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Armstrong e Sato: un sedile per due

Il 2 dicembre 2022 Chip Ganassi Racing aveva annunciato l’ingaggio del rookie Marcus Armstrong. La lineup della scuderia, tuttavia, pur includendo 4 piloti, non era ancora completa. Il 17 gennaio 2023 è stato ufficializzato l’arrivo di Takuma Sato. Il giovane neozelandese e il veterano giapponese si alterneranno alla guida della Honda numero 11: Armstrong guiderà sui circuiti permanenti e sui percorsi stradali, mentre Sato correrà sugli ovali. Andiamo a vedere chi sono. Armstrong Sato

Marcus Armstrong Armstrong Sato

Dopo aver vinto tutto sui kart a livello nazionale neozelandese e dopo un periodo in Formula Renault 2.0, nel 2016 Armstrong entra nella Ferrari Driver Academy. Nel 2017 vince la Formula 4 Italiana con Prema Powerteam. Nel 2018 sale in Formula 3 Europea, che l’anno seguente chiuderà al secondo posto. Allo stesso tempo continua a correre anche nella Toyota Racing Series, dove ottiene, sempre nel 2019, un’ulteriore seconda posizione. Nel 2020 fa il salto di categoria fino in Formula 2, dove resterà per 3 stagioni. La stagione 2022, condita da 3 vittorie, attira su di lui l’attenzione dell’Indycar.

A ottobre testa una vettura per Dale Coyne Racing, in vista di una possibile espansione del team a 3 sedili. Tale progetto non sembra, per ora, destinato a realizzarsi, e Armstrong, alla fine, firma per Chip Ganassi Racing. Mike Hull, direttore del team, ha dichiarato che il pilota è in Indycar perché a 22 anni sa già come si vince e che “oltre al talento, porta con sé l’intangibile per creare opportunità”. Marcus Armstrong ha dichiarato che correre per Chip Ganassi Racing ha molto valore personale per lui come neozelandese, in quanto è il team con cui Scott Dixon è diventato una leggenda. Riuscirà Marcus a replicare le gesta del suo connazionale? Armstrong Sato

Marcus Armstrong (foto da Indycar.com)

Takuma Sato

Dopo aver esordito sui kart e aver vinto alcune competizioni in Giappone, Sato sbarca in Europa nel 1999, quando esordisce in Formula 3 Britannica. Dopo il secondo posto del 2000, nel 2001 vince la categoria, oltre al Macau Grand Prix e alla gara Masters of Formula 3. Questa annata molto prolifica gli vale il salto diretto in Formula 1, favorito da Honda, allora legata alla scuderia Jordan. Sato resterà in F1 fino al 2008, passando dalla Jordan alla BAR fino al team Super Aguri. In questi 7 campionati consecutivi il miglior risultati sarà l’ottavo posto nella classifica finale del 2004.

Dopo un anno di stop dovuto al fallimento della Super Aguri, nel 2010 Sato esordisce in Indycar. Il campionato americano gli regalerà moltissime soddisfazioni: 13 stagioni full time, condite da 10 pole positions, 14 podi e 6 vittorie, 2 delle quali alla prestigiosissima Indy 500. Nel frattempo si cimenta anche in Formula E, durante la stagione 2014-15, per la precisione un’unica gara che chiuderà con un incidente, ma non prima di aver ottenuto il giro veloce. Sato è quindi attualmente l’unico pilota nella storia della Formula E ad avere chiuso con il giro veloce il 100% delle gare corse.

La stagione 2023 sarà la prima per Takuma senza un contratto full time in Indycar. Il giapponese è molto felice del passaggio a Chip Ganassi, a suo dire uno dei team più preparati del campionato, specialmente per gli ovali. Il già citato Mike Hull, parlando di Sato, ha evidenziato la sua grande esperienza, e ha messo nel mirino la vittoria della Indy 500, cui i suoi 4 piloti potranno arrivare “se si muoveranno come uno solo”. Un obiettivo certamente ambizioso ma, visti i valori del team, probabilmente alla portata.

Takuma Sato (foto da au.motorsport.com)

Marco Toccalini

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