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Aston Martin: Vettel ha riformato la scuderia

Come l’arrivo di Vettel ha modificato il volante dell’Aston Martin

Che Sebastian Vettel abbia portato una ventata d’aria fresca nella scuderia britannica è noto a tutti. La presenza di un quattro volte campione del mondo, d’altronde, non può non far che bene. Soprattutto se si desidera diventare competitivi e lottare per il mondiale. Per questo motivo gli uomini dell’Aston Martin, tra cui anche Lance Stroll, hanno fin da subito accolto a braccia aperte le proposte del pilota tedesco. A partire dai debriefing, di cui anche Chris Horner aveva parlato, fino a giungere al volante. I tifosi- almeno non quelli appassionati alla parte più tecnica- non si soffermano su questi particolari: è davvero difficile, a primo impatto e di sfuggita, notare le differenze tra un volante e un altro. Specialmente se si è abituati a vedere pressoché lo stesso volante dal 2016, ossia da quando la McLaren Applied Technology ha fornito lo schermo standard da 4,3 pollici.

Vettel, come anche altri piloti prima e contemporaneamente a lui, ha sempre richiesto un assetto del volante particolare, con la parte inferiore aperta, così da facilitare la posizione delle gambe nella monoposto. Questa struttura se la porta dietro dai tempi della Red Bull, quando assomigliava quasi a una “farfalla”, per poi passare in Ferrari e, infine, all’Aston Martin. Ma il tempo che la scuderia britannica ha avuto a disposizione per realizzarlo è stato inferiore rispetto a quello che hanno avuto precedentemente la scuderia austriaca e quella italiana e, soprattutto, da ora in poi è congelato, quindi questa sarà la struttura anche dei prossimi anni.

Le sostanziali differenze che si notano tra il vecchio volante Racing Point e il nuovo volante Aston Martin sono nella forma e nell’estetica. Le introduzioni più interessanti sono i due pulsanti posteriori: quello del boost elettrico a sinistra e quello del DRS a destra. Le tre leve che vediamo nella terza foto, invece, sono, rispettivamente, del freno posteriore, del cambio marcia e controllo frizione, che ha mantenuto la caratteristica della leva sdoppiata. Vettel aveva già sperimentato un volante che presentasse questa caratteristica, ma poi aveva preferito rimanere con il bilanciere unico tipico della Ferrari (foto 4).

Per quanto riguarda la parte anteriore, esaminiamo attentamente la nuova struttura del volante dell’Aston Martin:

  • Partendo dalla nostra sinistra (dunque, alla destra del volante), nella parte alta, si può scorgere un pulsante azzurro, quello di conferma, con scritto “OK”. Nel volante di Lance Stroll, invece, è posto a destra (a sinistra del volante), poco prima del pulsante “PIT”.
  • Subito sotto questi due pulsanti, troviamo i due differenziali (entrata e centro curva), posti esattamente prima dell’impugnatura laterale, mentre in quello del compagno di scuderia li troviamo ai lati dei due bottoni.
  • Sulle razze del volante sono presenti due bottoncini per intervenire sul bilanciamento dei freni: questa è una peculiarità del tedesco, unico pilota in pista ad aver richiesto tale modifica.
  • Sul lato sinistro del volante troviamo anche due pulsanti, gialli e azzurri, con su scritto “10-/1+”: questi servono a muoversi nel menù del driver default.
  • Il “bottone giallo” e il “bottone bianco” dell’Aston Martin sono stati mantenuti, ma mentre nel volante di Stroll si trovano rispettivamente a destra e a sinistra del volante, con Vettel le posizioni sono state invertite.
  • Un’altra modifica importante riguarda anche il software del dash, che assomiglia molto più a quello Ferrari, ma che ha comunque mantenuto alcune delle caratteristiche tipiche di quello precedente.

Aurora Loffredo

Appassionata di Motorsport, e in generale di sport, ho iniziato a scrivere per Multiformula ad agosto del 2020. Oltre allo sport, mi piace molto la lettura e la musica.

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