La Formula 1 sta tornando. Infatti, questo fine settimana si correrà a Spa. L’attesa, quindi, è finalmente finita ed è ora di godersi la seconda parte di stagione fino all’incoronazione del pilota campione e della scuderia vincitrice del campionato. Ma è bene rinfrescarsi la memoria per arrivare preparati all’appuntamento di venerdì con le FP1. C’è un particolare che potrebbe rimescolare le carte in tavola: la Power Unit e il rischio penalità.
Vediamo allora assieme i limiti di cambio per i vari pezzi, chi è a rischio e chi può stare più tranquillo.
Power Unit: cos’è e dopo quante sostituzioni si incorre in penalità
La power unit è costituita da sei pezzi: ICE (motore termico/a combustione interna), TC(turbocompressore), MGU – K(motore cinetico), CE(centralina elettronica di controllo), MGU – H (motore heat) ed ES (batterie). Ovviamente, queste parti, possono essere sostituite nel corso della stagione.
Non possono, tuttavia, essere sostituite più di un determinato numero di volte. Nel caso questo accada, si incappa in penalità – che varia da qualche posizione in griglia, alla partenza dal fondo o addirittura alla partenza dalla pit lane.
Per quanto riguarda le componenti della power unit, i cambi consentiti prima di incorrere in penalità sono: ICE 3 cambi, TC 3 cambi, MGU-H 3 cambi, MGU-K 3 cambi, ES 2 cambi ed infine CE 2 cambi.
Abbiamo poi altre gli scarichi (EX), per i quali sono consentiti al massimo 8 cambi.
Ultimo, ma non meno importante, il cambio che si compone della scatola del cambio ( GB ) – sostituibile fino a 4 volte – e dell’involucro esterno del cambio ( GC ), anch’esso sostituibile fino a 4 volte.
Chiarito ciò, andiamo a vedere chi può stare tranquillo sul fronte penalità e chi invece è bene che stia attento.
Chi rischia e chi può sorridere
Tra i vari piloti, chi può ritenersi tranquillo è sicuramente Daniel Ricciardo. L’Australiano, infatti, può sostituire qualsiasi elemento della Power Unit senza incappare in penalità e ha ancora ben 6 cambi allo scarico a sua disposizione. Se la stagione per Ricciardo è tutt’altro che positiva, almeno sul fattore penalità può respirare.
Al momento anche Hamilton può continuare a respirare, leggermente più a rischio il suo compagno di Scuderia.
QUI DI SEGUITO LA SITUAZIONE PRIMA DI SPA DEI VARI PILOTI
PILOTA | ICE | TC | MGU – H | MGU – K | ES | CE | EX | GB | GC |
Russell | 2 | 2 | 2 | 3 | 2 | 2 | 3 | 3 | 3 |
Hamilton | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 3 | 2 | 2 |
Verstappen | 3 | 3 | 3 | 3 | 1 | 1 | 5 | 4 | 4 |
Peréz | 3 | 3 | 3 | 3 | 1 | 2 | 5 | 3 | 3 |
Leclerc | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 3 | 8 | 4 | 4 |
Sainz | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 3 | 5 | 3 | 3 |
Ricciardo | 2 | 2 | 2 | 2 | 1 | 1 | 2 | 3 | 3 |
Norris | 3 | 3 | 3 | 3 | 1 | 1 | 3 | 3 | 3 |
Alonso | 5 | 5 | 5 | 5 | 4 | 4 | 5 | 3 | 3 |
Ocon | 3 | 3 | 3 | 3 | 2 | 2 | 5 | 3 | 3 |
Gasly | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 5 | 3 | 3 |
Tsunoda | 4 | 4 | 4 | 4 | 3 | 3 | 5 | 3 | 3 |
Vettel | 2 | 2 | 2 | 3 | 2 | 2 | 2 | 3 | 3 |
Stroll | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 3 | 3 |
Albon | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
Latifi | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 3 | 3 |
Bottas | 4 | 5 | 5 | 4 | 2 | 3 | 5 | 4 | 3 |
Zhou | 3 | 3 | 3 | 3 | 2 | 2 | 4 | 4 | 3 |
Magnussen | 4 | 4 | 4 | 4 | 2 | 2 | 5 | 3 | 3 |
Schumacher | 3 | 3 | 3 | 3 | 2 | 2 | 5 | 4 | 4 |
Un pilota che, invece, ha già smarcato per due volte le componenti è Fernando Alonso. Non può stare molto tranquillo neanche Esteban Ocon, che ha raggiunto il limite di svariate componenti.
Neanche in Alfa Romeo la situazione è delle migliori, con Zhou al limite e Bottas che ha già smarcato diverse componenti ( prendendo già delle penalità). In Haas Magnussen è già partito dal fondo e Schumacher è al limite di alcune componenti.
Tra i partiti dal fondo troviamo anche i due piloti AlphaTauri.
La situazione Power unit in Ferrari…
In casa Ferrari, come abbiamo già visto anche per i loro motorizzati, la situazione non è per niente serena. Per la Scuderia di Maranello entrambi i piloti sono già partiti dal fondo in questa stagione – Leclerc in Canada e Sainz in Francia. Il monegasco, inoltre, si trova al limite anche sul fronte scarichi. Per la rincorsa al titolo – già complessa visti gli 80 punti di differenza da Verstappen e la forza della Red Bull – sicuramente non è una grande notizia.
…e quella in Red Bull
Analogamente, non possono dormire sonni tranquilli nemmeno in casa Red Bull. Entrambi i piloti, infatti, sono arrivati al limite di alcune componenti come l’ICE, l’MGU – H e l’MGU – K. Evidentemente è un fattore rilevante per la corsa al titolo, sia nel campionato costruttori che nel campionato piloti, e da tenere bene a mente perché potrebbe improvvisamente rimescolare le carte in tavola.
Non resta che attendere notizie da parte delle scuderie per capire di gara in gara le novità e per scoprire se qualcuno – prima o dopo – si ritroverà relegato al fondo della griglia.