Buona la prima lo possono dire in poche scuderie. Tra queste non compare nemmeno quest’anno Mercedes.
La prima gara non si è conclusa come Toto Wolff e i suoi piloti speravano e ce n’è uno particolarmente infelice: Lewis Hamilton. Sono state forti le dichiarazioni del sette volte campione del mondo, che ha ammesso di non essere stato ascoltato dalla scuderia di Stoccarda.
ll malcontento di Hamilton
Dopo il primo GP della stagione, infatti, Hamilton si è esposto ai microfoni di Checkered Flag – un podcast della BBC – e ha espresso tutto il suo disappunto verso le prestazioni dell’auto.
“Penso sia una questione di responsabilizzazione, di ammettere e dire ‘non ti abbiamo ascoltato’, la macchina non è dove dovrebbe essere e dobbiamo lavorarci” è ciò che ha detto l’inglese.
“L’anno scorso c’erano cose che ho detto loro. Ho guidato così tante macchine nella mia vita, so di cosa ha bisogno e di cosa non ha bisogno una monoposto” ha anche affermato.
Ma nonostante ciò, Hamilton ricorda che Mercedes rimane comunque una scuderia pluripremiata. Non hanno raggiunto l’obiettivo nel 2022 e questa stagione c’è evidentemente qualcosa che non ha funzionato, ma questo non significa che le frecce argento non possano fare bene nel corso della stagione.
Un cattivo inizio non implica una cattiva stagione, questo è certo. Lo ha mostrato Mercedes stessa nel 2022. Il problema sta proprio nel fatto che, avendo chiuso bene lo scorso anno, ci si aspettava di partire da quel punto quest’anno.
Invece, sembra che le prestazioni non siano migliorate, nemmeno rimaste stabili.
Sono peggiorate.
Lo dimostrano i tempi.
Mercedes: Bahrain 2022 vs 2023
Se si fa, infatti, un rapido confronto tra i tempi portati a casa in Bahrain da Mercedes nel 2022 e quelli del 2023 c’è una differenza notevole.
Nel 2022, Mercedes ha concluso la gara piazzandosi terza con Hamilton e quarta con Russell (ricordiamo, però, il ritiro di entrambe le Red Bull). Rispettivamente, il distacco dal primo classificato – Charles Leclerc – dei due piloti Mercedes era di 9.675 secondi e 11.211 secondi.
Guardando invece ai risultati della gara del 2023, abbiamo Hamilton quinto a ben 50.977 secondi dal primo – Max Verstappen – e Russell settimo, a 55.873 secondi da Verstappen.
Una differenza notevole, che non può sicuramente far stare tranquilli.
Lo afferma anche Toto Wolff, che a fine gara aveva parlato dicendo che “quando guardi dove eravamo alla fine del 2022 pareva avessimo recuperato molto, pareva fosse solo un problema di quale circuito fosse adatto a noi e quale no. La realtà è che il distacco dalla Red Bull è praticamente raddoppiato, se non triplicato”.
Secondo il Team Principal Mercedes a non funzionare è stato un po’ tutto. Mancava soprattutto il carico aerodinamico e quando questo manca le gomme scivolano e di conseguenza si perde chiaramente terreno.
In casa Mercedes, insomma, è necessaria una rivoluzione.
Non bastano gli aggiornamenti o aggiungere qualche punto di carico aerodinamico di settimana in settimana, ciò che si vuole è una vera e propria rivoluzione concettuale – un po’ come ha fatto nella passata stagione Aston Martin.
Alla ricerca di una buona soluzione
A tal proposito, sembra sia stato richiamato nel team James Allison, direttore tecnico in Mercedes fino alla fine della stagione 2021. L’ingegnere era stato infatti mandato nel team INEOS UK – team di vela del gruppo Mercedes.
Al suo posto era arrivato Mike Elliot, che ad ora è stato trasferito al reparto livree lasciando vacante il posto di direttore tecnico.
Questo posto potrebbe essere nuovamente occupato da Allison, che a quanto pare sta già collaborando con il team per lavorare ad un importante pacchetto di aggiornamenti che potrebbe essere portato in pista in occasione del Gran Premio di Imola.
Potrà il suo lavoro aiutare il team?
Si riuscirà a compiere un lavoro tale da poter incrementare le prestazioni e soddisfare staff e piloti soprattutto?
Impossibile dirlo ora, ma la pista sarà sicuramente in grado di darci tutte le risposte a tempo debito.