Sara Ruffoni e Olivia Carbone FRMEC
Gara 2
Sabato si chiude il primo weekend di gara della Formula Regional Middle East, con Gara 2 e Gara 3. La prima corsa della giornata usa come griglia di partenza l’ordine di arrivo di Gara 1, con il ribaltamento dei primi dieci. Dino Beganovic, quindi, scatta decimo, con una gara da dover portare avanti in rimonta. Rimonta che però, non ha un lieto fine. FRMEC
Mentre Bohra, uomo-giornata del venerdì, mantiene la leadership della gara seguito da Neate e Fluxa, Beganovic tenta di mantenere la posizione su Gabriele Minì, undicesimo. La difesa dello svedese però non è particolarmente fortunata, con il giovane pilota della FDA che scivola in quattordicesima posizione, appena dietro all’italiano, anche lui in difficoltà. FRMEC
Il vero disastro avviene dopo appena dieci minuti di gara, quando Beganovic e Minì danno vita a uno dei tanti duelli di cui sono stati protagonisti negli ultimi anni, entrando però in contatto tra loro. Le due vetture perdono posizioni, con il pilota della Mumbai Falcons costretto al ritiro. Sembra la fotocopia della battaglia vista durante la gara di venerdì: i due piloti, anche in quella situazione, avevano portato la lotta fino al limite, con la vittoria di Beganovic. Minì continua, rimanendo relegato alle ultime posizioni; anche Gara 2, per il nostro connazionale, è da dimenticare. Ad uscirne vincitore è Bohra, che con la vittoria della corsa di sabato mattina e il podio di Gara 1, risulta essere il leader del campionato.
Gara 3
Piccola pausa per veder correre la Formula 4 UAE e i 27 piloti tornano subito alla guida della loro monoposto per iniziare l’ultima gara del weekend.
Una gara 3 che inizia con molte disparità in griglia: alcuni piloti non hanno più a disposizione set di gomme nuove mentre altri le hanno risparmiate apposta per questa sessione. Tra questi ultimi c’è sicuramente Mari Boya che partendo dalla seconda posizione sapeva di aver bisogno di un vantaggio sul poleman, Kimi Antonelli. L’italiano, invece, che si era qualificato bene anche per gara 1, utilizza una strategia diversa. Kimi affronta questa gara con gomme usate e in un intervista appena prima della partenza dichiara che punterà alla vittoria, ma non sarà semplice.
Sventola la bandiera verde a Dubai e vediamo subito una lotta tra Boya e Antonelli che termina alla fine del primo giro a favore dello spagnolo. Battaglia che passa un po’ in secondo piano a causa di ben tre incidenti, che non hanno richiesto l’uscita della safety car.
Il primo, in curva 1, tra Zagazeta e Meguetounif che li costringe al ritiro. Poco più avanti vediamo anche Barnard (che ieri ha fatto una grandissima gara ritirarsi dopo un contatto. Infine in curva 12 la battaglia tra Shin e Montoya termina con 5 secondi di penalità per il primo e apparenti problemi alla monoposto per il secondo.
Ci aspettavamo nuove battaglie tra Dino Beganovic e Gabriele Miní, il primo partito sesto e il secondo subito davanti a lui. Lotte che però non sono mai arrivate perché da subito Beganovic fatica con il passo gara e retrocede di due posizioni. Si ritrova a lottare con Jak Crawford per l’ottavo posto con scarsi risultati, finendo la gara in nona posizione. Anche Miní perde una posizione, superato verso la fine da Rafael Camara.
Buona gara, invece, da parte di Pepe Marti. C’erano alte aspettative sul vice campione dell’anno scorso che però non sono state raggiunte nelle prime due gare. Si è ripreso, invece, in questa sessione passando partendo undicesimo e terminando la gara in sesta posizione.
Termina così il primo weekend di campionato con tre diversi piloti sul gradino più alto del podio.
Dopo quest’ultima gara vediamo anche l’italiano Kimi Antonelli rubare il primo posto in classifica ad un magnifico Taylor Barnard che in quest’ultima gara non ha avuto molta fortuna.
Classifica piloti :
- Antonelli (38 pt.)
- Camara (32 pt.)
- Barnard (30 pt.)
- Beganovic (27 pt.)
- Bohra (27 pt.)
