Si è concluso il Master in Comunicazione e Media del Motosport proposto da Experis Academy Manpower Group.
Durante l’ultimo incontro i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con Federica Masolin, volto di SkySport, che ha raccontato la sua esperienza e ha partecipato a una sessione di Q&A.
Gli inizi
La sua è una storia di vita, di passione e di sogni realizzati. Dal suo ingresso a Sky nel 2006, fino alla consacrazione nella Formula 1. Durante tutti questi anni ha accumulato tanta esperienza lavorando prima nel mondo della pallavolo, poi in quello del calcio nazionale e internazionale e avendo due olimpiadi alle spalle, Londra 2012 e Sochi 2014. Insomma un’enorme esperienza che l’ha resa la professionista che è ora.
Arrivo in Formula 1
Approda in Formula 1 nel 2014, a partire da allora con il suo lavoro ha influenzato una generazione di giovani tifosi cambiando il modo di percepire la Formula 1. Rendendola più umana e per questo più accessibile a tutti, ci ha ricordato che sotto il casco e dietro la visiera vi è sempre un uomo.
Federica ha sottolineato quanto l’empatia e le relazioni umani risultino essere fondamentali per il suo lavoro. Si lavora sul campo, si è costantemente in viaggio e per questo è importante creare buoni rapporti. “Attraversare il paddock e vedere diversi sorrisi fa sempre piacere e rende il lavoro meno faticoso“, dichiara lei stessa. Inoltre è importante imparare a percepire le sensazioni che circolano anche senza bisogno di troppe parole, capire quando poter fare domande e quando non è giornata. “Per questo lavoro è fondamentale sentirsi talmente a proprio agio da poter dichiarare: il paddock è casa mia“.
Storie di paddock
Federica, rispondendo alle domande dei ragazzi, racconta qualche aneddoto e esprime qualche considerazione relativa alla vita nei circuiti e agli incontri che più l’hanno fatta emozionare. Ad esempio, importante per lei è stato queIlo con il suo mito, oggi collega, Jacques Villeneuve.
Un altro incontro ad averla colpita è stato quello con Lewis Hamilton, che lei stessa ha ritenuto “affascinante”. Che piaccia o meno, il pilota britannico della Mercedes ha rappresentato una rottura nel mondo della Formula 1 riuscendo a eccellere in uno sport che da sempre era stato ad appannaggio di uomini bianchi. Lewis porta avanti più di tutti nel paddock campagne di inclusività e uguaglianza, ricordiamo che ha corso in Qatar con un casco arcobaleno a favore di diritti LGBT+. Lui sarà ricordato nei decenni a venire, oltre che per il suo immenso talento, anche per le sue importanti battaglie.
Essere professionisti
La professionalità resta fondamentale, bisogna studiare tanto, continuamente. Sia nella preparazione del lavoro in studio che in quello sul campo bisogna mettere tanto impegno e sacrificio, non esistono giorni festivi o week-end liberi. Ma la verità è che quando si ama ciò che si fa non si lavora mai, “si è solo impegnati“.
E la vita privata? Beh Federica Masolin dice: “chi vi ama capirà la vostra passione e vi resterà accanto nonostante la vostra vita frenetica“.
Chiude dicendo di essere consapevole di essere una privilegiata, di lavorare sempre teoricamente, ma mai in realtà, e invita tutti a perseguire i propri sogni con audacia e coraggio senza mai perdere di vista la propria personalità, ma lasciandosi guidare dalla passione.