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Qatar GP | La zampata del leone Alonso

Cambiando convinzioni
ritorno alle abitudini
di ieri, di sempre, per sempre

Sembra ieri che ad Abu Dhabi si assisteva a quella che doveva essere l’ultima gara di Fernando Alonso in Formula 1. Era un periodo di declino, un dopo Ferrari in cui non è riuscito a trovare la forza e la possibilità di stare ai vertici, di lottare per qualcosa di più. Ha vissuto varie esperienze nel frattempo (Dakar, Indy, 24H…) tutte con lo spirito di un giovane che non ha nulla da perdere. Perchè alla fine lui davvero non aveva nulla da perdere… e ancora non ce l’ha. Doveva spiegare al mondo che si può essere grandi anche in altre realtà.

Sappiamo tutti, però, com’è Fernando: non guarda in faccia nessuno e se vuole qualcosa se lo prende senza problemi. Anche a costo di avere la gente contro.

Ecco perchè effettua il giro di boa.

Questo ritorno in Formula 1 è stato dettato dalla voglia di vincere ancora, un bisogno viscerale degli sportivi che non ne hanno abbastanza, che non riescono a stare fermi. Dall’8 Luglio 2020, giorno dell’annuncio del suo ritorno in categoria, Alonso ha sempre manifestato il desiderio di vincere un mondiale. Probabilmente nessuno gli ha mai creduto… Anche nel corso di questa stagione, con l’Alpine al di sotto delle aspettative, difficilmente si poteva essere ottimisti per lui. Nonostante ciò Fernando non si è mai dato per vinto, anzi! In alcuni gran premi abbiamo rivisto la stoffa del campione grazie a ottime difese, bei sorpassi (mi auguro non vi siate dimenticati il gran premio d’Ungheria e la battaglia con Hamilton).

Alonso ha sempre colto l’occasione per mostrare al mondo, ma prima di tutto a sè stesso, che il campione del mondo è ancora lì. L’orgoglio, la tenacia… aveva bisogno di una prova di coraggio perchè ormai le buone prestazioni non bastavano più.

Ed ecco che al Qatar GP arriva la zampata del leone Alonso: lenta, ma precisa e forte. Inaspettata, ma potente e imponente quale è un re. Così, mentre Verstappen ed Hamilton lottano per il titolo, lui si prende la scena in una domenica nel deserto conquistando il podio che tanto gli mancava dal 2014. E quel sorriso, quegli occhi ricchi di emozione e orgoglio, hanno illuminato tutti, anche noi appassionati.

Un terzo posto che vale il gradino più alto, testimone del tempo che passa, dei cicli. Un podio che è resistenza e ripartenza.

Le acclamazioni, la gloria, l’affetto che sta ricevendo sono più che meritate. Perchè non ha solo messo la vettura al terzo posto: ha dato a tutti la speranza di potercela fare, che non mollando mai i risultati arrivano.

Qatar GP - Fernando Alonso ed Esteban Ocon F1, Alpine
Photo by Dan Istitene

Perciò non meravigliamoci se vediamo un compagno di squadra abbracciarlo con sguardo fiero e ricco di gratitudine. Non stupiamoci se anche a chi non va tanto a genio sia contento per lui. Per una volta Alonso rende tutti orgogliosi di una bella storia di sport e di vita: la storia di un uomo in cui arde la passione.

Al Qatar GP non abbiamo udito l’ultimo ruggito del leone: Fernando Alonso deve ancora dimostrare tutto. E se l’Alpine dovesse avere un’ottima vettura nel 2022, chi siamo noi per impedirgli di credere in quel mondiale che tanto brama?

CHICCO DI CAFFÈ
Fonte: castroniaviacatania.com

Varietà Pacamara = ha un profilo in tazza molto specifico, con forti note fiorite e speziate con un bilanciamento sorprendente e un corpo medio

La tripletta è giunta al termine. Ora un meritato weekend di pausa prima dello sprint finale. Quali emozioni offrirà il nuovo gp in Arabia?

Intanto, ecco il nostro evento della domenica della Formula 1 in Qatar.

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Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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