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Rookie of the Year Indycar 2023, alla scoperta delle nuove leve

Per ogni stagione di Indycar ci sono in palio due trofei: la Astor Cup, assegnata al vincitore della classifica generale del campionato, e il titolo di Rookie of the Year. La possibilità di sfidarsi per il secondo è riservata ad una cerchia più ristretta di piloti, spesso alla prima partecipazione nel campionato ma non solo. Per essere considerato rookie, un pilota deve infatti aver corso meno di 8 gare in Indycar. In aggiunta, il vincitore di questo premio riceverà anche un compenso in denaro dell’equivalente di 50’000 dollari alla fine della stagione. I contendenti al titolo di miglior rookie della stagione 2023 saranno 4, tutti debuttanti in categoria. Andiamo a vedere di chi si tratta.

Benjamin Pedersen, alla caccia del titolo di Rookie of the Year con Foyt

La stagione 2022 è terminata l’11 settembre. Poche settimane dopo, il 28 settembre 2022, il team A.J. Foyt Enterprises ha annunciato di aver messo sotto contratto Benjamin Pedersen. Danese con cittadinanza americana, classe 1999, Pedersen è stato promosso in Indycar dopo 2 stagioni nella categoria cadetta Indy Lights, concluse con un quarto posto e un quinto posto in classifica finale, 1 vittoria, 1 pole position, 2 giri veloci e 11 podi complessivi. In precedenza ha fatto esperienza in Formula 4 americana e Formula 3 britannica.

Rookie of the Year
Benjamin Pedersen in preparazione per i test di Thermal Club (Photo credit: Chris Owens/Indycar.com)

Pedersen correrà con il numero 55 dopo un cambio numero forzato dallo spiacevole accostamento ideologico del numero 88, che originariamente aveva scelto, con il numero 14 del suo compagno di scuderia Santino Ferrucci, essendo essa una combinazione di numeri che si rifà agli ambienti suprematisti bianchi degli Stati Uniti. Pur non partendo con i favori del pronostico, Pedersen potrebbe cavalcare l’onda dell’entusiasmo derivata dalla vittoria del titolo rookie 2022 del suo connazionale Christian Lundgaard. Vedremo un back-to-back danese?

Marcus Armstrong, il favorito al titolo di Rookie of the Year

Armstrong
Marcus Armstrong in azione durante i test a Thermal Club (Photo source: James Black/Indycar.com)

Per trovare il prossimo annuncio di un rookie dobbiamo scorrere la linea del tempo fino al 2 dicembre 2022, giorno in cui Chip Ganassi Racing presenta Marcus Armstrong. Neozelandese classe 2000, è certamente il più noto tra gli esordienti della NTT Indycar Series di quest’anno. La sua scalata delle categorie minori della Formula 1 e il suo passato nella Ferrari Driver Academy lo rendono uno dei preferiti dai fan. Probabilmente, è anche il più quotato dei 4 concorrenti al titolo di Rookie of the Year, molteplici le ragioni. In primis, dal 2017 al 2022, Armstrong ha conquistato il titolo di F4 italiana e ha concluso 2° sia nella ADAC F4 che nel campionato FIA F3. In questo lasso di tempo, Armstrong ha gareggiato dalla F4 fino alla F2, ottenendo 15 vittorie e 46 podi totali su 164 gare disputate.

Rookie of the Year
Marcus Armstrong durante i test a Thermal Club (Photo credits: Chris Jones/Indycar.com)

Le sue possibilità di essere il Rookie of the Year sembrerebbero compromesse in partenza dalla scelta del team di non farlo correre full-time. Armstrong dovrà infatti condividere la vettura con Takuma Sato, perdendo gare preziose in cui accumulare punti. Dalla sua parte, tuttavia, il neozelandese ha un importante fattore che gioca a suo favore. Armstrong potrà contare infatti sul fatto di essere in uno dei team più competitivi della griglia come Chip Ganassi Racing, pilotando la Dallara-Honda numero 11 nei circuiti permanenti e sui percorsi cittadini.

Agustín Canapino e la strada più complessa verso il titolo di Rookie of the Year

Il 12 gennaio 2023, il team Juncos Hollinger Racing, recentemente espanso a 2 vetture, ha comunicato la scelta di Agustín Canapino come pilota della seconda macchina. Nato in Argentina nel 1990, è certamente il pilota più esperto tra i rookie del 2023. Nella sua già lunga carriera in Sud-America ha infatti vinto 4 volte il campionato di Turismo Carretera, 5 volte quello di Top Race V6 e 2 il SuperTC2000. Correrà con la Dallara-Chevrolet numero 78. Le sue chance di vincere il titolo di Rookie of the Year sono difficili da predire. La sua esperienza e il suo curriculum farebbero, infatti, prevedere un impatto significativo in NTT Indycar Series.

Rookie of the Year
Agustín Canapino durante i test a Thermal Club (Photo credits: Chris Owens/Indycar.com)

Canapino, tuttavia, dovrà fare i conti con due fattori importanti se vorrà contendersi il titolo di Rookie of the Year. Il primo è la limitatezza delle risorse del suo team, una squadra ancora giovane e alla sua seconda stagione a tempo pieno. In aggiunta, questo sarà il primo anno in assoluto dell’argentino su una monoposto a ruote scoperte. Se tutto ciò sarà un limite troppo grande o se la caratura del pilota gli permetterà di superare questi ostacoli lo scopriremo durante la stagione.

Sting Ray Robb, da non sottovalutare

Pochi giorni dopo l’annuncio di Canapino, il 18 gennaio 2023, viene annunciato l’ultimo rookie della stagione 2023: Sting Ray Robb. Sì, il nome è Sting Ray: Sting è l’abbreviazione di Stirlingshire, città scozzese da cui provenivano i suoi antenati, e Ray è il nome del nonno. Lo statunitense classe 2001 si è formato nel circuito di motorsport americano.

Rookie of the Year
Sting Ray Robb in preparazione durante i test collettivi a Thermal Club (Photo credits: Joe Skibinski/Indycar.com)

La sua carriera in monoposto incominciò nel 2015 con la Skip Barber Winter Series, dove fu vice-campione con 3 vittorie. Dopo una breve esperienza a livello regionale nel 2016 in NASCAR K&N Pro Series West, nel 2017 passò alla Pro Mazda Championship. Conquistato un solo 3° posto a Indianapolis nel 2018, per il 2019 passa in Indy Pro 2000 con Juncos Racing. Alla prima stagione chiude con 6 podi e 2 pole positions, nel 2020 vince il titolo con 7 vittorie e 11 top 3 totali su 17 gare. Nel 2021 fa il salto in Indy Lights sempre con Juncos Racing, passando nel 2022 ad Andretti Autosport, dove giungerà 2° in classifica finale con una vittoria a Laguna Seca e 8 top 3 in 14 gare.

Un profilo, quindi, decisamente da non sottovalutare nonostante la giovane età. Robb correrà per Dale Coyne Racing e utilizzerà il numero 51, gareggiando per la struttura gestita in co-proprietà con Rick Ware Racing, che negli ultimi due anni ha schierato Romain Grosjean, Takuma Sato e Cody Ware come piloti.

Marco Toccalini

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