Quanto è duro il lavoro di una scuderia per realizzare un volante?
Il volante è lo strumento più funzionale e tecnologico, oltre che complesso, che si può trovare in una monoposto. È evidente, però, che ogni pilota abbia delle preferenze per quanto riguarda la disposizione dei pulsanti e dei manettini, quindi è un organo molto personale e nel corso di una stagione può essere cambiato anche più di sei o sette volte.
Generalmente, anche quando si cambia scuderia, si tende a lasciare quasi invariata la struttura, così da non avere difficoltà nel memorizzare e ricordare le posizioni dei vari pulsanti.
Nell’articolo riguardante il volante dell’Aston Martin, infatti, avevamo precisato che Sebastian Vettel non ha mai modificato, o almeno non in maniera molto accentuata, la sua forma, lasciandola sempre molto simile alla “farfalla” dei suoi tempi in Red Bull. E oggi, non distaccandoci dall’ambiente della scuderia austriaca, parleremo proprio del suo volante.
Quali sono i pulsanti?
A partire dal 2015, la Red Bull ha sempre portato in pista un volante simile per struttura a quello degli anni precedenti, dove a cambiare è, talvolta, solo la posizione dei pulsanti a seconda del pilota alla guida. Infatti, con l’introduzione di nuove informazioni, la scuderia austriaca ha deciso di adattarsi al display utilizzato anche dalle altre scuderie, molto più grande. Ciò ha chiaramente causato una sostituzione della struttura del volante che è rimasta poi pressoché inalterata.
Analizziamo però insieme ogni singolo elemento del volante della Red Bull.
Sulla sinistra abbiamo questi pulsanti:
- Dif: Differenziale. Il differenziale, quello di entrata, è posto lateralmente al volante e serve per trovare il giusto “bilanciamento” della monoposto.
- Warm. Usato anche con la sigla “WU”, ossia “Warm up”, è il pulsante che i piloti premono durante il giro di formazione, quando, per far scaldare gli pneumatici, vanno “a zig zag”, facendo slittare le gomme.
- N: Neutral. Questo pulsante, di colore verde, serve a innestare la folle ed è generalmente usato quando bisogna rientrare nel garage, prima di una partenza o dopo un incidente.
- -10/+1. I due pulsanti bianchi che sono posizionati perfettamente ai lati opposti consentono ai piloti di muoversi all’interno del driver default e quindi di accedere all’impostazione indicata dal box.
- Radio. Consente al pilota di mettersi in comunicazione con il suo team e con il suo ingegnere di pista.
- BBAL: Brake Balance. Il Brake Balance si trova al lato dell’impugnatura. Grazie a esso i piloti possono modificare il bilanciamento dei freni, spostando la ripartizione di frenata o sull’asse posteriore o su quello anteriore.
- Paddle del cambio. Posto nella parte posteriore del volante, appena sotto il BBAL, consente di togliere una marcia.
- BB-: Brake Balance. Anche il pulsante posto accanto al BBAL ha la funzione di modificare il bilanciamento e, ogni volta che è premuto, la ripartizione si sposta verso l’asse posteriore.
- Drink. L’ultimo pulsante, di colore giallo, consente al pilota di bere durante le prove libere, le sessioni di qualifica o durante la gara.
Sulla destra, invece, ne troviamo altri:
- TORQUE. Questa rotella laterale, in opposizione al differenziale, serve a regolare la coppia motrice in uscita curva.
- PC: Pit confirm. È usato dai piloti per confermare il rientro ai box.
- Pit limiter. Il color rosso serve per attivare il limitatore di velocità prima di entrare nella pit-lane. La velocità massima è 60 km/h per i circuiti cittadini e 80 km/h per tutti gli altri.
- Fail. Serve per la gestione dei sensori ed è quello usato dai piloti, su suggerimento del team, quando si avverte qualcosa di anomalo oppure quando compare un allarme.
- Mid: Differenziale. Questa ghiera è posta ai lati dell’impugnatura ed è usata per regolare i parametri del differenziale a centro-curva.
- Paddle del cambio. Posto nella parte posteriore del volante, appena sotto il Mid, consente di aggiungere una marcia.
- BB+: Brake Balance. A differenza del BB-, questo pulsante ha il compito di spostare la ripartizione verso l’ala anteriore. La frenata sarà così più stabile, ma meno efficace.
- Rev: Reverse. È il pulsante che i piloti premono quando vi è un regime di Safety Car oppure dopo un giro di qualifica perché consente il recupero di energia e quindi ricaricare le batterie.
I selettori
- TYRE. È il manettino delle gomme ed è usato per il settaggio della monoposto in seguito al cambio degli pneumatici.
- STRAT. Fino a metà 2020 era indirizzato alla regolazione delle mappature motore. Oggi, invece, si può cambiare la mappatura solo in regime di Safety Car, giro di lancio o giro di formazione.
- ENGINE. Gestisce l’uso del carburante e il rapporto stechiometrico (ossia il rapporto tra la massa del comburente e del combustibile perché la combustione sia completa).
- DISP. Serve ai piloti per scegliere cosa osservare sul display.
- MODE. Permette di optare tra le varie modalità dell’uso del motore.
- Frizioni. Poste sia a destra che a sinistra nella parte posteriore del volante, accanto ai due selettori laterali, consentono ai piloti di gestire la frizione.
I volanti di Verstappen e Pérez sono molto diversi?
Come già detto, la preferenza di un pilota può spingere la sua scuderia a realizzare due volanti completamente diversi. Eppure, al momento, i due Red Bull sembrano avere lo stesso volante, con l’unica differenza: il pulsante della Radio si trova a destra del manubrio e FAIL a sinistra. Sarà interessante osservare se, l’anno prossimo, si assisterà a un cambio radicale da parte del messicano o se rimarrà uguale, dimostrando di essere perfettamente a suo agio con il volante del compagno di scuderia.