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Gran Premio a Imola: parla l’Assessore Penazzi sul ritorno della F1 in città

Si avvicina la data del primo Gran Premio italiano della stagione 2022 e con l’occasione abbiamo intervistato una delle figure chiave che ha contribuito al ritorno della Formula 1 a Imola: Elena Penazzi, assessore al turismo e all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.

Come nasce l’idea di riportare il Gran Premio a Imola e cosa ha spinto a questo ritorno?

Ti posso rispondere semplicemente con una parola: passione. È stata proprio la passione della MotorValley a spingere tutti quelli che hanno lavorato affinché il Gran Premio tornasse. Non solo la città di Imola e la regione Emilia-Romagna con il presidente Bonaccini, ma anche il Premier Draghi e il Ministero degli Esteri hanno creduto nella rinascita di questo Gran Premio che negli scorsi due anni c’è stato ma con molte limitazioni a causa della pandemia.

L’idea di un Gran Premio stabile era già nata prima della pandemia?

No. Prima della pandemia si è sempre e solo sognato il ritorno della Formula 1 quindi l’autodromo è sempre stato pronto e messo a norma con gli aggiornamenti necessari per tornare ad avere la possibilità di disputare una gara. Il sogno c’era, la possibilità a livello economico in quel momento non ancora.

Il Gran Premio a Imola mancava dal 2006. Quali sono state le ragioni che hanno portato a questa interruzione e in che modo ne ha risentito tutto il territorio?

Già nel 2006 lavoravo per organizzare il Gran Premio a Imola. In quegli anni, però, l’idea dell’allora patron Bernie Ecclestone era quella di andare in autodromi più moderni, situati in Paesi emergenti che potessero dare una copertura economica maggiore a tutto il circus. Imola, in quel periodo, non poteva purtroppo offrire quello show business che stava cercando la Formula 1.

Il ritorno di questo gran premio riflette quel cambiamento di rotta della F1 che da un lato continua a interessarsi allo show business, ma dall’altro riconosce l’importanza degli autodromi storici, padri dell’automobilismo vero. È proprio questo che piace di più ai piloti, che si sono sempre mostrati entusiasti del ritorno di Imola. Il circuito si conferma uno dei loro preferiti perché è una pista guidata, molto tecnica che può far emergere le vere doti dei piloti stessi. Infatti, l’apprezzamento per Imola è così forte che l’autodromo è uno dei 3 circuiti scelti per la Sprint Race in questa stagione.

Quanto tempo prima inizia la procedura organizzativa del Gran Premio?

Appena conclusa l’edizione 2021 del Gran Premio ad Imola, la Formula 1 ha subito fatto sapere cosa andava, cosa non andava, cosa poteva essere migliorato e cosa si poteva fare in vista di un gran premio a porte aperte. I lavori di manutenzione della pista sono iniziati l’anno scorso, sono proseguiti e si sono accelerati negli ultimi mesi. C’è stata quindi una modifica dei cordoli alla Villeneuve e si è proceduto con il ripristino e il miglioramento delle tribune inutilizzate gli anni scorsi. Ovviamente i lavori proseguono tutt’ora e proseguiranno ancora negli anni a venire perché la prospettiva è avere un autodromo sempre più bello.

da @panieri.marco e @Assessoreelenapenazzi su Facebook

Qual è il ruolo della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Imola nell’organizzazione del Gran Premio?

A livello organizzativo il comune di Imola è quello più sottoposto a pressioni dato che siamo noi i più coinvolti insieme a Formula Imola, responsabile della gestione dell’autodromo e di tutti gli eventi al suo interno. ACI poi è il promotore del Gran Premio 2022 ma è il Comune di Imola che si prodiga affinché tutto vada nel migliore dei modi, a livello logistico, di sicurezza, la viabilità delle strade, i parcheggi, gli eventi collaterali, il city dressing. La Regione Emilia-Romagna ha un ruolo più istituzionale, di presenza e supporto nelle azioni di comunicazione e gestione hospitality.

Quanto costa ospitare una gara di Formula 1?

La Formula 1 richiede circa 20 milioni di dollari per ospitare un Gran Premio, i quali vengono poi divisi fra le varie istituzioni coinvolte. Il Governo è il maggior contribuente, finanziando la spesa per ben 12 milioni. La Regione si impegna per altri 5 milioni mentre il territorio copre la cifra rimanente. Quest’ultimo è coinvolto sotto la denominazione di CONAMI, consorzio di 23 comuni di cui Imola è il maggior azionista con il 65% (ma di cui fa parte anche Faenza, dove ha sede la Scuderia AlphaTauri, e altri comuni limitrofi).

