Cara Inghilterra, terra natale di tanti piloti e team di Formula Uno. In tanti hanno aspettato questo Gran Premio con ansia in questi mesi: Lando Norris ha lanciato proprio un merch speciale a tema Silverstone, George Russell, per scaldarsi in vista del suo home gp, ha fatto un paio di giri a bordo della sua Mercedes al Goodwood Festival, Lewis Hamilton sogna in grande per confermare i suoi record, la Williams sta facendo il countdown per domenica, la Aston Martin, in occasione del gp di casa, ha lanciato la campagna inclusiva #WeClimbTogether. Certo, cara Silverstone, ti stavamo aspettando proprio in tanti.
Sarà terra di riscatti e ambizioni?
L’ha aspettata con ansia Lewis Hamilton, fresco dalla polemica delle ingiuriose parole che Nelson Piquet ha speso nei suoi confronti. Lui, che porta il peso di essere il primo, e finora l’unico, pilota di carnagione nera della storia della Formula Uno. Il leone, secondo le statistiche il più forte di tutti, colui che anche noi abbiamo imparato ad amare col tempo. Hamilton, che ha bisogno di una vittoria per confermare uno dei record più speciali che ha: quello di aver vinto almeno un Gran Premio in ogni stagione a cui ha partecipato.
Oltre ad essere lui il Re di Silverstone: qui ha trionfato 8 volte, il maggior numero di vittorie che un pilota ha collezionato sullo stesso circuito. Al pari con Michael Schumacher, che è salito sul gradino più alto del podio del Gran Premio di Francia, anche lui, 8 volte. Vincere un’altra volta qui, per Lewis, significherebbe entrare nella storia con un nuovo record. Ma basterebbe anche solo un podio: in questo caso Hamilton sarebbe comunque il primo pilota a raggiungere 12 piazzamenti nella sua home race.
A Silverstone dunque si respira aria di leggenda. E per Lewis Hamilton fare l’exploit questo fine settimana sarebbe più dolce, per tutte queste ragioni.
E se qualcuno è a caccia di conferme e di record, c’è chi invece sta ancora imparando a distinguere il sogno dalla realtà. Anche George Russell non vede l’ora di correre in terra natale, lui che il sogno l’ha già centrato: dopo una lunga gavetta in Williams, ora si trova finalmente in Mercedes, e anche se la macchina non è delle più competitive, quest’anno è lui Mr. Consistency. 9 gare, 9 piazzamenti in top 5. Non ride mai Russell, mantiene sempre la sua serietà: ma sotto sotto un sorriso gli sfugge, al pensiero di avercela fatta. Certo, rimane un pilota e dentro cerca la vittoria, punterebbe al titolo. Sarà proprio Silverstone il palcoscenico della sua prima vittoria in Formula Uno?
Lando Norris invece non mantiene la calma: sorrisi, bandierine inglesi, merchandising, autografi, allusioni al Gran Premio di casa da almeno un mese. Tantoché qualcuno ha pensato che tutto questo entusiasmo non possa tramutarsi in sfortuna. Nel frattempo sperano, lui e la McLaren, il team inglese per eccellenza insieme alla Williams, in un buon piazzamento a punti per entrambe le macchine, vista questa stagione fatta di up e di down. Insomma, nessuno svegli Lando dai suoi sogni: alla fine, è risaputo quanto la home race sia speciale!
Ad aspettare e sperare sono anche Williams e Aston Martin che, nel Gran Premio di casa, ci tengono a far brutta figura davanti ai tifosi. Il primo team è attualmente ultima in classifica costruttori, con soli 3 punti; dei due piloti della formazione solo Alex Albon è riuscito a classificarsi nelle prime dieci posizioni più di una volta. Ed infatti, proprio per questo le settimane che precedevano il GP del Canada sono state piene di indiscrezioni, che prevedevano il licenziamento immediato di Nicholas Latifi e la sostituzione con Oscar Piastri.
Aston Martin invece, ottava in campionato, può contare sulla forma smagliante di Sebastian Vettel, ma non su una macchina che il sabato in qualifica spesso contraddice i risultati delle precedenti prove libere.
Questa è Silverstone per chi viene da queste terre. La fame di Hamilton, la concentrazione di Russell, l’entusiasmo di Norris e McLaren, la speranza di Williams ed Aston Martin. Che cosa ci aspetterà domenica?