Se ai piani alti della Formula 1 è ormai vicinissima la vittoria del campionato costruttori per Red Bull – già campione con Max nel campionato piloti – non si hanno invece certezze ancora a metà classifica e nella parte bassa.
È ancora aperta, infatti, la lotta per il quarto posto tra Alpine e McLaren e per l’ottavo tra Haas e AlphaTauri. Sono pochi anche i punti che vanno a dividere Alfa Romeo e Aston Martin, rispettivamente sesta e settima.
Alpine – McLaren: la storia infinita
Alpine e McLaren questa stagione hanno sperimentato tutto fuorché la pace. Prima sul lato piloti con la questione Oscar Piastri, poi in pista per conquistare un quarto posto che potrebbe sembrare nulla, ma che ha sempre un grande valore. E no, non è simbolico: si tratta di un valore chiaramente economico.
In Formula 1, infatti, ogni costruttore percepisce un premio in denaro a campionato finito. Più alta è la posizione in classifica, maggiore chiaramente sarà il premio. In casi come questi, dunque, una sola posizione in più può voler dire tanto. Specialmente per scuderie che non dispongono di grandi fondi, cercare di conquistarsi una posizione in più è un obiettivo tutto fuorché banale.
Ad ora il team francese occupa la quarta posizione, McLaren si trova sotto di 13 punti. Tredici punti, in fondo, non sono un gap poi così immenso. Basterebbe infatti che Alpine finisca una gara con nessuno dei due piloti a punti e McLaren invece finisse con un sesto e settimo posto, o ancora un quinto e un ottavo posto, o un quarto e nono posto o anche solo centrando la zona punti con un solo pilota ma piazzandolo sul podio, per vedere il sorpasso della scuderia inglese.
Una lotta aperta, quindi, perché tutto potrebbe succedere.
Il campionato costruttori della bassa classifica
Scendendo ancora un po’ nella classifica, vediamo un’ulteriore battaglia: quella tra Haas e AlphaTauri. Le due scuderie, rispettivamente all’ottavo e al nono posto, si trovano attualmente a pari punti (entrambe a quota 34).
Da una parte abbiamo una Haas che probabilmente non si aspettava di trovarsi all’ottavo posto. Però è lì e l’obiettivo è sicuramente quello di tenersi stretti quella posizione per ottenere un guadagno più alto, che per una scuderia di bassa classifica può voler dire molto.
Dall’altra parte, invece, abbiamo AlphaTauri che probabilmente non si aspettava il nono posto. Questa volta, però, in senso negativo. Infatti, la scuderia sorella di RedBull, viste le stagioni precedenti, voleva sicuramente puntare a qualche posizione in più in classifica – magari anche invitandosi alla contesa al quarto posto. Ma se le aspettative erano queste, sono sicuramente state deluse. Complici anche gli aggiornamenti arrivati troppo tardi rispetto alle scuderie concorrenti, il team di Faenza, che doveva imporsi come protagonista del midfield in questa stagione, non si è invece dimostrato all’altezza.
Un 2022, quindi, sotto le aspettative.
Sono ancora quattro le gare in cui AlphaTauri può sperare almeno di superare Haas. La sfida è più aperta che mai e non bisogna sottovalutare nessuno.
Ricordiamo anche i soli sette punti che dividono Alfa Romeo e Aston Martin, un’altra sfida accesa. Guardando alle gare più recenti, Aston Martin ha centrato la zona punti sia a Singapore che a Suzuka (permettendole di guadagnare posizioni su Haas e AlphaTauri). L’ultima volta in zona punti di Alfa Romeo, invece, è stata a Monza – con il decimo posto di Zhou. Ad Austin basterebbe avere entrambe le Alfa fuori dai punti e una Aston Martin sesta – posizione in cui si è piazzato Vettel a Suzuka – per vedere già un sorpasso.