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Schumacher avrà un sedile per il 2023?

Sembra che Schumacher stia correndo la gara della vita!”. Si lamenta George Russell alla radio, prima di sorpassare (e neppure in maniera tanto pulita) la Haas del pilota tedesco, sotto le luci del cittadino di Singapore. 

A sole 4 gare dalla fine della stagione, Mick Schumacher non ha ancora un sedile per l’anno prossimo e i nomi che potrebbero sostituirlo continuano a passare di bocca in bocca nel paddock. E la foga di dimostrare di avere tutte le capacità per far bene, nonostante un anno sicuramente sottotono, aumenta sempre di più.

Dall’Alpine, alla Williams: i rumors dicono che, seguendo i consigli del caro amico Sebastian Vettel, Schumacher abbia iniziato a guardarsi altrove, intenzionato a rompere i rapporti con Ferrari. Non è una novità: la Rossa può essere un grande trampolino di lancio o può trasformarsi in un vincolo, bruciando carriere. E basta vedere coloro che sono le due più grandi fonti di ispirazione per Mick.

Mick Schumacher con Esteban Ocon

Da una parte suo padre, che con la Scuderia di Maranello ha rivoluzionato la Formula Uno, cambiandola per sempre. Dall’altra proprio il suo mentore Sebastian, per il quale i 6 anni passati sperando in Ferrari hanno rappresentato l’inizio della fine. Nella vita di Mick il Rosso Ferrari c’è sempre stato: da bambino che passa i pomeriggi in fabbrica a giovane aspirante pilota di Formula Uno, con le auto del papà da provare in occasione degli anniversari dei titoli, le foto nei musei e i premi e le onoreficenze ancora da ritirare.

A due anni dal suo esordio, atteso con entusiasmo, si è confermato quello che tutti temevano: Mick dovrà sempre dare 100%, meno non è ammesso. Mick sarà sempre troppo simile a suo padre per non far sognare i fan che da tanto tempo sperano in un magico ritorno, quello di Michael. E forse, non è giusto alzare l’asticella da una parte, solo perché, dall’altra parte, si cerca di fuggire dalla realtà.

Dall’estrema gioia per i primi punti in carriera alle critiche più aspre. Eppure, più di una volta Schumacher ha dimostrato di saperci fare, anche in questa stagione. A Singapore era vicino alla zona punti prima del contatto con Russell. A Suzuka il team si è preso la responsabilità di lasciarlo correre in pista con le full wet. O ancora, Mick è un pilota che ha bisogno di sbagliare, anche tante volte, prima di arrivare a veri (e solidi) risultati.

Per adesso, si vocifera di un nuovo colloquio ad Austin, con Gene Haas, per discutere del rinnovo. Ce la farà Mick Schumacher a guadagnarsi un sedile per continuare a correre in F1 l’anno prossimo?

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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