Nonostante siano passate solo 5 gare dall’inizio della stagione, dai rumors del Circus sembra che per qualche team (e non solo) sia già giunto il tempo dei bilanci. Nelle ultime settimane si è parlato stesso dei risultati dei rookie di quest’anno che, fatta eccezione per Oscar Piastri, non sono particolarmente strabilianti.
Il caso De Vries-Ricciardo: i rumors delle ultime settimane
Già mesi fa ci eravamo espressi su quanto fosse corretto definire Nyck De Vries (ex vivaio Mercedes, ora pilota AlphaTauri) un rookie. Il pilota olandese infatti si è laureato campione del mondo di Formula E nel 2021, e nel corso degli anni ha anche avuto modo di fare esperienze nell’Endurance, classificandosi terzo alla scorsa 24 Ore di Le Mans.
Nelle prime cinque gare della stagione De Vries non è mai riuscito a piazzarsi oltre la 14esima posizione. Risultati che appunto sembrano non aver convinto casa RedBull, ambiente da sempre fin troppo severo con i suoi piloti. Negli scorsi giorni Daniel Ricciardo è stato chiamato a Faenza, allo stabilimento dell’AlphaTauri, per fare la prova sedile. Tutto insomma farebbe pensare ad una possibile imminente sostituzione.
Logan Sargeant: si vocifera una sostituzione con Mick Schumacher
Conquistando ad Abu Dhabi gli ultimi punti sufficienti per l’ottenimento della superlicenza, il 22enne americano è riuscito a fare il suo debutto in Formula 1, dopo un solo anno passato in Formula 2. Nelle prime cinque gare della stagione, Logan Sargeant è riuscito a tagliare il traguardo dodicesimo all’esordio in Bahrein, per poi calare nelle ultime posizioni della griglia.
Anche nel suo caso, la mancata conquista di punti non avrebbe soddisfatto la Williams. E ad essersi intromessa nella situazione è stata la Mercedes che vorrebbe approfittare dei risultati poco convincenti dell’americano per proporre Mick Schumacher come candidato al posto da pilota titolare, in vista del prossimo anno.
Troppa pressione sui nuovi rookie?
Non è troppa la pressione sui nuovi rookie? Chi vive questo sport da anni sa bene come, a volte, anche in piloti che all’inizio fanno più disastri riescono ad imparare e maturare, fino a portare risultati più che validi. L’impressione, al momento, è quella di un ambiente troppo severo che non sta dando tempo ai propri giovani di sbagliare e rimediare, considerando anche il fatto che le gare corse, fino a questo momento, sono state solo cinque su ventidue.