Grazie ad una splendida rimonta, Sergio ‘Checo’ Pérez riscuote a Silverstone un nuovo trofeo da aggiungere in bacheca.
Pilota del giorno e secondo gradino del podio per il messicano, dopo una inaspettata rimonta dall’ultima alla seconda posizione in 46 giri ricchi di colpi di scena.
Vediamo cosa è successo:
Un contatto “fortunato”
È da poco ripartita la gara interrotta dalla bandiera rossa, quando Charles Leclerc e Sergio Pérez si trovano ruota a ruota per la terza posizione.
La troppa vicinanza al monegasco porta però a un contatto, dal quale sorgeranno più problemi per la Red Bull numero 11 che per la Ferrari.
Checo rientra quindi ai box per cambiare l’ala anteriore.
Uscirà dai box in 17esima (nonché ultima) posizione.
Grazie ad una strategia azzeccata, pit stop e safety car, Sergio riesce ben presto a rimontare fino alla zona podio.
Taglierà il traguardo dietro al ferrarista Carlos Sainz, ma non può che ritenersi soddisfatto della propria prestazione: è riuscito a ribaltare una gara iniziata male nel migliore dei modi.
Queste le sue prima parole dopo essere sceso dalla sua Red Bull: “È stata davvero una grande rimonta. Non abbiamo mollato e l’opportunità mi è arrivata proprio alla fine e l’abbiamo saputa cogliere”.
Il re delle rimonte
Non è la prima volta che il messicano tiene i suoi fan attaccati allo schermo ad assistere a rimonte incredibili.
In testa a tutte, quella che lo portò sul suo primo podio in carriera nel Gran Premio di Malesia 2012 con Sauber.
Per il GP di Malesia più duraturo nella storia del circuito, Checo parte inizialmente in decima posizione dietro alla Ferrari di Fernando Alonso.
Le condizioni meteorologiche obbligano gli organizzatori a interrompere la gara per 40 minuti: un evento determinante per il risultato finale della gara.
Termina infatti con la prima posizione di Alonso, seguito da Sergio (non si vedeva un pilota messicano sul podio dal 1971) con la Sauber e Lewis Hamilton su McLaren.
Indimenticabile anche la sua prima vittoria in carriera con Racing Point in occasione del Gran Premio del Sakhir 2020: dopo un contatto con Leclerc al primo giro, il messicano riesce a riportare la sua monoposto numero 11 ai box per montare gomme medie.
Inizia così una scalata lunga 85 giri.
Questo Gran Premio ricco di colpi di scena, come il disastro gomme in casa Mercedes, ha permesso a Checo di realizzare il sogno di una vita: sentire il suo inno dal gradino più alto del podio.
Anche l’anno seguente con Red Bull, sempre in Bahrain, Sergio sarà protagonista di un’altra rimonta dall’ultima alla quinta posizione.
Un problema nel giro di formazione lo obbliga a partire dalla pit-lane, ma Checo riesce a rimontare anche da questa posizione: una buona “prima impressione” in occasione del primo Gran Premio della stagione.