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F1, Calendario 2023: dov’è la sostenibilità?

La F1 ha annunciato con grande gioia il nuovo calendario per il 2023… alla faccia della sostenibilità e della praticità!

Il calendario prevede 24 gare (record storico e numero massimo consentito dal Patto della Concordia) in 9 mesi di stagione. La New Entry sarà il Gran Premio di Las Vegas, che si correrà di sabato sera, e ritorna il Qatar. Le danze si apriranno in Bahrain il 24 marzo per poi chiudersi il 26 novembre a Yas Marina, il 26 novembre. Ciò significa che ci saranno mediamente 3 GP al mese. Insomma, non si farà in tempo a festeggiare sotto il podio che già il paddock e i box saranno smontati, un vero tour de force.

Un calendario così fitto significa solo più back-to-back e più triple header, esaustive per i piloti ma soprattutto per i meccanici e gli addetti ai lavori, costretti a smontare e impacchettare tutto il Circus in tempi brevissimi e a stare lontani da casa per quasi un mese. E se in cinque giorni ci si dovrà spostare da Baku a Miami (30 Aprile/7 Maggio), si faranno i salti mortali anche nelle ultime 5 gare: si correrà ad Austin, in Messico ed infine in Brasile in sole tre settimane. E dopo (finalmente) una settimana di stop, da San Paolo si volerà (di nuovo) negli Stati Uniti, a Las Vegas (18 Novembre). Da lì si andrà ad Abu Dhabi per il gran finale… con 7 ore di fuso orario!

Ed infine: quanto è sostenibile questo nuovo calendario? Assolutamente zero! Dal punto di vista logistico, non ha assolutamente senso. Le gare non sono assolutamente raggruppate per continente: basta vedere il salto Jeddah/Australia/Cina, per poi fare Baku/Miami e tornare in Europa (Imola) il 21 maggio. Oppure questo pazzissimo Austin/Messico/Brasile/Las Vegas/Abu Dhabi. Si voleranno in tutto 133,570 km (se, scenario impossibile, non si torna a casa tra una gara e l’altra).

Ma alla Federazione tutto ciò sembra non importare, in barba alle promesse delle zero emissioni entro il 2030. Anzi, il presidente Bin Sulayem commenta: “La presenza di 24 gare nel calendario è un’ulteriore prova della crescita e del fascino di questo sport su scala globale. L’aggiunta di nuove gare e il mantenimento degli eventi tradizionali sottolinea la solida gestione dello sport da parte della FIA.” E sottolinea: “Nell’approvare il calendario F1 2023, i membri Consiglio Mondiale hanno prestato molta attenzione nel voler evitare a tutti i costi concomitanza con la prestigiosa 24 ore di Le Mans.”

Certo, attenzione per la 24h di Le Mans… ma non per la 24h di SPA, inizialmente prevista (come sempre, dal 1953) nell’ultimo weekend di Luglio, dal 29 al 30, gli stessi giorni del Gran Premio del Belgio di Formula Uno! La SRO Motorsport Group si è trovata così costretta ad anticipare la storica competizione al primo Luglio, non pochi malumori nei confronti della FIA.

Che dire? Il troppo stroppia, si cerca un Phileas Fogg per dare lezioni di logistica nell’organizzazione dei viaggi, la nuova stagione non è ancora iniziata e già si sono combinati i primi pasticci… che record!

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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