gran premio d’Olanda con le tribune tutte arancioni.

Per questo mi chiedo: qualcuno ha ancora a cuore la Formula 1?

Dovessimo assistere ad un cambiamento, allora saremo certi che Sebastian Vettel in noi avrà trovato dei veri alleati.

CHICCO DI CAFFÈ
coffea mauritiana, gp Belgio Formula 1 Vettel
Fonte: alimentazione360.it

Varietà Mauritiana = gusto deciso e amaro, ma dal profumo estremamente inebriante + Una correzione, perchè la FIA non era proprio lucida

Bisogna lasciarsi subito alle spalle questo “non” GP del Belgio, il gran premio d’Olanda è alle porte! Chi non si distrarrà dai tifosi orange?

Intanto, se vi siete persi il pomeriggio di domenica a Spa, ecco il nostro report per riderci un po’ su.

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Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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