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Ritiro Leclerc in Spagna: le cause ufficiali

Sembrava un weekend da sogno quello di Charles Leclerc a Barcellona. Dopo la pole position del sabato, la gara del monegasco era partita in maniera brillante. Ha tenuto egregiamente la prima posizione ma, a circa metà gara, è stato clamorosamente costretto al ritiro.

Dopo tutti i controlli del caso, Ferrari ha ufficializzato i problemi che hanno colpito la monoposto numero 16.

La nota ufficiale di Ferrari sulla causa del ritiro

Il ritiro a Barcellona ha fatto male, ma sia Charles che il Team non si è fatto buttare giù dalla sfortuna. Su Instagram il monegasco ha dichiarato di essere certamente deluso, ma ha anche detto che queste cose possono succedere nel corso della stagione e che il passo era davvero buono.

Così, tornati alla base, i meccanici si sono messi a lavoro per capire cosa sia successo alla monoposto di Charles. Si sospettava un problema al turbo, ma non c’era alcuna notizia ufficiale da parte della Scuderia di Maranello.

Oggi Ferrari ha rilasciato una nota ufficiale confermando quali siano stati i problemi riscontrati sulla vettura: “Dopo aver esaminato la PU della monoposto di Leclerc, abbiamo riscontrato che il turbo e l’MGU-H sono danneggiati e non possono essere riparati. Tuttavia, dopo aver analizzato completamente il guasto e la sua causa, siamo soddisfatti nel registrare che il cedimento non è verificato a causa di un errore di progettazione o di un problema di affidabilità di questi due componenti o di qualsiasi altro elemento della PU”.

Questo, dunque, è quanto è emerso dalle analisi in casa Ferrari.

Ora testa a Monaco

Scoperta la causa del ritiro, è già ora di concentrarsi su un nuovo weekend di gara. Si correrà a Monaco, quindi gara di casa per Charles.

@scuderiaferrari su Instagram

Per Monaco, dunque, Ferrari dovrà portare un nuovo turbo e una nuova MGU – H per Leclerc nella speranza che il pilota possa riscattare ciò che ha perso a Montmelò.

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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