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Ferrari e livree speciali, una lunga storia

Nella storia della Formula uno non si ricordano solo i piloti, le scuderie ed i record infranti, anche le macchine e le livree hanno sempre avuto la loro importanza.

La storia della F1 si sviluppa di pari passo con quella della Scuderia Ferrari. La casa automobilistica italiana in più di un’occasione ha modificato la livrea per commemorare eventi particolari, andiamo a scoprire insieme quali!

La prima livrea nel 1964

Fonte: Ferrari.com

Per i due GP nel nuovo continente, USA e Messico, scompare la livrea rossa a favore di una livrea che richiama i colori delle vetture statunitensi, quindi il blu ed il bianco.

Questo perché la Scuderia è stata iscritta dal North American Racing Team (NART), poiché c’era stata una diatriba tra le autorità italiane ed Enzo Ferrari per il mancato aiuto nell’omologazione della vettura per la gara di lunga durata.

Nel lontano 1964 la Ferrari vincerà il GP con John Surtrees e chiuderà il podio con Lorenzo Bandini, la festa è completata dalla vittoria del titolo Costruttori, il secondo della storia.

ll Gran Premio d’Italia del 2001

A seguito dell’attentato terroristico al World Trade Center, il muso della Ferrari F2001 si è tinto di nero. La Scuderia si presentò, al Gran Premio di casa, cancellando tutti gli sponsor sia dalle vetture sia dalle tute di Michael Schumacher e Rubens Barrichello e di tutto lo staff della squadra.

Inoltre fu un GP di Monza molto particolare poiché furono cancellate le Frecce tricolori ed i festeggiamenti sul podio.

L’ottocentesimo GP

La Ferrari è la storia della F1, infatti è il primo team a raggiungere la partecipazione ad ottocento GP. I festeggiamenti avvengono all’Istambul Park, il 30 maggio del 2010.

La vettura aveva un logo speciale, commemorativo di questo traguardo, sul cofano della monoposto.

I 70 anni della Scuderia

La livrea presentata in occasione di Monza, al posto del logo della Ferrari campeggia il numero 70 sia sulla monoposto che sulle tute dei piloti.

I primi 70° della Ferrari hanno visto festeggiamenti speciali. In particolare un tour mondiale per sottolineare l’importanza del brand ed una lunga serie di eventi, con vetture classiche e moderne. Con il gran finale a Maranello

Color amaranto al Mugello 

Fonte: Ferrari.com

Tra le livree speciali, c’è sicuramente quella portata nel circuito del Mugello nel 2020.

Via il rosso per far spazio ad un amaranto, per richiamare esattamente la tonalità di rosso con la quale le prime monoposto di Formula 1 del Cavallino Rampante, le 125 F1, scesero in pista nel Gran Premio di Monaco il 21 maggio 1950.

Piero Ferrari affermò che questa livrea è un’omaggio alla storia e alle origini della Scuderia.

Purtroppo fu un GP della Toscana dolce amaro, un po’ come tutta la stagione, poiché la gara terminò con l’ottavo posto di Leclerc e con il decimo di Vettel.

I 75 anni ed il giallo Modena

Fonte: Ferrari.com

Diversamente dal 2020, la stagione in corso 2022 è caratterizzata dalla rinascita della Scuderia di Maranello. Le aspettative per il GP di Monza sono alte, ed il weekend di casa, ha portato ancora più emozione tra i tifosi che hanno visto sin dal venerdì una monoposto nuova.

Tra il classico rosso splende il giallo Modena ed il numero 75 sulla livrea mentre sull’ala posteriore su uno sfondo nero la scritta “Ferrari” in giallo. Oltre la vettura anche piloti e team erano vestiti di giallo ed hanno portato caschi speciali che richiamavano il colore e la storia.

Una livrea che ha commemorato i 75 della Ferrari e che ha portato a casa un po’ di rivalsa grazie alla pole position di Charles Leclerc ed il suo secondo posto insieme al quarto di Carlos Sainz.

Chissà quali saranno i prossimi traguardi che meriteranno una livrea speciale.

Ginevra Stanghellini

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