Il Comune di Imola si impegna ulteriormente per garantire la massima fluidità dell’evento, garantendo la sicurezza e organizzando tutti gli altri eventi paralleli al Gran Premio. Sono poi coinvolte tante realtà aziendali del territorio come agenzie, ristoranti e alberghi, ormai pieni da mesi. Alla fine per noi il ritorno del Gran Premio in città è un guadagno non solo in termini di immagine ma anche in ambito economico per il territorio.

Quale ritorno sull’investimento si ha da un evento del genere?

Quest’anno abbiamo commissionato uno studio specifico che si troverà a fine anno a relazionarci su quello che è l’indotto, diretto e indiretto, degli eventi in città. Quest’anno non ospitiamo solo la Formula 1 ma abbiamo anche altri eventi importanti, come concerti o le Finali Mondiali Ferrari, che abbiamo racchiuso con il progetto The Sound of Imola. Questo studio analizzerà tre eventi di natura diversa, fra cui ovviamente il Gran Premio di F1, e a fine anno si capirà l’effettivo guadagno realizzato. Lo scorso anno, a tribune chiuse, senza pubblico, l’indotto della F1 è stato di circa 4 milioni di euro per il territorio. Quest’anno ci aspettiamo molto di più grazie al ritorno del pubblico a queste grandi manifestazioni.

Negli ultimi anni si sta parlando moltissimo del tema della sostenibilità: in che modo, quindi, il circuito viene reso più sostenibile?

Da 2 anni stiamo lavorando sulla sostenibilità ambientale, la sicurezza stradale e l’inclusione attraverso il progetto “Imola Living Lab”. Questi tre concetti fanno sì che attraverso la collaborazione tra vari assessorati del Comune e l’Università di Bologna si sia portato avanti un grande progetto, giunto fino all’ONU a Ginevra, in quanto facciamo parte del Global Form per la Road Safety.

Nel 2021 l’autodromo ha ottenuto l’ISO 20121, ovvero la Certificazione Internazionale sulla Sostenibilità degli eventi, e otterrà quest’anno le 3 stelle FIA che equivalgono al più alto riconoscimento sulla sostenibilità dato ai circuiti che ospitano gare internazionali.

L’autodromo è sostenibile grazie a una copertura in espansione di pannelli fotovoltaici e un efficiente programma di raccolta differenziata. Inoltre, abbiamo vinto un bando nazionale per la riforestazione urbana che permetterà di piantare il Bosco dell’Autodromo nell’area della Rivazza, riducendo nel tempo l’emissione di CO2.

Molte tesi a cui prendiamo parte si concentrano sull’impatto ambientale della produzione di CO2 da parte del pubblico. A loro fianco, il Comune già sostiene studi in ambito economico, nell’ottica di sostenibilità e funzionalità che le stelle FIA certificano.

Quali sono, invece, le attività di promozione dell’evento? C’è una maggiore attenzione per un pubblico giovane oggi?

Si, ci siamo impegnati per avvicinare i giovani ed è stato un mio personale obiettivo che reputo già raggiunto. Sono contenta di aver coinvolto un gruppo di giovani influencers, capitanato da Carolina Tedeschi (@f1withcarolina), con cui stiamo lavorando a degli eventi per Imola. Carolina ha proposto di svolgere delle attività per gli studenti delle scuole superiori del territorio, idea che si concretizzerà in un evento a teatro il 20 aprile. Durante questo evento, “Il coraggio di sognare”, presenzieranno dei personaggi legati all’autodromo (Domenicali, Vanzini, e molti altri) che faranno dei discorsi ai giovani riguardo il bisogno di seguire i propri sogni, di avere la forza di superare gli ostacoli che si pongono durante la strada.

Inoltre, il centro storico e le attività artigianali, industriali e economiche del comune di Imola organizzeranno una serie di manifestazioni e allestiranno le proprie vetrine a tema Formula 1 per sottolineare la sinergia che siamo riusciti a creare tra l’autodromo (e i suoi eventi sportivi) e la città stessa, sempre considerata troppo “lontana” dal circuito ma che quest’anno accoglierà più di 100.000 appassionati che assisteranno al weekend di Formula 1.

Come vengono utilizzati, inoltre, i social dell’autodromo?

L’autodromo si sta organizzando per l’utilizzo dei social da poco meno di due anni. Solo da poco è stato assunto un social media manager per la gestione dei profili social della struttura. La strategia dei social, quindi, è in via di creazione e i primi risultati si vedranno solo a gran premio concluso.

Infine, qual è la sfida più grande da affrontare per l’organizzazione di un Gran Premio?

Far vedere che ci meritiamo ancora un Gran Premio di Formula 1, in risposta a chi affermava che il circuito era troppo agèe e impossibilitato ad ospitare un evento di tale portata.

Ringraziamo quindi Elena Penazzi per la disponibilità e concludiamo facendole un grande in bocca al lupo per il Gran Premio in programma il prossimo weekend. Anche Mult1formula vi porterá ad Imola, perciò seguiteci per tutti gli aggiornamenti!

from lautomobile.aci.it

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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