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Il privilegio di guidare in Formula 1

Nepotismo e Formula 1: un matrimonio indissolubile

Dando un’occhiata all’albero genealogico dei piloti di Formula 1 e controllando le professioni dei genitori si nota subito un denominatore comune: quasi tutti provengono da famiglie particolarmente benestanti. Tra i padri, in particolare, si trovano imprenditori milionari o addirittura miliardari, insieme a ex piloti e campioni del mondo.

Che la Formula 1 – e il percorso per raggiungerla – non sia economicamente alla portata di tutti è risaputo, e forse anche per questo l’elevata concentrazione di figli d’arte e “nepo babies” (letteralmente figli del nepotismo, ovvero figli di papà) non ha mai generato particolare scalpore.

Se da un lato moltissimi piloti provenienti da questa situazione hanno dimostrato di meritare un sedile in Formula 1, dall’altro si è parlato di molti altri in occasioni ben meno felici che gli hanno garantito la fama di “pay drivers” (piloti paganti), arrivati così in alto solo grazie alla posizione dei genitori.

I figli d’arte e nepo babies più famosi

Lance Stroll

Il giovane canadese ha debuttato in Formula 1 nel 2017 con la Williams. Dal 2021 è pilota dell’Aston Martin, scuderia di proprietà di Lawrence Stroll, suo padre. Lance ha sempre goduto dell’appoggio economico del padre, imprenditore dal patrimonio miliardario, che si è spinto al punto di comprare la scuderia per la quale guida il figlio. Già nel 2019, Lawrence Stroll aveva acquistato quella che poi sarebbe diventata l’odierna Aston Martin, allora sotto il nome di Racing Point. Pur avendo ottenuto tre podi e una pole position in carriera, Stroll non gode di un grande appoggio dal pubblico: molti credono che, se non fosse per il padre, la sua carriera sarebbe già giunta al capolinea.

Nico Rosberg

Figlio del campione del mondo di Formula 1 del 1982 Keke Rosberg, è il figlio d’arte per eccellenza. Nico è stato protagonista, insieme a Lewis Hamilton, di una delle battaglie per il titolo più avvincenti, trionfando sulla Mercedes nel 2016. Oltre a lui, Damon Hill è stato l’unico figlio di un pilota campione del mondo a vincere il titolo. Subito dopo la vittoria, è arrivato l’annuncio del ritiro dalle corse:

«Da 25 anni nelle corse è stato sempre il mio sogno, il mio unico grande obiettivo, diventare campione del mondo di Formula 1. Ora che ce l’ho fatta, ho scalato la montagna e sono arrivato in cima, mi sento soddisfatto.»

Nico Rosberg annuncia il ritiro dalla Formula 1, 2 dicembre 2016

Carlos Sainz Jr

Il pilota Ferrari non è di certo nuovo al mondo delle corse: Carlos Sainz Sr, suo papà, è due volte campione del mondo rally e tre volte vincitore del Rally Dakar. Avere un’icona del motorsport come padre ha sicuramente indirizzato Carlos Jr nella scelta della carriera, oltre ad averlo reso appetibile ai vari sponsor, aiutandolo nel finanziare il suo percorso.

Carlos Sainz Sr con la famiglia: la moglie ed il figlio Carlos insieme alla fidanzata (photo by: Twitter)

Nelson Piquet Jr

Figlio del plurimo campione del mondo, Nelson Piquet Sr, si è tristemente reso protagonista del famoso “crashgate” che ha caratterizzato la stagione di Formula 1 del 2008. È stato proprio lui, alla guida della Renault, a schiantarsi di proposito contro le barriere durante il Gran Premio di Singapore per aiutare Fernando Alonso, suo compagno di squadra, a vincere la gara.

Max Verstappen

È arrivato in Formula 1 da 17enne, senza nemmeno poter guidare un’auto in strada. Il suo talento ha da sempre promesso grandi imprese che stanno iniziando ad avverarsi in questi anni. Venticinquenne e già due volte campione del mondo, Max ha sempre dichiarato che il suo successo lo ha ottenuto anche grazie al padre, Jos Verstappen, ex pilota di Formula 1. Jos ha corso dal 1994 al 2003, senza però eccellere particolarmente. Successivamente si è totalmente dedicato alla carriera del figlio, plasmandolo, attraverso duri allenamenti sin da bambino, nel campione perfetto. Max Verstappen è figlio d’arte da parte di entrambi i genitori: la madre, Sophie Kumpen, ha gareggiato nei kart da giovane (chiunque abbia corso insieme a lei, come Jenson Button, ne riconosce il grande talento).

Mick Schumacher

Mick Schumacher si può definire il rookie più atteso degli ultimi vent’anni. La motivazione è tutta racchiusa nel suo cognome, che – abbinato a suo padre, Michael – ha scritto la storia della Formula 1 e del motorsport. Mick ha debuttato nel 2021 con la Haas, con la quale è rimasto anche nel 2022. Purtroppo, la sua performance non ha soddisfatto il team ed il suo contratto non è stato rinnovato per il 2023. Anche se non correrà in Formula 1, Mick sarà comunque presente nel paddock: la Mercedes ha annunciato che sarà il pilota di riserva della scuderia per la prossima stagione.

Annuncio di Mick Schumacher come terzo pilota Mercedes (photo by: Twitter)

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

2 pensieri su “Il privilegio di guidare in Formula 1

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