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FIA: I piloti russi potranno correre con bandiera neutrale

La FIA ha pubblicato uno statement alle 20.45 di ieri 1 Marzo nella quale annuncia i provvedimenti da attuare per far fronte al conflitto Russia-Ucraina.

Nel suo discorso di apertura alla riunione, il Presidente della FIA ha dichiarato: “Come sapete, la FIA sta guardando il sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e spero in una soluzione rapida e pacifica per il presente situazione. Condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina e i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che soffrono come risultato degli eventi in Ucraina. Vorrei sottolineare che la FIA ha agito proattivamente su questo argomento la scorsa settimana e ha comunicato di conseguenza su F1, F2, WTCR e l’International Drifting Cup. Verrà presentata una versione aggiornata dei diversi Calendari Internazionali FIA alla riunione del WMSC in Bahrain per l’approvazione”.

La FIA aveva già prontamente proposto di annullare il Gran Premio di F1 di Russia 2022 per causa di forza maggiore.

Tra i vari punti, quello che interessa di più è il via libera per i piloti e atleti russi a poter gareggiare per le competizioni internazionali. Il vincolo è di concorrere sotto bandiera neutrale, soggetto a specifico impegno e adesione ai principi di pace e neutralità politica della FIA, fino a ulteriori comunicazioni.

In questi termini , i piloti Nikita Mazepin e Robert Shwartzman sarebbero capaci di continuare il loro lavoro con le loro specifiche scuderie. Quello che preoccupa il pilota della Haas è la probabile conclusione prematura del contratto con Uralkali, lo sponsor di proprietà del padre. Quest’ultimo infatti stipulava la sua permanenza alla guida della monoposto americana.

ROBERT SHWARTZMAN credit: @Scuderia Ferrari Press Office
Gli altri punti discussi

I membri del Consiglio hanno approvato quanto segue, in linea con le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale, con effetto immediato:

  • Nessuna competizione internazionale si svolgerà in Russia e Bielorussia, fino a nuovo avviso.
  • La bandiera/simbolo o inno di Russia/Bielorussia sono proibite in competizioni internazionali/nazionali, fino a nuovo avviso.
  • Nessuna squadra nazionale russa/bielorussa potrà partecipare a competizioni internazionali/nazionali (es. FIA Motorsport Games), fino a nuovo avviso.
  • Piloti russi/bielorussi, singoli concorrenti e ufficiali di gara a partecipare a competizioni internazionali solo in qualità di neutrale e sotto la “bandiera FIA”, previo specifico impegno e rispetto dei principi FIA di pace e neutralità politica, fino a nuovo avviso.
  • Nessun simbolo, colore, bandiera nazionale russa/bielorussa (divisa, equipaggiamento e auto) dovrebbe essere esposto o gli inni dovrebbero essere suonati nelle competizioni internazionali/di zona, fino a nuovo avviso.

Per quanto riguarda i membri russi della Fia:

  • Rappresentanti dei membri FIA russo/bielorussi di ritirarsi temporaneamente dai loro ruoli e responsabilità di funzionari eletti/membri di commissioni*
  • Nessuna sovvenzione ​​da assegnare ai membri FIA russo/bielorussi, fino a nuovo avviso*
  • Nessun finanziamento esistente sarà pagato ai membri FIA russo/bielorussi*

*Soggetto all’approvazione del World Council for Automobile Mobility and Tourism

Il Presidente della FIA ha aggiunto: “Voglio ringraziare i membri del Consiglio per la loro pronta azione nel decidere queste misure nell’interesse dello sport e della pace. Siamo solidali con Leonid Kostyuchenko, il presidente della Federation Automobile d’Ukraine (FAU) e la ampia famiglia FIA del paese. Le misure adottate oggi riconoscono l’autorità della FAU in Ucraina e sono anche in linea con le raccomandazioni formulate di recente dal Comitato Olimpico Internazionale. Stiamo discutendo attivamente con i nostri membri mentre continuiamo a estendere la nostra compassione e supporto nel momento del bisogno. Speriamo sinceramente in una soluzione pacifica alle loro intollerabili difficoltà”.

Imma Aurino

Classe '97, la passione per i motori mi accompagna fin da bambina grazie a mio padre. Studio comunicazione a Torino dopo tante scelte sbagliate, ma almeno questa sembra essere quella giusta.

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